Gestione Operativa Collaboratori

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Postato il 18 Aprile 2025
da Mauro Sarti - Socio livello 1
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Buongiorno, ho un quesito da porre, un socio che rientra in associazione dopo esserne stato fuori per un certo tempo, è sufficiente che paghi la quota associativa dell'anno in corso? Non è previsto niente a riguardo sullo statuto

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Postato il 9 Marzo 2025
da Bruno Cavanna - Socio livello 1
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Caso di collaboratore sportivo di ASD che ha anche lo status di dipendente presso altro datore di lavoro (con tutt' altre mansioni).

Nel momento in cui, per motivi vari, perde il lavoro "principale" e fa domanda per la NASPI. Nel caso venisse accettata, vi è compatibilità fra NAspi e CoCoCo sportivo? In caso positivo, per mantenere il diritto all'indennità di disoccupazione e lo stato di disoccupazione, è necessario rispettare qualche limite?Grazie e buona domenica

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Postato il 18 Febbraio 2025
da Daniela Miani - Socio livello 1
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Siamo una scuola di equitazione per bambini e ragazzi. Vorremmo avvalerci della collaborazione di un ragazzo come aiuto per lavori di manovalanza (portare il fieno e dare da mangiare e bere ai pony, aiutare a preparare il campo, etc). Chiedo suggerimenti su come potremmo inquadrarlo; Volontario no, per potergli dare un compenso per il lavoro svolto (parliamo più o meno di un'ora, un'ora e mezza  al giorno), ma non credo si possa inquadrare come co.co.co sportivo. Qualche idea o suggerimento? Grazie mille Centro Ippico La Frutta ASD

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Postato il 31 Gennaio 2025
da Fabrizio - Socio livello 1
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Buongiorno, il principio di cassa allargato vale solo per i compensi contrattualmente previsti nel contratto cococo sportivo o anche per i rimborsi a piè di lista e le indennità chilometriche effettuate entro i primi 12 giorni di gennaio?

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Postato il 6 Gennaio 2025
da stefano_marini - Moderatore livello 4
Per tutti

Comunicazione FIGC Ricevuta da Ivan:

Buongiorno. A conferma di quanto da sempre sostenuto da Team Artist (necessità di una figura esterna per il Safeguarding) ecco un estratto della comunicazione ricevuta dalla FIGC:

“Spettabili Società,

facendo seguito alle precedenti comunicazioni, Vi informo che stiamo lavorando per l’individuazione di un gruppo di professionisti che possano assumere - per le Società che lo vorranno - l’incarico esterno di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in sostituzione del Responsabile interno già nominato"

Ti ricordo che psicologi, medici, e tutte queste figure vicine all’associazione sono di fatto “interne” se vivono nello stesso tessuto sociale, per esempio lo stesso comune, la stessa comunità di riferimento o hanno una parentela o un legame di amicizia con i soci o con i collaboratori dell’associazione.

Al netto del facile e scontato “avevamo ragione come al solito”, del fatto che quelli che hanno detto che andava bene il ReCAVID interno (cioè tutti) hanno fatto i loro interessi e non i tuoi, resta un altro problema.

Che questi ReCAVID interni sono già stati nominati.

Almeno tu che sei nel Club dei Presidenti, ALMENO TU, nomina un ReCAVID esterno e professionale.

Costa?

SI

Ti tocca pagare?

SI

Puoi evitarlo?

NO

Noi siamo i primi ad avere messo in piedi questo servizio, con più di 400 associazioni seguite, siamo l’istituzione più grande nella gestione di tutte le problematiche relative al SafeGuarding. Al nostro interno ci sono consulenti con tutte le competenze necessarie e sistemi informativi estremamente evoluti, oltre all’esperienza di aver già gestito più di 100 segnalazioni nei primi 6 mesi dall’entrata in vigore del SafeGuarding.

Le segnalazioni sono sempre molto complesse da gestire. Vi sono aspetti di diverso tipo da considerare: legali, emotivi, psicologici, economici, di responsabilità, di tutela delle persone coinvolte e di tutela dell’organizzazione sportiva. 

Servono competenza, sensibilità, esperienza ed intelligenza per tutelare  le presunte vittime delle segnalazioni senza creare enormi danni irreversibili a tutti gli altri.

Il lavoro è quindi MOLTO più complicato di quello che possano pensare anche i “professionisti” che hanno già accettato di farlo.

E quando se ne renderanno conto, o se ne renderà conto l’organizzazione sportiva che lo ha incaricato, per i danni che avranno causato, sarà troppo tardi.

Oppure puoi sempre pagare gli amici degli amici di quelli che fanno i loro interessi e non tuoi… Poi però fra un anno quando avrai problemi grossi con le segnalazioni non lamentarti. 

==> Clicca Qui se hai nominato un ReCAVID interno o se non l’hai ancora nominato

P.s. Un ultimo dato oggettivo. Al momento non c’è un solo Safeguarding Officer, da noi avvisato per le segnalazioni, che abbia risposto. NESSUNO. Nemmeno con un semplice: “grazie tenetemi aggiornato”. E pensare che dovrebbe essere il primo supporto per i ReCAVID…

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Postato il 10 Gennaio 2025
da Roberto Settimi - Socio livello 1
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Buongiorno l’F24 dei pagamenti dei collaboratori di dicembre fatto il 7/1/25 deve essere con riferimento dicembre 2024. Giusto? Se per quelli di novembre ho scritto dicembre, facendo probabilmente un errore, cosa accadrà ? mi prenderà come riferimento i pagamenti di novembre? Se è così, c’è un modo per rimediare? Non so se sono stato chiaro ….. grazie!

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Postato il 27 Aprile 2024
da stefano_marini - Moderatore livello 4
Caldo

Durante l’ultima Masterclass sulle Sponsorizzazioni che ho tenuto un paio di settimane fa, è uscito un argomento interessante, che serve anche come guida a tutti quelli che hanno bisogno di inserire un collaboratore amministrativo.

Ammesso che riusciate a trovare una persona competente che si occupi della vostra amministrazione, quanto la pagate al mese? 

Quanti euro costa un amministrativo che lavora 8 ore alla settimana per la vostra associazione?

Nota: so che non riuscite a trovare questo tipo di persona, perché ci sono in giro solo persone che hanno qualche nozione contabile di base. Ma in questo post concentriamoci su quanto costa.

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Postato il 10 Gennaio 2025
da stefano_marini - Moderatore livello 4
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Oggi parliamo di cosa fare quando scegli un fornitore per spendere il meno possibile.

Ti sei mai trovato ad aver a che fare con un servizio pubblico?

Se sì, probabilmente hai vissuto un’esperienza tutt’altro che piacevole: ritardi, cattiva erogazione, sistemi informatici progettati male e spesso inutilizzabili, difficoltà nel ricevere risposte al telefono, edifici fatiscenti. Potrei continuare, ma credo che il punto sia chiaro. Pensa, ad esempio, al comune o alle scuole del tuo paese. O, per fare un caso concreto, hai recentemente avuto la sfortunata necessità di rinnovare il passaporto?

I motivi di questa situazione sono tanti, ma il più importante riguarda il modo con cui lo Stato sceglie i fornitori. Che siano servizi (quindi persone) o prodotti fisici, ogni ente pubblico è tenuto a fare (giustamente) un bando per scegliere il fornitore. A questo punto l’ente pubblico richiede numerosi preventivi e sceglie il fornitore sulla base del criterio più importante, spendere il meno possibile.  Il risultato di questa politica è quotidianamente sotto il tuo naso.

Non fare lo stesso errore con la tua associazione, altrimenti i tuoi soci proveranno esattamente la stessa esperienza che provi tu quando vai a farti rifare il passaporto. Devi essere molto più accorto nella scelta e usare molteplici parametri a seconda della situazione.

È vero che si sono alcuni prodotti di massa che, indipendente dal prezzo, sono molto simili tra cui per esempio lo zucchero semolato, dove puoi comprare quello che costa meno senza grossi problemi, però sono pochi e si sa quali sono. Per esempio già se comprassi il caffè macinato, o una cialda, ci sarebbe una bella tra uno che costa poco e uno che costa di più.

Tra prodotto e prodotto, o tra servizio e servizio, c’è spesso una notevole differenza. Se spendi il meno possibile, avrai il peggiore tra i prodotti disponibili nei preventivi. Questo vale ancora di più se invece di parlare di prodotti, parliamo di servizi. 

Ricordati che se sono lo Stato, la grande distribuzioni o alcune aziende enormi ad acquistare, possono vantare un forte potere contrattuale legato all’enorme quantità di prodotti/servizi che andranno ad acquistare. In questo caso i fornitori possono tagliare una serie di costi, tra cui quelli di marketing e vendite, e abbassare un po’ il prezzo senza compromettere troppo la qualità. Se lo fai tu con la tua associazione microscopica, hai un potere contrattuale pari a zero, quindi se paghi meno avrai indiscutibilmente una servizio/prodotto peggiore.

Se vuoi risparmiare, quindi, devi tenere presente che stai abbassando il livello di servizio che offri ai soci, ai collaboratori e anche a te stesso, quindi devi farlo con grandissima attenzione.

In alcuni casi trovi un compromesso dignitoso. Per esempio pensa al campo del materiale tecnico dove hai numerose alternative e spesso, spendendo relativamente poco, riesci comunque a trovare dei capi che puoi offrire ai tuoi soci senza che si lamentino troppo. Se hai un po’ di esperienza in merito però, anche in questo settore, ti sarai accorto che sotto una certa cifra compri dei capi di qualità talmente bassa che ti comporteranno numerosi problemi con soci e collaboratori.

EFFETTO COLLATERALE

Se cerchi di risparmiare su tutto quello che compri, cerchi di non pagare i collaboratori o di pagarli il meno possibile, si abbasserà il livello di servizio che offri ai tuoi soci che non verranno da te a dirti in faccia che non si trovano bene, se non in rari casi. Quello che succederà sarà che non ti troverai i soldi in cassa nonostante i risparmi sugli acquisti, perché i soci non aumenteranno oppure inizieranno a diminuire a causa del basso servizio che stai offrendo ai loro occhi. Ti faranno anche una pessima pubblicità con tutte le persone che potrebbero essere i tuoi futuri nuovi soci.

Devi prestare molta attenzione quando decidi cosa comprare e da chi. In primis quando scegli i collaboratori e decidi quanto pagarli e via via per tutti i fornitori. A seconda della delicatezza e importanza del servizio/prodotto che stai acquistando puoi decidere se diminuire o no la qualità di quello che compri. Tante volte il modo migliore per aumentare i soldi in cassa è spendere di più, però devi avere una strategia. Molti presidenti si concentrano unicamente sui costi senza avere un’idea precisa di come far entrare più soldi all’interno dell’associazione; invece entrambe le attività devono essere sempre svolte in parallelo.

Tornando ai costi, DEVI prestare particolare attenzione soprattutto quando acquisti servizi per la tua tutela come presidente. Il presidente risponde in solido con i propri beni a tutte le sventure economiche dell’associazione, di conseguenza se l’associazione non ha soldi per pagare i creditori, stato incluso, si rivalgono sul patrimonio del presidente; conti correnti, case, macchine e altri bene.

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ESEMPIO SAFEGUARDING e servizio SALVAGUARDO (per chi interessato)

Con l’introduzione del SafeGuarding il presidente non risponde più “solo” delle sventure economiche dell’associazione, ma diventa penalmente responsabile di tutte le attività illecite commesse da soci e collaboratori. Risponde penalmente anche di illeciti che NON ha commesso, solo per il fatto di non aver creato un sistema di controllo conforme a quanto richiesto dalla normativa e dai decreti attuativi.

Anche in questo caso tu puoi fare il giro dei preventivi per cercare di adeguare l’associazione al SafeGuarding e poi scegliere il preventivo meno costoso però tieni presente che non stai comprando materiale tecnico, dove l’unico rischio è che i soci si lamentino della qualità delle felpe. Il rischio qui è di rimanere impantanati per quindici anni della tua vita in un procedimento giudiziario per motivi che possono generarti dei danni anche reputazionali enormi.

È importante che tu capisca che la nomina del ReCAVID serve come “scudo penale” al presidente. Se la nomina è fatta bene, elimina qualunque responsabilità penale per il presidente rispetto a eventuali reati avvenuti nell’associazione e non commessi da lui.

Per fare il TUO interesse, non devi nominare frettolosamente un ReCAVID perché altri hanno l’urgenza di tenere i loro numeri sotto controllo, ma devi fare una nomina che ti levi la responsabilità penale veramente. Per esempio nominare un ReCAVID “interno” non lo fa.

Ricordati che il ReCAVID (Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni) deve essere esterno all’associazione e non devi essere tu. Ti ricordo inoltre che, oltre ai collaboratori diretti e ai soci, anche psicologi, medici e tutte le figure di questo tipo vicine all’associazione sono di fatto “interne” se vivono nello stesso tessuto sociale, per esempio lo stesso comune, la stessa comunità di riferimento o hanno una parentela o un legame di amicizia con i soci o con i collaboratori dell’associazione.

Noi di TeamArtist siamo i primi ad avere messo in piedi questo servizio, con più di 400 associazioni seguite, siamo l’entità più grande in Italia nella gestione di tutte le problematiche relative al SafeGuarding. Al nostro interno ci sono consulenti con tutte le competenze necessarie e sistemi informativi estremamente evoluti, oltre all’esperienza di aver già gestito più di 100 segnalazioni nei primi 6 mesi dall’entrata in vigore del SafeGuarding.

Le segnalazioni sono sempre molto complesse da gestire. Vi sono aspetti di diverso tipo da considerare: legali, emotivi, psicologici, economici, di responsabilità, di tutela delle persone coinvolte e di tutela dell’organizzazione sportiva. Servono competenza, sensibilità, esperienza ed intelligenza per tutelare le presunte vittime delle segnalazioni senza creare enormi danni irreversibili a tutti gli altri.

Il lavoro è quindi MOLTO più complicato di quello che possano pensare anche i “professionisti” che hanno già accettato di farlo e quando se ne renderanno conto, o se ne renderà conto l’organizzazione sportiva che lo ha incaricato, per i danni che avranno causato, sarà troppo tardi.

Quindi attenzione a che preventivo scegli in questo caso, perché ne va direttamente della tua vita.

==> Clicca Qui se hai nominato un ReCAVID interno o se non l’hai ancora nominato

P.s. Un ultimo dato oggettivo. Al momento non c’è un solo SafeGuarding Officer, da noi avvisato per le segnalazioni, che abbia risposto. NESSUNO. Nemmeno con un semplice: “grazie, tenetemi aggiornato”. E pensare che dovrebbe essere il primo supporto per i ReCAVID…

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Postato il 5 Dicembre 2024
da Simona Coscia - Ospite livello 6
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Buongiorno!

Ho una domanda: devo calcolare il mio compenso annuo per capire se supero i 15000.

Devo sommare il compenso NETTO o LORDO?

Grazie mille 

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Postato il 25 Novembre 2024
da Jasmine Poloni - Socio livello 2
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Buongiorno, qualcuno di Milano nord est ha già un consulente del lavoro che si occupi dei cedolini sopra i 15.000€?

E per tutti invece ,quali sono gli eventuali costi? Grazie 

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Postato il 23 Luglio 2024
da happydays - Socio livello 1
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Buongiorno gestisco una asd che si occupa di educazione di cani e facciamo un servizio di pensione per i nostri soci. Ho assunto una ragazza a marzo perché mi aiuti nella pulizia degli stalli a tempo determinato fino a ottobre.

Ora il consulente mi dice che se la.lascio a casa e la riassumo a marzo devo assumerla a tempo indeterminato perché non c'è la stagionalità. A voi è capitato?

Perché a me questa ragazza in inverno non serve non saprei cosa farle fare!!!

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Postato il 25 Giugno 2024
da Marco Bortolotti - Socio livello 1
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Ciao a tutti,

una domanda forse banale.

Ho un collaboratore (sotto i 5000€ annui) che volevo premiare con 500€ in più rispetto a quanto pattuito nel cococo sportivo firmato e inserito a suo tempo sul RAS.

Sul RAS devo inserire una variazione (e come?) o basta inserire il compenso maggiorato (che gli sto erogando)?

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Postato il 25 Giugno 2024
da Daniela Miani - Socio livello 1
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Quesito: , Un cococo sportivo che fa l'istruttore a minori, per cui abbiamo richiesto inizialmente il certificato penale antipedofilia. .Mi sembra di ricordare che nel webinar fatto a suo tempo si fosse detto che, se il cococo sportivo collabora per più di sei mesi con la stessa ASD, non serviva rinnovare il certificato ogni 6 mesi. E' corretto? Grazie

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Postato il 28 Giugno 2024
da Francesca Canali - Socio livello 1
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<span style="font-size: 16px;">Per i contratti annuali (anno sportivo primo luglio/trenta giugno) quando arrivano alla scadenza bisogna inoltrare un unilav di cessazione? 

Cerco di spiegarmi meglio. I nostri allenatori hanno contratti in genere che vanno da settembre a maggio perché nei mesi estivi l'associazione non fa attività sportiva, quando abbiamo inserito gli unilav nel rasd abbiamo indicato la data di inizio (03 ottobre) e fine contratto (30 giugno). Dobbiamo fare unilav di cessazione e a settembre inserirne uno nuovo per lo stesso nominativo per il nuovo contratto che andremo a stipulare?

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Postato il 19 Giugno 2024
da Michele Pasca - Socio livello 1
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Vorrei sapere se ci siano dei moduli ( facsimile) ricevute rilasciate dai co co co sportivi che hanno superato i 5000 euro. Grazie mille 

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