da Ivan Pergher - Socio livello 1
La prov. di Trento cerca di aiutare le associazioni
da Luca Balestro - Socio livello 1
Finanziamenti erasmusplus
Salve,
qualcuno di voi hai mai richiesto un Finanziamento per il programma Erasmus Plus? Qualcuno sarebbe interessato a partecipare con noi? L'associazione Eutenea APS si occupa di formazione e didattica online e in presenza. Grazie Luca Balestro
da stefano_marini - Moderatore livello 4
La verità sull’Italia
Riporto sotto l’articolo apparso sul Corriere della Sera in data 24 maggio 2025 dal titolo “Il 60% degli italiani non paga le tasse: le verità non dette su fisco, pensioni e sanità” di Alberto Brambilla.
==> CLICCA QUI PER LEGGERLO IN ORIGINALE
Alcune note personali prima di leggere:
- Non mi occupo mai di partitismo perché, seppur se ormai scambiato per politica, è in realtà un’attività molto diversa e totalmente inutile. Quello che riporto è uno dei pochi articoli veramente “politici” che vengono prodotti in un anno da tutta l’informazione nazionale.
- Al netto di due soli passaggi che, secondo me, non erano nella linea editoriale della testata, l’articolo non è manipolatorio ma sinceramente realistico. Vi riporto i due passaggi che secondo me potrebbero essere stati oggetto di discussione.
1. Il primo riguarda l’evasione fiscale perpetrata dalla criminalità organizzata: “Gli italiani sono brava gente ma siamo in cima alle classifiche per evasione fiscale e contributiva; primi per malavita organizzata: a proposito ma quanti sono i malavitosi delle 5 mafie? Perché non ci sono stime? Sono un milione o anche di più visto il Pil occulto che generano?”. Il nesso tra l’evasione fiscale, la cui quasi totalità dei proventi va alla criminalità organizzata e non a dentisti e commercianti, è stato scritto implicitamente perché, a mio avviso, mi sembra che potesse andare in contrasto con molti altri pezzi pubblicati dalla stessa testata e che sostengono il contrario come per esempio quello di Fabio Savelli del 22 aprile 2022 (per citarne uno).
2. Il secondo è quello che riguarda i poveri: “Anche perché nel 2008 spendevamo per i poveri 73 miliardi; oggi ne spendiamo oltre 165, ma gli indigenti assoluti (quelli delle code per un pasto) che erano 2,1 milioni, oggi sono 5,8 milioni, mentre i poveri relativi sono passati da 5,6 a 8,7 milioni.”. In questo caso non si sono azzardati a contestare il numero di poveri. 92 miliardi (165-73=92) divisi per 3,1 milioni di poveri (8,7-5,8 milioni) fa quasi 30mila euro all’anno che ogni povero riceverebbe dallo Stato, superando solo in contributi statali il PIL medio procapite italiano..
Per il resto, secondo me, l’articolo è ineccepibile tenendo presente che il giornalista ha effettuato delle semplificazioni e delle aggregazioni necessarie per rendere comprensibile una materia ai lettori che, già così, risulta ostica.
- Vi riporto questo articolo perché riguarda anche le associazioni. L’atteggiamento in alcuni casi finalizzato ad ottenere prebende e agevolazioni descritto nell’articolo è largamente diffuso anche nel mondo associativo. Ritengo che i presidenti che vogliono migliorare la loro vita, sia economicamente che a livello di soddisfazioni personali, debbano cambiare atteggiamento ed iniziare a pensare di farcela con le loro forze, senza aspettare un intervento dello Stato. In un futuro non lontano questo tipo di politica di consenso si interromperà e saranno tempi durissimi per chi non l’avrà capita con un po’ di anticipo.
- Ritengo che il Club abbia la funzione di dire la verità. Concordo con il giornalista. Forse sarà impopolare, ma sicuramente nel medio periodo farà l’interesse dei soci e li porterà ad avere 3 marce in più di tutti gli altri.
Conclusioni personali:
Analizzando al situazione economico sociale ne emerge che il problema più grande che ha l’Italia e che, di conseguenza, hanno anche tutte le associazioni, non sono i ricchi, ma le persone che non lavorano. La sperequazione sul lavoro è la piaga di questo periodo storico, considerato che non c’è nessun problema di occupazione, anzi. Come il profit, tutte le associazioni sono in cerca di collaboratori e non li trovano perché, come dice il giornalista: meno lavori, meno dichiari, meno fatica fai e più lo stato ti “vizia” regalandoti soldi e servizi. Che senso ha lavorare per guadagnare dello schifoso denaro, essere odiato da tutti, fare una fatica bestia ed essere massacrato dalle tasse, perdendo prebende e servizi?
Come presidente di associazione tieni ben presente l’analisi di questo periodo storico per indirizzare i tuoi sforzi laddove ti porteranno più vantaggi nei prossimi anni. Fanne buon uso.
——————ARTICOLO——————
“INTRODUZIONE
“Più della metà dei connazionali non paga tasse e non contribuisce a sostenere i servizi di un Paese dove gli interessi sul debito superano le spese per la scuola. Ma la politica continua a dare bonus per cercare consensi.”
La sola possibilità di conservare e migliorare la democrazia e i valori civili e sociali nei Paesi europei e in Italia è quella di dire la verità ai cittadini, a quel popolo nel cui nome spesso la politica ha fatto disastri. Li ha fatti perché soprattutto negli ultimi 25 anni si è modificata la forma e la metodologia di cattura del consenso, sempre più basata su promesse e maggiori benefici: più servizi gratis e meno tasse per tutti.
Questo soprattutto nel nostro Paese. Con tre gravi effetti:
1) uno spaventoso aumento dei debiti pubblici che nel 2024 a livello mondiale hanno superato i 100 mila miliardi di dollari pari a circa il 100% dell’intero PIL mondiale. L’Italia si colloca ai vertici di questa poco onorevole classifica con quasi il 135% di rapporto debito/PIL e, a differenza di altri Paesi, con scarse possibilità di miglioramento.
2) Non dire la verità, anzi dire cose a volte errate ma utili per conquistare il consenso politico (i voti), ha annebbiato e confuso una parte dei cittadini che pensano sia loro diritto avere tutto e gratis. O quasi. Siamo diventati la società dei diritti e la parola doveri, che sono le fondamenta dei diritti, sembra essere sparita dal vocabolario. Ma se mancano i doveri, la sanità non funziona, i treni arrivano in ritardo, la scuola non è più maestra di vita e la società peggiora, diventa rabbiosa. E allora, per rabbonirla, ecco i bonus, la decontribuzione (non mi paghi i contributi ma avrai lo stesso la pensione), l’assegno unico per il nucleo familiare (la paghetta di Stato). Le bollette sono care? Interviene lo Stato. E così i cittadini cominciano a pensare: se lo dicono loro, i politici, che siamo massacrati di tasse e che abbiamo così tanti diritti, sarà vero o ci piace pensare che sia vero.
3) Il risultato è tragico e non solo in Italia: instabilità politica, estremismi. Ma anche movimenti nazionalisti ed antieuropei.
Verità scomoda: Italiani «brava gente»
Ma quali sono le verità che andrebbero dette nel nostro Paese che, a parte l’exploit dopo il Covid, è da oltre vent’anni che cresce con percentuali bassissime?
La prima: quanto può durare un Paese in cui il 60% non paga tasse, un 24% versa quelle appena sufficienti per pagarsi i servizi di base. Così tutto il carico fiscale è sulle spalle del 17% della popolazione che dichiara redditi da 35 mila euro lordi l’anno in su. Per pagare la sola sanità (il diritto inalienabile) a questo 60% occorre che qualcun altro metta sul piatto ogni anno quasi 60 miliardi, mentre per finanziare la scuola ce ne vogliono altri 66, sempre a carico dei pochi e del debito. Poi c’è tutto il resto: strade, assistenza (altri 83 miliardi di redistribuzione), funzionamento delle amministrazioni.
La seconda verità: è che ci strappiamo le vesti perché nascono pochi bambini ma la verità è che su 38 milioni di italiani in età da lavoro, facciamo fatica a trovarne 24 milioni che lavorano e così siamo ultimi in tutte le classifiche Eurostat e Ocse per donne, giovani, over 55 (ne lavora solo il 57%) e totale. E meno male che ci sono gli stranieri se no la metà dei servizi turistici alberghieri, i bar, ristoranti, manutenzioni e giardinaggi, l’agricoltura, le consegne di pacchi e cibi, sarebbero fermi. Gli italiani sono brava gente ma siamo in cima alle classifiche per evasione fiscale e contributiva; primi per malavita organizzata: a proposito ma quanti sono i malavitosi delle 5 mafie? Perché non ci sono stime? Sono un milione o anche di più visto il Pil occulto che generano?
Terza verità scomoda: se venissimo invasi quanti giorni resisteremmo? Tra munizioni, soldati e mezzi, forse 2 o 3 giorni? Non farebbe nemmeno in tempo ad intervenire la Nato che saremmo già ko.
Perché non dire agli italiani che se nessuno paga la sanità e la scuola non si può pretendere di avere questi servizi, visto che insegnanti, medici, infermieri vanno pagati? Fosse il 4/6% di popolazione bisognosa lo sforzo si potrebbe fare, ma il 60% è insostenibile. Perché non dire che non ci sono le risorse se quasi 30 milioni di italiani presentano l’Isee per avere servizi gratis o a sconto; perché non dire che è complicato per il povero 15% sopravvivere con una tassazione che a breve paralizzerà il Paese?
Perché lavorare se il risultato di queste mancate verità è: meno dichiari (e meno lavori in chiaro) e più soldi e servizi ti dò, mentre più dichiari e più ti tartasso di imposte e a meno servizi avrai diritto.
Questo è lo slogan attuale della nostra politica che si riempie la bocca di fragili e poveri. Esistono? Certo che sì, ma andrebbero aiutati con cure e lavoro, non con soldi e prebende. Anche perché nel 2008 spendevamo per i poveri 73 miliardi; oggi ne spendiamo oltre 165 ma gli indigenti assoluti (quelli delle code per un pasto) che erano 2,1 milioni, oggi sono 5,8 milioni mentre i poveri relativi sono passati da 5,6 a 8,7 milioni.
Nel 2008 per il gioco d’azzardo gli italiani spendevano poco; oggi 159 miliardi (più della spesa sanitaria). I telefonini, Spotify, le Tv a pagamento, i device non c’erano: oggi gli italiani sono primi in classifica per spese in tecnologia e nel digitale, come pure per i consumi di acqua e cibo.
Il partito che vorrà dire la verità agli italiani vincerà le elezioni e durerà molto. Speriamo di non dover aspettare il default del Paese.”
da Marco Coli - Moderatore livello 1
L’Angolo della realtà 5: Se sono un musicista suono, se sono un allenatore di calcio alleno una squadra di calcio…Non voglio occuparmi di Statuti e burocrazia!
Ciao a tutti.
Siamo in Italia e i tuttologi son dietro ad ogni angolo… Poi, ora che possiamo abusare di intelligenze artificiali varie, che si sommano ad un generico “Internet”, la frittata è completata. Mi è capitato in questi giorni di parlare con alcuni Presidenti, ed alcuni aspiranti tali, con necessità di modificare i propri Statuti, o di farli da zero (ed è capitato anche a qualche mio collega). La frase preferita è: “l’ho fatto io cercando su internet le informazioni”. Posto che chi è nel Club ha capito che le informazioni su internet sono assolutamente difficili da trovare e verificare, posto che per fare uno Statuto ci vogliono delle competenze minime che spesso non hanno nemmeno presunti professionisti, come si può immaginare di farlo da soli o con l’aiuto di qualche strumento di intelligenza artificiale?
Questi sono i Presidenti che sempre da soli faranno la segreteria, la contabilità, aggiungiamo anche i ReCavid (visto che l’argomento ancora non è stato capito), o che faranno fare tutto questo all’amico o al cugino…. di questi Presidenti è pieno e ne sento centinaia ogni mese… Qualcuno probabilmente è anche nel Club e lo invito a scrivermi anche in privato, per valutare attentamente come fare ad attivare un percorso virtuoso che lo liberi da queste catene…
Che poi mi chiedo tutto questo per cosa? Per risparmiare… Perdendo però la risorsa più importante, ovvero il TEMPO, e rischiando (e spesso portando a casa) multe che costano più di una gestione attenta!
Ma sapete che vi dico… Quasi quasi, a questo punto, da domani farò concerti ed inizierò ad allenare una squadra di calcio; basta che prendo qualche informazione su internet giusto?!?!?
da stefano_marini - Moderatore livello 4
Ecco la prima segnalazione finita sui principali quotidiani italiani
Come sapete, TeamArtist si occupa di gestire il SafeGuarding per le ASD tramite il loro servizio “Salvaguardo”. Come vi avevo già anticipato, sono giunte centinaia e centinaia di segnalazioni. Oggi una di queste segnalazioni, che riguarda l’associazione di un presidente socio del Club, è finita in prima pagina su tutti i quotidiani, a cominciare dal Corriere della Sera. Come sapete, non posso dire di più, ma volevo fare due considerazioni.
La prima è che il Safeguarding Officer dell’ente interessato NON ha ancora risposto, succede sempre, ma in merito a un caso di tale gravità non è accettabile. La seconda è che sono passati cinque mesi da quando il SafeGuarding è entrato in vigore e, oltre ad essere sommersi di segnalazioni, abbiamo appurato senza ombra di dubbio che le competenze necessarie a seguirle senza fare disastri sono davvero notevoli. Lo abbiamo visto anche in questo caso clamoroso che vi sto segnalando.
Pensate bene a quale ReCAVID scegliete perché nei prossimi anni giocherà un ruolo fondamentale per la vostra associazione.
da stefano_marini - Moderatore livello 4
È arrivato Babbo Natale
Cosa ne pensate? Volete vederne qualcuna meglio?
da Alessandro Bianconi - Moderatore livello 1
WORKSHOP -“Tre attività per aumentare i tuoi Soci subito”
Questo è il workshop dedicato ad aumentare il numero di iscritti dell’associazione.
Il workshop serve per aumentare gli iscritti ai corsi e gli acquirenti dei prodotti dell’associazione, dove attivi i canali giusti per raggiungere nuove persone e impari le regole del no-profit in materia di vendita e promozione per lavorare senza rischio di sanzioni o multe.
Il Workshop è fatto da 3 incontri online:
1. Sessione 1: Analizzeremo da dove arrivano i tuoi iscritti, quali prodotti/servizi gli offri, come devi comunicare efficacemente quello che fai e quali dati devi raccogliere per far crescere in modo mirato iscritti e incassi.
2. Sessione 2: Apriamo e ottimizziamo i canali di comunicazione più utili – passaparola, eventi e materiali cartacei, mailing, CRM (gestionali) e Social – con la guida di un tutor passo dopo passo.
3. Sessione 3: Facciamo chiarezza sulle differenze tra attività consentite al non-profit e al profit, sulle pratiche vietate e su quelle consigliate. Completiamo con una check-list di privacy e gestione dei dati per agire in modo sicuro su ogni canale.
Questo Workshop nasce per dare delle risposte alle difficoltà gestionali e operative ai cui il presidente fa molta fatica porre rimedio:
- Flusso di nuovi soci in calo e difficile da prevedere, con conseguente calo degli incassi
- Non comunicare né con i propri iscritti, né con i potenziali nuovi iscritti, con conseguente perdita di iscritti
- Timore costante di sanzioni perché non esiste una guida chiara su come fare promozione senza rischiare multe
Il workshop offre diverse soluzioni pratiche da subito applicabili: analisi guidata di iscritti e decisioni basate sui dati ordinati, configurazione passo a passo dei canali più usati e una check-list legale che rende ogni azione conforme alle norme, evitando pesanti sanzioni.
Ma che cos'è un Workshop?
Un Workshop consiste in una serie di incontri finalizzati a portare a termine un’attività concreta durante le lezioni. Nel nostro caso: redigere il piano strategico, configurare i canali digitali e verificare la conformità legale della comunicazione. I tutor seguiranno passo passo ogni partecipante e controlleranno il lavoro svolto entro la fine del percorso.
Il costo del workshop al pubblico sarà di 597€, ovviamente voi che siete nel Club avrete tutt’altro trattamento.
Trovi tutte le informazioni per sapere se puoi partecipare gratis, sui prezzi e sul programma nel resto del post qui sotto
—-> ATTENZIONE: Il numero di posti È LIMITATO, perché ogni classe sarà seguita da un tutor e sarà di massimo 20/25 persone. Una volta esauriti i posti NON SARÀ PIÙ POSSIBILE PARTECIPARE. Questa non è una frase di marketing ma meramente ORGANIZZATIVA. Più di tante persone insieme non possiamo gestirle, perché i tutor devono svolgere attività pratica coi partecipanti.
Per partecipare al workshop DEVI essere socio del CLUB.
-> CLICCA QUI SE NON SEI SOCIO DEL CLUB
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Per i Soci del Club il workshop è GRATIS. Vi chiediamo 25€ DI COSTO solo per prenotare la presenza, perché abbiamo un numero di posti limitato e vorremmo utilizzarlo solo per persone che poi partecipano effettivamente.
➡️ PARTECIPA il 13, 20 e 27 Maggio 2025 alle ore 12 -> ESAURITA
➡️ PARTECIPA il 12, 19 e 26 Giugno 2025 alle ore 18.00 -> CLICCA QUI PER PAGARE E PARTECIPARE AL WORKSHOP
Informazioni sul Workshop ONLINE
Titolo: “Tre attività per aumentare i tuoi soci subito”
OBIETTIVO: permettere a ogni partecipante di uscire dal workshop con:
- Un messaggio di comunicazione scritto;
- I canali digitali attivi e correttamente impostati e un file impostato per il proprio piano editoriale;
- una lista di controllo (check-list) normativa per agire in piena sicurezza.
MODALITÀ DI LAVORO: Questo è un workshop. I partecipanti saranno divisi in classi online da una ventina di persone circa e assegnati a un tutor. Ci saranno alcune parti della sessione dove il consulente senior spiegherà cosa va fatto e come. Ci saranno altre parti, anche corpose dove necessario, in cui i partecipanti dovranno preparare i documenti e i dati e dovranno lavorare su quelli, supervisionati dal loro tutor. In questo modo, al termine del workshop, avranno anche svolto EFFETTIVAMENTE il lavoro che avevano in carico e saranno a posto, almeno fino ad oggi.
QUANDO: tre incontri alle 12:00, durata 2 ore e 30 minuti circa. (Nuove date saranno comunicate a calendario).
REQUISITI TECNICI: computer con connessione stabile, programma di videoscrittura e foglio di calcolo (Excel o similare). Prima dell’avvio riceverai una mail con l’elenco dei dati e le cose da preparare preventivamente al Workshop.
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PROGRAMMA DEL WORKSHOP
Sessione 1 - Come raccogliere e conservare i dati degli iscritti per capire da dove vengono e le azioni da fare per aumentarli attraverso l’utilizzo dei dati raccolti
Introduzione: Il workshop si apre con la presentazione del percorso formativo e dei suoi obiettivi. Segue una breve introduzione dedicata al perché oggi far crescere iscritti e incassi è un’attività che il presidente deve fare in prima persona, gestendola a livello strategico.
Cosa “vendi” davvero: Faremo una lista dei prodotti e servizi che vendi con la tua associazione e quali prodotti/servizi puoi aggiungere. Definisci con chiarezza le tue offerte: elenca corsi, eventi e servizi attuali, poi individua quelli extra che puoi introdurre per aumentare i tuoi iscritti e ricavi.
Chi vende i servizi/prodotti dell’associazione: Stabiliremo per iscritto “chi fa cosa” all’interno dell’associazione, distinguendo le attività di vendita diretta da quelle di promozione:
• Vendita diretta (uno-a-uno): individua le figure che incontrano i potenziali iscritti, gestiscono le trattative, chiudono il tesseramento o la vendita di un servizio aggiuntivo. Devono avere obiettivi e strumenti dedicati.
• Promozione uno-a-molti (marketing): affida ad altre figure la gestione dei canali “uno-a-molti” come newsletter, social, sito, flyer ed eventi di piazza.
Questa ripartizione riduce sovrapposizioni, evita confusione sui messaggi da inviare, accelera le decisioni operative e rende ogni azione più misurabile: chi vende sa a chi parlare, chi fa marketing sa come generare interesse e nutrire il rapporto fino al passaggio di consegne al venditore.
Analisi degli Iscritti: Uso di un foglio Excel per mappare da dove arrivano i vostri iscritti e capire quali siano i canali di entrata più efficaci per l’associazione per raccogliere nuovi iscritti.
Aumentare la frequenza di comunicazione: Spiegheremo come e perché aumentare il numero di contatti con i soci: ogni mail, messaggio o incontro dal vivo rafforza la relazione e fa crescere fiducia e senso di appartenenza dell’iscritto. Comunicare spesso con i tuoi iscritti aiuta a fidelizzarli ed è un ottimo modo per aumentare il passaparola e la richiesta della tua associazione sul mercato.
Strumenti del Marketing: Il modulo d’iscrizione è la prima forma di marketing ai potenziali iscritti. Capiremo quali materiali (ad esempio flyer e depliant) possono essere sfruttati per fare marketing sia ai soci interni che ai potenziali soci esterni.
Il marketing si fa con i dati (non con le opinioni): Per fare attività di marketing e vendita servono dati sicuri e ordinati. Capiremo come conservarli in sicurezza per poter prendere decisioni strategiche fondate. Meglio nessun dato che dati sbagliati.
Domande e conclusioni: Spazio finale dedicato alle domande dei partecipanti e alla sintesi dei punti salienti dell’incontro, per fissare i concetti chiave e chiarire eventuali dubbi prima della seconda sessione.
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Sessione 2 - Come Sfruttare i canali di comunicazione online e tradizionali per trovare nuove persone interessate ai tuoi servizi e/o prodotti
Introduzione e obiettivi operativi: Avvio della sessione con sintesi dei lavori precedenti e degli obiettivi di questa fase: tradurre la strategia definita in azioni concrete, selezionare gli strumenti più idonei e costruire un piano editoriale coerente con l’identità dell’associazione.
Analisi dei Canali Online e Offline più utilizzati: Panoramica dei maggiori canali oggi disponibili:
• Social media (Facebook, Instagram, YouTube, Google)
• Sito web
• Eventi
• Passaparola
• Carta Stampata
Per ciascun canale chiariremo vantaggi, limiti, tipi di contenuti adatti, frequenza consigliata e criteri di valutazione dei risultati.
Configurazione tecnica degli account e delle piattaforme: Sessione pratica su: apertura e ottimizzazione degli account, collegamento tra strumenti (social, mail), archiviazione ordinata delle credenziali, e analisi sui contenuti adatti a ogni canale.
Che cos’è un CRM: Introduzione all’uso dei CRM per ottimizzare la gestione dei contatti:
• Cos’è un CRM e a cosa serve
• Presentazione dei principali strumenti
• Organizzazione dei contatti
• Integrazione con mailing list, moduli web, social media
• Monitoraggio delle attività e analisi dei risultati
Come utilizzare un software per mandare mail agli iscritti: Panoramica sui principali strumenti di e-mail marketing, gestione delle liste, struttura di una campagna email, automazioni e analisi dei dati (aperture, clic, disiscrizioni).
Costruzione guidata del piano editoriale: Ogni partecipante lavorerà su una scheda modello per: definire rubriche, pianificare un mese di contenuti (date, argomenti, destinatari) e creare bozze di testi e immagini.
Organizzazione del lavoro e semplificazione: Suggerimenti su strumenti gratuiti, sistemi condivisi di gestione file, archiviazione, approvazione dei materiali e raccolta di feedback dai soci.
Come creare materiale offline da stampare: Guida pratica su volantini, locandine, brochure e biglietti da visita: come impostarli graficamente, strumenti semplici da usare, indicazioni per una stampa efficace, mantenendo coerenza di stile tra online e offline.
Conclusioni e domande: Spazio per chiarimenti, domande aperte e indicazioni operative per completare il piano prima della terza sessione.
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Sessione 3 - Comunicare in regola evitando multe e sanzioni: norme, limiti e responsabilità
Introduzione e finalità della sessione: Riflessione sull’importanza di comunicare in modo conforme alle normative per evitare sanzioni e costruire fiducia presso soci, donatori e istituzioni.
Differenze tra marketing profit e marketing no-profit: Analisi delle differenze tra comunicazione commerciale e comunicazione per il terzo settore, con attenzione agli obblighi e limitazioni su strumenti come pubblicità a pagamento, invii massivi e raccolta dati.
Attività vietate: Rassegna delle pratiche che un’associazione non può svolgere o deve svolgere con attenzione.
Attività consigliate: Indicazioni sulle pratiche corrette: contenuti informativi, promozione trasparente di servizi ed eventi, gestione in regola dei contatti.
Consigli per muoverti su ogni canale: Consigli pratici per agire correttamente su online, mail, carta stampata e sito web.
Privacy e gestione dei dati: Linee guida sul GDPR per il non-profit: gestione consensi, conservazione dati, accesso alle liste contatti. Compilazione insieme di una checklist di verifica per la propria associazione.
Chiusura del workshop: Riepilogo dei contenuti trattati, consegna dei materiali finali (moduli, checklist, esempi), indicazioni per creare un piano di miglioramento interno alla propria comunicazione. Spazio per domande finali e saluti.
Appendice: “Cos’è un workshop?”
Ecco le differenze tra un corso, un webinar, una masterclass e un workshop.
1. Caratteristiche di un Corso online:
1) Ha una durata medio-lunga definita in decine di ore (non di un'ora);
2) È online, può essere registrato o live ;
3) Ha un scopo formativo orizzontale, quindi ricopre più argomenti ed è unidirezionale (senza interazione con gli partecipanti);
4) Ci può essere una parte pratica dove vengono assegnati degli esercizi/task che verranno poi svolti dal corsista in autonomia e in separata sede;
5) Non ha limiti di partecipanti.
1/b. Corso in presenza: è come il corso visto sopra ma è in presenza. Ha un limite di partecipanti definito dal numero di posti della sala in cui si svolge.
2. Webinar:
1) Ha una durata breve (un'ora o due);
2) Viene svolto online in video conferenza;
3) Ha uno scopo di aggiornamento, quindi è verticale su un tema specifico;
4) Non c'è interazione (o è scarsa) tra lo speaker e i partecipanti ma questi possono fare domande alla fine;
5) Non ha nessuna parte pratica;
6) Non ha limiti di partecipanti.
3. Masterclass:
1) Ha un numero di partecipanti contenuto rispetto a un corso;
2) La differenza sostanziale con un corso è la forte interazione tra speaker e corsisti durante la masterclass;
3) Generalmente tratta di un argomento verticale, ma non si esegue nella pratica insieme;
4) Di solito dura una giornata o due ed è sempre in presenza;5) Ha un limite di partecipanti definito dal numero di posti della sala in cui si svolge.
4. Workshop:
1) Consiste in una serie di incontri incentrati su un specifica attività che, al termine dei quali, il partecipante avrà svolto completamente. Tale attività che può essere la redazione di un documento, il caricamento dei dati su un portale, la riorganizzazione di un organigramma, l'archiviazione di documenti, sarà supervisionata dai nostri tutor. In questo modo avrai per esempio, caricato i dati sul RAS, e il nostro tutor li avrà riguardati per vedere se sono stati caricati correttamente.
2) I partecipanti, anche se numerosi, sono divisi in classi tra le 20 e le 30 unità come nelle masterclass;
3) La durata del workshop è in media sulle 8-10 ore divise in 2-3 incontri settimanali;
4) possono essere assegnati dei compiti tra una lezione e l'altra;
5) Ha un limite di partecipanti definito dal numero di tutor disponibili, dalla dimensione delle classi gestibili e, se in presenza, dai posti della sala/sale;
6) Può essere sia online che offline
da Matteo Guarneri - Socio livello 1
Regime 398/1991 e Vendita di Merchandising
Una ASD in regime fiscale agevolato ex Legge 398/1991 che vende merchandising (magliette, cappellini, ecc.) in occasione di eventi, come partite o manifestazioni:
- Oltre alla compilazione del registro dei corrispettivi, è tenuta anche a conservare una prova documentale giornaliera delle vendite effettuate (es. scontrino riepilogativo, stampa del registratore di cassa anche non fiscalizzato, ecc.)?
- È obbligata a consegnare al cliente finale uno scontrino non fiscale o ricevuta d'acquisto, che sia scontrino non fiscale o ricevuta?
- Quali sono gli obblighi minimi di tracciabilità e archiviazione per non incorrere in contestazioni fiscali?
Grazie in anticipo!
da Chiara Laura Gatelli - Socio livello 2
Ricerca collaboratore per contabilità
Ciao a tutti. Ai colleghi di Milano segnalo che stiamo cercando una persona esperta di contabilità (utilizzo di Excel e software gestionali, Blindo e il nostro). Per il momento prevediamo un impegno di un paio di mattine alla settimana.
Il lavoro si svolgerà prevalentemente in smart working.
Se avete qualcuno da indicarmi, potete scrivermi in chat. Grazie!
da Lisa Neri - Socio livello 1
Somministrazione alimenti e bevande centro estivo
Buongiorno a tutti, siamo una APS che organizziamo annualmente il centro estivo, solitamente per i pasti ci appoggiamento alla gastronomia del nostro paese ma quest’anno l’idea era di prendere un food truck si nostra gestione come APS. Qualcuno ha delle esperienze in merito? Abbiamo contattato ASL e SIAN della nostra zona e ci hanno riferito che bisognerà aprire la pratica SCIA per il centro estivo indicando che ci sarà la somministrazione dei pasti. Il mezzo nel caso lo abbiamo già trovato, è una roulotte molto grande già omologata per vendita di alimenti.
Prima di effettuare la SCIA dovrò richiedere anche l’autorizzazione sanitaria della roulotte? Chiedo perché il SIAN non mi ha nominati quest’ultima cosa ma leggendo vari articoli online viene menzionata.
Vi ringrazio in anticipo.
da Marina Natali - Socio livello 1
CONSULENTE DEL LAVORO per cedolini(buste paga) cococo sopra i 5.000
Qualcuno può segnalarmi un consulente del lavoro, in qualsiasi parte del mondo si trovi, che possa seguire una mia posizione di cococo sportivo che tra un mese supererà i 5.000 euro?? Scelgo di farmi seguire da altri per questa posizione anche poerchè Uniemens, tra l'altro, non gira su MAC e io ho solo quello. Non vorrei comprare un PC solo per Uniemens. GRAZIE 1000 per chi vorrà aiutarmi.
MARINA
da Jasmine Poloni - Socio livello 2
Affitto e subaffitto
Buongiorno,
Domanda contorta 😅
una ASD può comprare un locale ed eventualmente darlo in affitto ad uno del direttivo con la clausola di poter subaffittare?
da Oseo Ficini - Socio livello 1
Messaggio Arcieri Nomentani asd Oseo Ficini
Chi siamo
Gli Arcieri Nomentani sono un'associazione sportiva dilettantistica che promuove il tiro con l’arco a Fonte Nuova.
Cosa facciamo
Offriamo corsi base, allenamenti settimanali e partecipazione a gare.
Perché unirsi
Per migliorare la concentrazione, divertirsi all’aperto e fare parte di una comunità.
da stefano_marini - Moderatore livello 4
Scrivi la tua domanda per la Sessione Domande e Risposte (LIVE)
Scrivete qui sotto nei commenti la vostra domanda per avere la risposta in diretta da uno dei nostri esperti.
La sessione DOMADE E RISPOSTE DAL VIVO si terrà ogni due settimane, il mercoledì alle 12.00 COMMENTATE SOTTO QUESTO POST SE VOLETE AVERE UNA RISPOSTA IN DIRETTA ALLA VOSTRA DOMANDA
Episodio 1 ➡️ CLICCA QUI
Episodio 2 ➡️ CLICCA QUI
Episodio 3 ➡️ CLICCA QUI
Episodio 4 ➡️ CLICCA QUI
Episodio 5 ➡️ CLICCA QUI
da Alessandro Bianconi - Moderatore livello 1
TORNA L’ESENZIONE SULLA RITENUTA DEL 20% PER PREMI SPORTIVI FINO A 300€
È ufficiale: grazie al comma 9 dell’art. 45 del D.lgs. n.33/2025, torna l’esenzione dalla ritenuta d’acconto del 20% sui premi sportivi fino a 300 euro. La novità è retroattiva fino al 29 febbraio 2024 e chiude il vuoto normativo creatosi nei mesi scorsi.
Cosa significa in pratica:
• Il limite di 300 euro non è una franchigia: se lo superi, l’intero importo diventa tassato al 20%.
• L’esenzione si applica per ciascun soggetto erogante (ASD o SSD), non in generale: un atleta può ricevere più premi da enti diversi, beneficiando più volte dell’esenzione.
• Serve autocertificazione dell’atleta, che dichiari di non aver superato i 300 euro da quello stesso soggetto nel corso dell’anno.
Aspetti fiscali:
• Sotto i 300 euro: nessuna ritenuta, nessuna dichiarazione nei redditi.
• Sopra i 300 euro: ritenuta su tutto il premio, con tassazione definitiva.
Attenzione: non è prevista una scadenza, quindi la misura, al momento, sembra a tempo indeterminato.