Dalerba Damiano Giovanni (Moderatore livello 1)
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A seconda dei casi potrá essere soggetta a Ires e Irap (per importi talmente bassi da poter essere considerati marginali). È più la rottura di calcolari e liquidarli che altro.
La questione è complessa e dipende da diversi fattori: dall'età dell'atleta, da cosa verrà esposto in fattura (quale sarà la descrizione della vendita), dai regolamenti interni di FIPAV applicabili a seconda delle due informazioni precedenti. In linea di massima, dal punto di vista fiscale, proprio perchè si tratta di una questione ingarbugliata, la soluzione con minori rischi è quello di fatturare tutto con iva. Certo, per voi potrebbe essere uno svantaggio perchè l'iva non la recuperate e costituirebbe solo un maggior costo. Per determinare se è possibile una soluzione diversa però è necessario avere le due informazioni di cui sopra.
Allo stato attuale della questione non ci sono informazioni sufficienti per rispondere. Per adesso abbiamo visto una sola delibera, di un EPS nazionale, totalmente contraria allo spirito della nuova norma...
Il modulo di richiesta non è il certificato.
Al quale andrebbe chiesto perchè non utilizzano il modello ministeriale obbligatorio sin dal 2013
I modelli sono dello Stato, non delle Regioni…Tant’è che un’atleta può tranquillamente fare attività nazionale o interregionale. Dovresti chiedere a questi centri perché quello che rilasciano non sia conforme al modello ministeriale.
“Abilitato” da chi?
Non è proprio così. I modelli dei certificati medici accettabili dalle ASD sono all’interno della Gazzetta Ufficiale. Sono due: per attività agonistica e per attività non agonistica. Questi modelli NON riportano una specifica attività sportiva. In assoluto quindi una ASD non dovrebbe accettare certificati medici NON conformi a quelli ministeriali pubblicati in GU. https://www.teamartist.com/blog/2016/10/11/scopri-quali-sono-i-3-modelli-certificati-medici-sportivi-che-puoi-accettare-dai-tuoi-atleti/
Come amo sempre dire "Le Associazioni possono fare tutto; ma qualsiasi cosa può essere fatta nel modo giusto o nel modo sbagliato".
In linea di massima quello che ti proponi di fare è fattibile. Gli inghippi che vedo al momento sono solo legati al fare attenzione a quando promuoverai attività commerciali di terzi perchè questo potrebbe divenire attività pubblicitaria e come tale è commerciale e tassata.
Me ne preoccuperei però solo in una fase successiva. Prima prova a vedere se riesci a realizzare quanto ti proponi e come. Tra 12 mesi vediamo i risultati e aggiustiamo il tiro, se necessario.
I CoCoCo sono lavoratori della ASD. Se sono lavoratori il Presidente ne è il loro datore di lavoro. Come lavoratori sono soggetti agli obblighi relativi alla sicurezza sul lavoro. Dopodichè il legislatore, cercando di porre rimedio a questo aspetto salvando capra e cavoli ha preso un provvedimento assurdo e inapplicabile che ammazza la capra e brucia i cavoli. In pratica hanno stabilito (ma presto ci rimetteranno mano perchè non sta in piedi) che sotto i 5000 euro di compenso annuale al CoCoCo sportivo non ci sono oneri di sicurezza a carico della ASD, sopra i 5000, si.
"Nelle more". Cioè, sotto la responsabilità di chi?
Il significato del DL è molto chiaro: quel tipo di rimborso non è pensato per le attività ordinarie delle ASD ma per quegli eventi speciali sotto l'egida diretta di FSN/DSA/EPS.
La prestazione del "volontario sportivo a 400 euro" dovrebbe essere eseguita durante una manifestazione sportiva straordinaria (quindi non un normale evento di campionato per intendersi) e avere una stretta connessione funzionale con l'organizzazione dell'evento. Si potrebbero includere, oltre alle prestazioni svolte durante l'evento stesso, anche quelle realizzate propedeuticamente (ad esempio: per una gara di sci di fondo, andare a tracciare il percorso). Il nuovo rimborso forfettario è stato pensato per quelle diverse figure di supporto, come addetti alla logistica, alle attrezzature, alla sicurezza e all'assistenza degli atleti, che normalmente non svolgono tali attività nel contesto di un rapporto di lavoro, ma operano in maniera spontanea esclusivamente per contribuire alla realizzazione di quello specifico evento.
Andare quindi a storpiare furbescamente questo principio "nelle more", mi sembra molto pericoloso e lo sconsiglio.
No. Per tutti i solo lavoratori di ASD a contatto coi minori (quindi non è "ogni soggetto"). Casellario giudiziale.
La logica vorrebbe che ci fosse l'obbligo per tutti (magari anche nelle scuole o negli oratori). Ma la norma parla solo dei lavoratori delle ASD a contatti coi minori (quindi i volontari, al momento, sono esclusi).
Non ho capito. Gli hai dato 400 euro per aver partecipato ad una gara di campionato?
Quindi tu come lo applicheresti in un caso reale?
Ma ti pare? Quelli sono rimborsi riservati alle FSN/DSA/EPS per i volontari ai loro eventi.
No. Ma la norma sui certificati penali per i lavoratori a contatto coi minori è del 2014
Si.
Come può un barista non entrare in contatto coi minori? Capisco un manutentore (SOLO SE lavora fuori dagli orari di attività della ASD).
Questa storia del tesserino tecnico mi puzza. Adesso come è tesserata?