stefano_marini
u/stefano_marini
Solita storia, vedi se almeno loro riescono ad aiutarti. Purtroppo i loro software continuano a cambiare, spesso non funzionano sia temporaneamente che per periodi di tempo più lunghi. Sono anche soggetti a modifiche che fanno comparire o scomparire cose. Purtroppo è così…
Io però non ho capito quali sono le tematiche che vorresti trattare, visto che gestisci una palestra.
Abbi fede
Quanto vorresti spendere?
C’è la casella di posta inbox delle comunicazioni nell’ home banking?
Magari la filiale è quello che è, ma nella casella online dovrebbero esserci quelli trimestrali automatici. Hai già provato a guardare?
Intesa li ha di sicuro, Prossima non lo so, sarebbe interessante saperlo.
Hai l’online banking?
Così si capisce davvero poco onestamente. Che tipo di aiuto ti serve?
Perché loro possono entrare nel tuo RAS e fare quello che vogliono a loro piacimento. Sono loro gli enti “certificatori” della bontà delle ASD!
Volevo portarvi proprio a questa riflessione
Come aumentare i soldi dalle sponsorizzazioni dell’associazione
Ultimamente noi di TeamArtist siamo al lavoro soprattutto per trovare le risposte alle domande sollevate dalla riforma dello sport.
E ho una riflessione da condividere.
In questo caso la riflessione riguarda una conseguenza indiretta della riforma dello sport, ovvero l’aumento dei costi. In questo post parlerò di come trovare i soldi per far fronte a questo aumento dei costi.
Da un certo punto di vista, con un po’ di lavoro, modificando i contratti e adeguando la gestione amministrativa, puoi mettere a norma l’associazione. Certo c’è da rompersi parecchio le scatole, ma con Collaboro e un po’ di tempo a disposizione, lo puoi fare.
Un problema moooolto più serio nasce invece dalle implicazioni di questo cambio di gestione.
I presidenti si sono infatti resi conto di quello che dicevamo da due anni.
ATTENZIONE ! Questa riforma, a parità di servizio offerto dall’associazione ai soci, AUMENTERÀ i costi per l’associazione.
Cosa può fare a questo punto il presidente per non chiudere o per non fare debiti?
Prima di rispondere a questa domanda, però, tieni presente una cosa.
NON PUOI IGNORARE QUESTA RIFORMA.
Il motivo è semplice, perché i collaboratori non te lo permetteranno. Sta volta non è come le altre volte, non passeranno mesi, anni senza che lo Stato controlli. Non potrai fare finta di niente per secoli.
Se l’associazione è aperta te ne sarai già accorto, se è chiusa te ne accorgerai subito al ritorno, i collaboratori rompono. Se tu chiedi a un piccolo imprenditore qual è la cosa che gli pesa di più, questi ti risponderà la gestione dei dipendenti. Perché è verissimo che i collaboratori sono il più grande valore dell’associazione, e io sono il primo a sostenerlo da anni, ma è anche vero che la loro gestione è estremamente faticosa, soprattutto in Italia.
Quindi se pensi di fare tutto in nero, di rivolgerti ai tuoi amici e di fare tutto come hai sempre fatto, la mia previsione è che ti troverai senza collaboratori in relativamente poco tempo…
Quindi attenzione!
Torniamo alla nostra riflessione. I costi aumentano, cosa fare?
La prima cosa che viene in mente è quella di aumentare i prezzi. Ho spiegato all’interno di Riparto come gestire l’aumento dei prezzi. Devi stare molto attento, però, perché il rischio di questo momento storico di fatica per le famiglie, è quello di perdere iscritti e quindi trovarti comunque senza soldi, ma anche con difficoltà operative, con mezze squadre e così via. Se vuoi alzare i prezzi mi raccomando studia come farlo.
Un’altra cosa che possono fare le associazioni, e su questa volevo soffermarmi un attimo, è quella di aumentare le entrate da sponsorizzazione.
Fino ad oggi le associazioni hanno sfruttato questa potenzialità, nella maggior parte dei casi, solo per questioni di tipo fiscale. Molte volte spingendosi oltre al lecito.
Negli ultimi anni questa pratica è stata combattuta, giustamente, dallo Stato. La maggior parte delle associazioni hanno visto diminuire o sparire le loro entrate da sponsorizzazioni.
Questo nella mente dei presidenti ha portato a pensare che non sia più possibile ottenere delle sponsorizzazioni.
NON È ASSOLUTAMENTE VERO!
È possibile trovare nuove sponsorizzazioni e ampliare quelle che ci sono, ma non nel modo in cui i presidenti l’hanno fatto fino ad adesso, cioè sfruttando unicamente la leva fiscale.
Noi lavoriamo con associazioni sportive che sono riuscite negli anni ad avere risultati straordinari, che in parte ho riassunto nelle prime due parti del mio libro “Come fare il presidente di associazione (e vivere felice)”.
Abbiamo deciso di trattare l’argomento dell’aumento delle entrate da sponsorizzazione in una masterclass dal nome: “Come trovare nuove sponsorizzazioni o aumentare le esistenti”.
Si tratta di una giornata di formazione della durata di 8 ore circa, in presenza. Dal vivo e guardandoci in faccia.
In questa giornata ti forniremo i presupposti ed i metodi di base per impostare una politica volta ad aumentare le entrate da sponsorizzazione per la tua associazione.
Attenzione però che questa “masterclass”, come dice il nome è rivolta a gruppi limitati dalle 10 alle 20 persone massimo.
Abbiamo già svolto questa attività di formazione nel 2021 e nel 2022 ma solo per alcuni clienti selezionati e poi da ottobre stiamo tenendo queste “masterclass” una volta ogni due mesi circa.
La prossima masterclass: “Come trovare nuove sponsorizzazioni o aumentare le esistenti” si terra sabato 29 di giugno a Milano.
Considera che ci sarà una preselezione.
Questo ci garantisce di avere una classe di livello per poter svolgere al meglio le attività in classe.
Se vuoi avere qualche informazione in più sulla masterclass e sul prezzo riservato ai membri del club clicca sul link qui sotto:
==> CLICCA QUI PER AVERE INFORMAZIONI SULLA MASTERCLASS
Questo è un evento di formazione del “Club dei presidenti”.
A presto
Stefano
Perfetto, ma che tipo di evento vorresti?
Ci farebbe piacere se ci deste la vostra opinione per gli eventi del club! Sia sulle tipologie di eventi, sia sulle tematiche da trattare.
Esempio:
1. vorrei un evento con un aperitivo dove possiamo fare conoscenza.
2. vorrei un evento di formazione dove si parla del reclutamento di nuovi collaboratori.
.....
Andate pure a ruota libera
Ciao Daniela, l'argomento non è ancora stato percepito come importante dai presidenti, ma in realtà è di grandissima attualità.
Per questo motivo mercoledì 29 terremo un webinar dal titolo:
"I nuovi adempimenti per le ASD che entrano in vigore il 1° luglio 2024: Codice di Condotta A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE, Modello di Organizzazione e Controllo, la nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni”
In cui tratteremo in maniera approfondita quanto hai chiesto.
Il webinar sarà ovviamente disponibile gratuitamente a tutti i membri del club.
A chi porta dei vantaggi lo sport sotto il controllo diretto dello stato?
Oggi Monica Colombo scrive sul Corriere della sera un articolo dal titolo: “Calcio, riforma del governo: un’agenzia sostituirà la Covisoc per controllare i bilanci delle squadre”.
Vi riporto un breve estratto
“Pronto il documento del governo: l’idea è sostituire la Covisoc, la commissione di vigilanza della Figc che oggi si occupa di controllare i conti e dare l’ok alle iscrizioni. Gravina, presidente Figc, convoca una riunione straordinaria per lunedì
I presidenti dei club di calcio sono in fermento. Ma non solo loro. Tutto lo sport, o meglio lo sport professionistico. Un principio sacro e inviolabile, ovvero l’autonomia dello sport, sta per essere messo in discussione da un emendamento proposto dal ministro dello Sport Andrea Abodi. Il piano prevede che il controllo sui conti delle società di calcio passi nelle mani di un’agenzia governativa e non più in quelle della Covisoc, vale a dire la Commissione di vigilanza istituita presso la Figc.
Un’invasione di campo clamorosa, così viene percepita dai presidenti delle società che ritengono essere la mossa di Abodi la replica alle richieste di autonomia della Lega di A proclamate e reiterate dal presidente Lorenzo Casini e dal numero uno della Lazio, Claudio Lotito.”
Dopo aver creato sport&salute lo stato italiano sta preparando la sua prossima mossa. Chiaramente si tratta ancora di chiacchiere, che rappresentano però la volontà governativa.
Quel è secondo voi la reale finalità dello stato che sta alla base di queste operazioni?
Dipende, ci saranno anche quelli gratuiti. Uno in particolare molto grosso! 😉
Grazie, nel corso del tempo vedrete anche tutti i miglioramenti e soprattutto le novità!
Ciao Alessio, stressi subito tutti gli editor di testo! 😂
Dacci qualche giorno e ti daremo la possibilità di fare anche una cosa così complicata.
A presto
Da Luigi Lucchese
"Se è dipendente pubblico o privato sicuramente sarà iscritto ad altre forme previdenziali. Anche se è un libero professionista. In linea di massima qualsiasi lavoratore dovrebbe essere iscritto ad una qualche forma previdenziale".
Sezione contributi “dipendenti” del RAS
Da Devis Biacco
“Ciao, mi servirebbe un po’ di aiuto per la compilazione della sezione contributi del RAS.
Se ho un dipendente devo selezionare “iscritto” o “non iscritto” alla voce “altre forme di previdenza” dell’apposita sezione contributi del RAS?
Io selezionerei “iscritto “, ma nel webinar giovanni ha fatto un esempio solo per il “non iscritto”, quindi sono rimasto col dubbio.
Mi potreste aiutare per favore?”
Dimenticavo! Se avete proposte da fare sulle attività e sugli eventi basta scrivere un commento qui sotto! Per esempio se volete qualche attività particolare, o se avete idee per le tematiche degli eventi da proporre. Insomma andate a ruota libera.
La vera natura del Club dei Presidenti
So per certo che la maggior parte di voi ancora non ha un’idea chiara di che cos’è il Club e quindi colgo l’occasione, in questo sabato del presidente, per iniziare a introdurlo meglio.
Non preoccuparti non scriverò un papiro per spiegarlo!
Capirai cos’è il Club “vivendolo” un giorno dopo l’altro, una piccola novità dopo l’altra. Ma veniamo alla novità di oggi.
Prima di tutto:
IL CLUB DEI PRESIDENTI NON È UNA COSA ONLINE!
ripeto
IL CLUB DEI PRESIDENTI NON È UNA COSA ONLINE!
Il club è in primis un luogo di conoscenza, di condivisione e di crescita dove ci si parla di persona, OFFLINE, in presenza. Insomma, ci si vede in faccia!
Si tratta di un Club vero e proprio, che ha già una sua sede prestigiosa e degli spazi fisici dove accedere.
Questi spazi saranno adibiti a varie attività.
Tra queste attività ci sono le riunioni dei direttivi, le cene dei soci, gli incontri delle commissioni e dei comitati, gli eventi formativi, gli aperitivi, le cene di gala, le serate di presentazione e così via.
Da lunedì inizieremo a pubblicare un calendario con i principali eventi delle prossime settimane/mesi. Ci vorrà qualche tempo perché sia del tutto aggiornato e perché anche noi ci organizziamo per gestirlo al meglio.
Inizieremo sicuramente dagli eventi che stiamo già gestendo, rodati e di cui abbiamo delle belle procedure per poi proseguire con le novità.
Alcune di queste attività sono riservate, altre sono gratuite su invito, altre sono a pagamento ma per le sole spese, alcune sono a pagamento ma con un prezzo riservato ai membri e altre sono invece completamente a pagamento. Dipende dal tipo di attività e dal tipo di membro.
Più andremo avanti e più ti daremo delle informazioni dettagliate.
Per oggi mi fermo qui e buon Sabato del Presidente a tutti.
Grazie.
Vale quanto ho scritto sopra alla Giuliana. Cerca di quantificare le ore e di essere trasparente con il resto dei soci, in modo da farvi riconoscere, anche solo moralmente, il vostro prezioso lavoro!
Grazie della precisazione
10 ore a testa?
Quindi 30 in tre?
Questa storia del costo te la dico perché succede spesso che, poi, qualche socio o membro del direttivo abbia anche qualcosa da dire. La trasparenza nella comunicazione ti evita di essere cornuta e mazziata nel caso di discussioni.
Perchè abbiamo creato questo FORUM per il Club e non abbiamo usato whatsapp o Facebook?
Oggi uno dei membri del Club ha scritto sul gruppo whatsapp la seguente obiezione:
“Ma quindi questo gruppo di discussione di whatsapp a cosa serve? Onestamente trovo molto più comodo utilizzare questo rispetto al forum del Club”
Questa obiezione mi da la possibilità di rispondere a una cosa che in molti pensano, ma che questo membro è il primo a dire.
Perché il forum del Club è stato fatto così?
Perché non è stata fatto su whatsapp o su Facebook per esempio?
VISTO CHE SONO PIÙ COMODI…
I motivi sono DUE:
- Facebook e whatsapp sono servizi di MESSAGGISTICA ISTANTANEA. Servono a comunicare in tempo reale tra utenti. Sono stati costruiti con quest’ottica con i loro pregi e difetti. Il forum del Club, che vi ricordo essere solo UNA delle parti del Club, serve per creare dei contenuti di valore che siano DISPONIBILI ai membri anche tra sei mesi. NON SONO ISTANTANEI.
- Il forum del Club ha una ricerca potentissima, che ti permette di trovare in 2 secondi qualunque argomento relativo al mondo delle associazioni. PROVARE PER CREDERE. Un servizio di messaggistica istantanea è un disastro da questo punto di vista. Le cose sono difficilissime da trovare e impossibili da organizzare.
Questi sono i vantaggi.
Lo svantaggio è che le persone sono abituate e capaci di fare le loro cose, di base di usare whatsapp!
Quindi abbiamo creato “anche” un gruppo whatsapp per aiutare la persone ad usare al meglio il forum e in generale tutte le parti del Club, che nel corso dei prossimi mesi vedrete sia online che dal vivo!
Spero di aver risposto in modo comprensibile alla domanda
Per le ore nemmeno a grandi linee?
Quindi lui 15 ore e tu diciamo 10?
Grazie mille Nicoletta
Grazie dell’informazione
Non preoccuparti, qui non si giudica, si trovano soluzioni per migliorarti la vita.
Potresti provare a quantificare quante sono le ore "infinite"?
Non esattamente.
Ricordati che il tempo costa. Al momento avete solo nascosto il costo!
Quante ore alla settimana fate in tre?
Ma quante ore fanno al mese?
Più che costoso, è complicato! Ovviamente dal punto di vista dei costi bisogna pensarla come un'operazione societaria e quindi non accrocchiata come i presidenti fanno di solito, ma alla fine è in linea con i prezzi di questo tipo di operazioni.
Il problema VERO è riuscire a farla!
SONO SUPER D'ACCORDO sul fatto che un riconoscimento di questo tipo aiuti non solo sul piano legale ma anche reputazionale.
La domanda è tutt'altro che banale. Anzi ho deciso di tirarla fuori da questo post e farne uno dedicato.
==> https://clubdeipresidenti.it/club/post/come-ottenere-un-prestito-dalle-banche/
Ti ho risposto qui!
Come ottenere un prestito dalle banche
Riprendo questo intervento estremamente interessante di Alessio Luffarelli per fare una considerazione:
“Faccio una domanda, magari banale. Tutti, compreso voi, consigliano di prendere la personalità giuridica, per ovvie ragioni di responsabilità legale. Ma poniamo che l’associazione prende la personalità giuridica con il capitale minimo (10.000€). Se poi l’associazione dovesse aver bisogno di un credito o un prestito da una banca, questa non sarebbe meno disposta a rilasciarglielo, avendo meno garanzie?”
Semplifico un po’ ma seguitemi. Attualmente l’associazione senza personalità giuridica è paragonabile a “una una società di persone”. Per ora limitati a incamerare la definizione. In futuro faremo dei post dedicati per spiegare la differenza tra una “società di persone” e una “società di capitali”.
Nel caso di un’associazione senza personalità giuridica, in caso di mancato pagamento di un debito da parte dell’associazione, il creditore può rivalersi direttamente sul presidente.
Tutte le volte che l’associazione richiede un credito bancario, IMPLICITAMENTE il presidente sta mettendo a garanzia i propri beni. Tutti i propri beni indistintamente.
Dopo aver richiesto il riconoscimento della personalità giuridica sarà, invece, l’associazione a rispondere solo con i propri beni. La banca valuterà la reale capacità della sola associazione di restituire i soldi ricevuti in prestito.
Se l’associazione ha un immobile di proprietà potrà chiedere un mutuo mettendoci un ipoteca. Se l’associazione ha sempre 200mila euro sul conto, probabilmente non avrà problemi a farsi dare 20-30-40mila euro di prestito anche in bianco, senza garanzie.
Ovviamente se l’associazione non ha nulla, difficilmente potrà ottenere dei soldi in prestito da una banca.
In questo caso nulla vieta al presidente di mettere comunque ESPLICITAMENTE dei beni di sua proprietà a garanzia di un credito erogato da una banca.
A differenza di prima però ci sono due aspetti estremamente positivi per il presidente in questo caso:
- Il presidente può decidere il tipo di bene da mettere eventualmente a garanzia, cosa che prima non poteva fare. Sarebbe stata la banca a decidere cosa prendere a suo piacimento.
- Sarà chiaro a tutti gli appartenenti all’associazione, a cominciare dalle persone che fanno parte del direttivo, in maniera ESPLICITA, che il presidente sta mettendo dei beni a garanzia di un credito. Questo ha dei risvolti estremamente importanti e positivi nei processi decisionali e operativi dell’associazione.
Io vedo quindi, quindi, vantaggi da tutti i punti di vista, anche perché in molti casi i prestiti di minore entità saranno rilasciati senza garanzie alle associazioni più virtuose. Ricordatevi anche che il riconoscimento della responsabilità giuridica dimostra la trasparenza e la serietà di un’associazione, cosa che può tornare molto utile anche nel caso della richiesta di un prestito.
Quindi riconoscimento della personalità giuridica sempre e comunque.
Parliamo di 200 euro al mese per un NON amministrativo che fa 8 ore la settimana. Avanti il prossimo. Non siate timidi!
Tanto si tratta di prezzi di mercato.
IMPORTANTE! Come ottenere fattivamente il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione
Dopo i due webinar sulla personalità giuridica siamo riusciti a trovare una quadra per portarti alla separazione del patrimonio.
Se non hai visto i webinar guardali!
Secondo webinar ==> clicca qui
La Riforma dello Sport ha introdotto la possibilità per il presidente di non rimetterci i propri soldi nel caso in cui l’associazione dovesse trovarsi in difficoltà economiche. Questa è un’opportunità che i presidenti DEVONO sfruttare al più presto.
Per farlo bisogna separare il patrimonio dell’associazione da quello del presidente! Questo processo si chiama riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione, ma d’ora in avanti, per capirsi, lo chiameremo processo di separazione del patrimonio.
La Riforma dello Sport avrebbe “teoricamente” semplificato la procedura. In realtà non è vero, perché l’ultimo passaggio DEVE essere fatto da un notaio e la procedura imposta dal notariato è in molti punti in contrasto con quella della riforma.
Per questo motivo è difficilissimo, se non impossibile, per il solo presidente riuscire a portare a casa il risultato.
Però c’è una buona notizia!
Dopo un lungo lavoro di analisi delle due procedure (notariato e riforma), di coinvolgimento dei vari attori (notai, revisori e via di seguito), di revisione e di modifica dei documenti dell’associazione per renderli graditi a tutte le parti, siamo riusciti a creare un sistema per portare il presidente alla SEPARAZIONE del suo patrimonio da quello dell’associazione.
Prima di poter passare alla fase vera e propria di separazione del patrimonio, però, è necessario verificare se l’associazione e i documenti sono in regola.
Visto che la separazione ha un certo costo, è INUTILE far spendere soldi a un presidente che non potrà poi averla.
Abbiamo quindi creato un passaggio preliminare di verifica, al termine del quale comunicheremo al presidente se può richiedere la separazione del patrimonio.
Nel caso in cui l’associazione non sia in ordine, c’è un certo margine di manovra per mettere le cose a posto e richiedere la separazione.
In alcuni casi, invece, non sarà proprio possibile farlo.
PER TUTTI I BLINDO E SEGRETARIOPRO LO STUDIO DI FATTIBILITÀ È GRATUITO.
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Per noi, visto che ora è possibile farlo, è importante che tutti i nostri presidenti si mettano al riparo il prima possibile.
Per tutti coloro che non sono BLINDO o SEGRETARIOPRO il prezzo è di 97 euro (invece che 167). Attenzione che non possiamo seguire una quantità troppo grande di presidenti. Ve lo sto dicendo qui in anticipo perché lunedì parte la promozione pubblica.
SE NON SEI NÉ BLINDO NÉ SEGRETARIO PRO
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Si può dire quanto spendete! Non siate timidi. Alla fine vi dirò la media sulla base delle nostre statistiche
Qual è il costo di un collaboratore amministrativo?
Durante l’ultima Masterclass sulle Sponsorizzazioni che ho tenuto un paio di settimane fa, è uscito un argomento interessante, che serve anche come guida a tutti quelli che hanno bisogno di inserire un collaboratore amministrativo.
Ammesso che riusciate a trovare una persona competente che si occupi della vostra amministrazione, quanto la pagate al mese?
Qual è la vostra esperienza?
Quanto state pagando le persone che avete in associazione e svolgono il lavoro amministrativo?
Nota: so che non riuscite a trovare questo tipo di persona, perché ci sono in giro solo persone che hanno qualche nozione contabile di base. Ma in questo post concentriamoci su quanto costa.
Qual è il costo di un collaboratore amministrativo?
Durante l’ultima Masterclass sulle Sponsorizzazioni che ho tenuto un paio di settimane fa, è uscito un argomento interessante, che serve anche come guida a tutti quelli che hanno bisogno di inserire un collaboratore amministrativo.
Ammesso che riusciate a trovare una persona competente che si occupi della vostra amministrazione, quanto la pagate al mese?
Quanti euro costa un amministrativo che lavora 8 ore alla settimana per la vostra associazione?
Nota: so che non riuscite a trovare questo tipo di persona, perché ci sono in giro solo persone che hanno qualche nozione contabile di base. Ma in questo post concentriamoci su quanto costa.
Adesso vediamo di parlare col RAS e vediamo se risolvono.
Consigliamo CALDAMENTE di farlo voi caricandolo direttamente sul RAS
Come organizzare un centro estivo
Molti presidenti hanno bisogno di organizzare un centro estivo. Si tratta sicuramente di un’attività molto interessante per l’associazione che eprò richiede anche delle attenzioni. In questo webinar parliamo di come organizzare un centro estivo con successo.
==> CLICCA QUI PER VEDERE IL WEBINAR SU COME ORGANIZZARE UN CENTRO ESTIVO
Mi raccomando che è importante
Cioè tu hi lasciato che il tuo ente di promozione entrasse nel tuo RAS? Oppure l’hanno fatto loro con una delega firmata?
Idem come sopra. Qualcosa di meno generico, con dei dettagli che possano essere utili?
Qualcosina di meno generico?
Grazie. Considera che questi sono eventi a tema, ma basati sull’interazione. Quindi sarebbe importante che partecipaste in diretta per dare la vostra opinione.
Ciao Monia, piacere di conoscerti! Benvenuta nel club
Ciao Letizia, ben arrivata!
Commento l’ultima parte. In questo momento storico siamo pieni di associazioni controllate, che di conseguenza hanno problemi economici grossi. Molto grossi.
Mi domando che senso abbia attirarsi l’ira di tutti (ADE inclusa) per aspettare ad adeguarsi, sapendo che alla fine ci si dovrà comunque adeguare.
Questo presidente col sorrisino cosa risparmia? 5 euro di interessi per sei mesi? Con l’inflazione che se li mangia?
Ma soprattutto con quale rischio…
Un presidente dovrebbe agire con buon senso e responsabilità verso i rischi che corre e fa correre all’associazione. Poi magari gli andrà anche bene ancora a sto giro, ma poi sappiamo come finirà.
Ciao Luigi benvenuto nel Club
Mi piace quando siete tutti d'accordo
Non ancora! Ma ti piacerà…
Ciao Sandia, bella domanda. Direi che per risponderti bisognerebbe prima di tutto sapere perché vuoi cambiare. Cos’ha questa banca che non ti soddisfa?
Consiglio a tutti di guardare questo video per capire cos’è il Club dei Presidenti. Soprattutto quali sono le sue potenzialità e cosa c’è per te al suo interno.
L’unica cosa che conta è se, alla fine, riesci a farti dare ragione da un giudice.
Questo non lo capirà mai chatgpt, né la maggior parte dei professionisti che, per caratteristiche italiane, hanno approcci da libro.
Per dare delle indicazioni sensate bisogna sapere cosa decidono Agenzia e tribunali durante i controlli. Controlli che, detto tra noi, sono in fortissimo aumento spinti dalle nuove assunzioni dell’agenzia e dai nuovi mezzi tecnologici disponibili.
Come TeamArtist abbiamo un approccio diverso, pratico e bastato sulle centinaia e centinaia di controlli in cui assistiamo le associazioni ogni anno. Da questo derivano le nostre indicazioni, le nostre pratiche e le nostre procedure.
Spesso,però, sono contro-intuitive o più faticose per i presidenti. Però poi si ripagano con gli interessi.
Questo commento mi permette di anticipare una cosa interessante.
Negli ultimi 6 mesi abbiamo contattato quasi l’80% dei notai italiani, escludendo quelli microscopici e quelli situati in posti sperduti. Purtroppo le richieste del notariato NON sono in linea con quanto previsto dalla riforma. Per questo motivo abbiamo lavorato con un certo numero di loro, disponibili a trovare una mediazione, per sviluppare una procedura che si possa realisticamente mettere in pratica.
Premesso che noi non siamo in concorrenza coi notai su questo servizio, preferiamo diffondere una lista di notai che abbiamo verificato e che siamo sicuri che svolgerà un lavoro in linea con la TUTTA la normativa vigente. Per questo motivo oscuro il nome del contatto di Silvia, come da regola 6 della netiquette.
PRESTATE ESTREMA ATTENZIONE SE VI RIVOLGERETE AD UN NOTAIO FUORI DA QUESTA LISTA. La materia è MOLTO complessa e non sarete (né saremo) in alcun modo in grado di valutarne l’operato. Soprattutto se, come in questo caso, partiamo dal presupposto che "sta studiando..."
In ogni caso noi continueremo ad occuparci delle cose che sono in carico a un associazionista, come gli statuti, ecc. ecc.
Ciao Maria Cristina. Per la questione notariato abbiamo fatto i compiti in questi quattro mesi e dovremmo aver trovato una soluzione.
Per quanto riguarda la contabilità IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO NON MODIFICA LA TENUTA CONTABILE. Quindi rimanete in contabilità semplificata!
Come mai ti è venuto questo dubbio?
Ciao Maria Cristina benvenuta anche a te!
Ciao Ettore benvenuto.
a questo link trovi tutte le informazioni per usare il club
=>https://clubdeipresidenti.it/club/r/cose-personali/come-usare-il-club/
e a questo sotto le cose minime da sapere.
=> https://clubdeipresidenti.it/come-ottenere-benefici-dal-club-dei-presidenti-con-esempi-pratici/
Ciao Giuseppe, basta che clicchi sul link e clicchi play sul video per guardarlo
==> CLICCA QUI PER VEDERE IL WEBINAR SULLA PERSONALITÀ GIURIDICA
Si può usare ChatGPT per l’associazione?
Nel prosieguo del testo trovi una mail che ho ricevuto stamattina, sempre per restare in tema di preparazione dei presidenti.
Chiediamo alla polizia annonaria cosa ne pensa e al giudice se ChatGPT vale in tribunale?
La giustizia italiana è difficilmente interpretabile di suo. Credo che sarà una delle ultime cose che tra decine di anni ChatGpt potrà Hackerare…Figuriamoci adesso. STATE ATTENTI!
Ecco il testo della mail:
“Ciao Stefano,
visionando il tuo sito ho notato che riportate un’informazione in conflitto sia con perplexity che chatGBT. In sostanza voi dite che il presidente non può accettare nuovi soci al momento della contestuale richiesta di ammissione da parte del socio stesso. Sei sicuro di quello che hai scritto sul sito, perché perplexity dice ben altro vedi testo piu’ grande sotto…:” Grazie
Testo di chatgpt:
“Secondo la normativa italiana sulle associazioni, il presidente di un’associazione può accettare nuovi soci contestualmente alla compilazione della domanda di ammissione da parte del nuovo socio. Ecco i principali punti da considerare:
- L’ammissione di nuovi soci è disciplinata dallo statuto dell’associazione. Generalmente, lo statuto prevede che l’ammissione di nuovi soci avvenga su domanda dell’interessato e con l’approvazione degli organi associativi competenti, come il consiglio direttivo o l’assemblea dei soci.
- Il presidente, in qualità di legale rappresentante dell’associazione, ha solitamente il potere di accettare le domande di ammissione dei nuovi soci, salvo diversa indicazione nello statuto.
- L’accettazione della domanda di ammissione da parte del presidente è quindi un atto formale che sancisce l’ingresso del nuovo socio nell’associazione, a condizione che vengano rispettati i requisiti previsti dallo statuto.
- Tuttavia, lo statuto può anche prevedere che l’ammissione definitiva del nuovo socio debba essere ratificata dall’assemblea o da altro organo associativo, anche se il presidente ne ha già accettato la domanda.
In sintesi, il presidente di un’associazione può generalmente accettare le domande di ammissione di nuovi soci contestualmente alla loro presentazione, salvo diversa indicazione nello statuto dell’associazione.
a presto, I.R.”
Cosa ne pensate dell’utilizzo di ChatGPT per queste cose?
Ciao Alessio, Benvenuto nel club!
Come richiedere il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione
A ottobre 2023 abbiamo tenuto un webinar importantissimo sul riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
==> Clicca qui se te lo sei perso
In quel momento non c’erano ancora le condizioni pratiche per poterla richiedere e per mettere in pratica la nuova procedura.
Il 27 marzo 2024 abbiamo tenuto un’altro webinar dal titolo: “Personalità giuridica: aggiornamenti sulle procedure per ETS e ASD”.
==> Clicca qui per vedere il webinar sulle procedure
All’interno del webinar ci sono i nuovi aggiornamenti e cercheremo di darti una soluzione per poter richiedere il riconoscimento!
Ti ricordo che, fino ad adesso, il presidente ha sempre risposto con il proprio patrimonio personale, case e soldi, nel caso in cui l’associazione si trovasse in difficoltà.
Da oggi le cose cambiano e il presidente può levarsi questo enorme peso.
Ci sono ovviamente delle condizioni per poterlo fare, ma si tratta di un’enorme opportunità per i presidenti, che dovrebbero valutare con attenzione.
Non mi perdo in ulteriori parole perché, se stai leggendo questo post, SAI quanto è importante il tema della “personalità giuridica dell’associazione”, che è il nome tecnico che libera il presidente dall’obbligo di rispondere col proprio patrimonio a tutti i creditori dell’associazione, siano essi: i soci, lo stato, i fornitori, i collaboratori e così via.
All’interno del webinar tratteremo gli aggiornamenti su:
1. Come funziona il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
2. Quali sono i requisiti per poter accedervi.
3. Come si fa a farlo. Forniremo soluzioni pratiche.
4. Quanto costa e quanto è complessa l’operazione.
Ma nello specifico ansia di cosa?
Rischiare cosa esattamente?
I dolori del presidente
Cosa vi pesa di più come presidente in questo momento?
Le cose operative?
Le paure?
Le ansie?
I rischi?
Al termine della discussione vi condividerò i dati del sondaggio a cui hanno risposto più di 2mila presidenti.
P.s. ci sarà qualche sorpresa
La domanda è semplice, ma la risposta no... E vorremmo darvi una mano su questo!
Quindi il sabato è sempre ai campi! Interessante anche il discorso dello psicologo sportivo.
Sono partiti con poco. Andrea è stato molto bravo nel corso degli anni a far funzionare tutto. Un esempio concreto di quello a cui si può arrivare!
Grazie Bruno, questa è proprio il tipo di testimonianza che intendevo. Condividendo questo tipo di informazioni possiamo darvi una mano su come alleggerire il carico e concentrarvi su quello che vi interessa di più.
E quali tipi di lavoro fai per l'associazione la notte?
Ciao Giuliana. Ma il sabato sei in palestra? fisicamente dico
Il sabato del presidente
Una delle cose che ci chiediamo sempre è quando un presidente dedica più tempo alla sua associazione.
Il sabato passate la giornata in associazione? Nel caso la risposta sia affermativa, cosa fate?
Il tema del mansionario è estremamente complesso e importante. ne parliamo anche qui:
Stiamo anche pensando a una soluzione per aiutarvi un po'.
1. Sicuramente la gestione delle "mansioni" dei collaboratori è un colabrodo. come anche segnalato qui -> https://clubdeipresidenti.it/club/post/elenco-delle-mansioni-per-i-lavoratori-sportivi-il-solito-lavoro-mal-fatto/
2. Non sono d'accordo che le tipologie di associazioni che tu segnali di calcio, pallacanestro e pallavolo, in media, facciano "magheggi". Gestendo tantissime tipologie di associazioni sappiamo che quello che i magheggi si annidano altrove, tant'è che noi con certe tipologie di associazioni non lavoriamo proprio... Calcio, pallacanestro e pallavolo sono solo più ricche, perché sono sport che piacciono a più persone e quindi hanno più praticanti.
3. Sul fatto che lo sport sia estremamente funzionale alla prevenzione sanitaria non ci sono dubbi (non cito uno studio di riferimento ma basta aprire google). Hai perfettamente ragione! Sembra che nessuno lo sappia però dove si prendono le decisioni, e quindi continuano a buttare soldi pubblici che potrebbero essere risparmiati o meglio impiegati.
Più che comprensibile.
Sono d'accordissimo che una riforma serviva (e tuttora serve), ma non questa!
Ciao Luca.
Per quattro anni ho ripetuto allo sfinimento che sarebbero aumentati i costi e i il tempo di gestione della parte amministrativa dell’associazione. Nel frattempo la maggior parte degli “altri” diceva invece che la riforma era buona e giusta.
Ma volevo soffermarmi su due aspetti che hai sottolineato anche tu.
Il primo è che non solo "tempo" e "costi" sono aumentati, ma questo è successo senza un reale beneficio né per i “collaboratori” né per l’associazione.
Il secondo è che ho ricevuto per due anni email e lettere in cui i presidenti mi intimavano di smettere di fare terrorismo, che la riforma era meravigliosa, che io non capivo niente e volevo solo approfittarmene. Come sempre i fatti mi hanno dato ragione. La riforma è tutt’altro che meravigliosa!
Inoltre non ce ne siamo approfittati, ma abbiamo lottato per far modificare la bozza della riforma che avrebbe addirittura raddoppiato i costi per l’associazione! E ci siamo riusciti grazie all’aiuto di qualche altro illuminato. Perché l’unione fa la forza ed è anche una delle finalità più importanti di questo club.
Per cui quando chiediamo ai presidenti la loro opinione anche su tematiche scomode come questa:
Abbiamo bisogno della loro opinione per far sentire la loro voce nelle sedi istituzionali.
Spero di riuscire a far passare questo messaggio con l’aiuto di tutti.
Prima di tutto ti ringrazio in quanto sono coautore del libro “La riforma del terzo settore fa schifo”.
Tornando al punto, la tua riflessione lascia spazio a una domanda.
"molte associazioni sono rette da un gruppo di volontari che magari ne sanno di sport, ma sanno decisamente ben poco di cosa comporta il riunirsi in società.
Manca una concreta base di conoscenza del settore, sia da parte di chi fa le leggi e soprattutto da parte di molti presidenti. "
Quali sono secondo te (e anche secondo gli altri membri del club) le azioni che potremmo mettere in pratica per risolvere questo problema?
Il tuo punto di vista è lucido!
Ma quanti presidenti là fuori sanno di che cosa stanno parlando?
Quanti sono realmente capaci di ricoprire il ruolo?
Se tu dovessi trovare qualcuno per coprire una posizione di presidente chiederesti a lui?
La riforma dello sport è incostituzionale
Oggi un presidente mi ha scritto questo:
“Da sempre ho visto che le società sportive faticano parecchio a rispettare le normative anche se sono oneste.
E’ quasi impossibile seguire gli statuti regolari che hanno una forma democratica piuttosto allargata più adatta alle Spa da cui traggono spunti e contraddizioni.
1° quota sociale uguale per tutti + spese di gestione ripartite (parlando di società senza profitto)
Assurdità: la quota sociale uguale per tutti che non si capisce a che titolo si possa formulare e con quali elementi.
Non è possibile fare quote uguali: ci sono atleti che partecipano a campionati e tornei federali(più costosi) e atleti che partecipano a campionati minori(meno costosi) e poi ci sono i minorenni che dovrebbero essere agevolati.
Prima facevo quote differenziate con la somma dei costi fissi di partecipazione federale e somma dei costi fissi di partecipazione a enti minori (meno costosi) e quote ancora inferiori per i giovani che hanno meno spese federali.(ma anche allora ci volevano quote fisse a rigore)
2° assurdità nelle piccole associazioni senza lucro gli associati non vogliono partecipare ad assemblee e a sostenere cariche con impegni e quindi si fanno riunioni disertate con verbali spesso adattati alle norme vigenti.
3° assurdità ( anzi incostituzionalità) Non si permette al privato cittadino di gestire un gruppo sportivo in maniera autonoma nei limiti legali come ogni altra attività artigianale o professionale: medici possono esercitare con più di 3000 pazienti, avvocati possono avere clienti a iosa, artigiani possono avere dipendenti in quantità illimitata.
A allenatori referenziati e con certificato penale immacolato non possono gestire autonomamente un gruppo sportivo: E UNA LIMITAZIONE INGIUSTA E ILLEGITTIMA
La ritengo una limitazione anticostituzionale che limita enormemente la diffusione dei piccoli gruppi sportivi.
Oggi un ex atleta o un giovane allenatore non può gestire autonomamente un piccolo gruppo !! Serve uno statuto -un’assemblea di soci, la partita IVA e un commercialista.
Cosa ne dice lei?”
–> Sarei molto curioso di sapere quali sarebbe le vostre considerazioni se riceveste una lettera di questo tipo.
Il problema è diviso in due parti. La prima parte l’ho trattata nella risposta al commento di Negrini qui sotto. La seconda parte del problema è la gestione su base totalmente volontaria dell’associazione, che vedremo però in una discussione dedicata. Sono d'accordo che così diventa più difficile
Evitando di scadere nel qualunquismo riportiamo la discussione su quello che riguarda le proposte che andremo a fare alla politica.
Siamo d’accordo che la tutela della privacy è estremamente complessa. Un qualunque impiegato, di qualunque livello, può sapere tutto di noi. Però qui non stiamo parlando di dati di operazioni sospette. STIAMO PARLANDO DI TUTTI I DATI DELLA NOSTRA VITA. Partendo da cosa hai comprato al supermercato la settimana scorsa, a tutti i dati sanitari, a qualunque problema giudiziario, ai conti correnti, agli immobili, a qualunque cosa. Quando i sistemi saranno terminati, un impiegato qualsiasi potrebbe in qualunque momento sapere tutto di noi, anche relativamente ad ambiti che dovrebbero essere protetti.
Personalmente ritengo che sarà difficilissimo evitare che questi dati siano consultati in maniera non conforme. L’essere umano per natura già è curioso, figuriamoci se per interesse non lo diventerà di più…
Il tema della discussione però non è questo.
Il problema infatti riguarda come verranno poi utilizzati questi dati.
Se un funzionario dovesse accedere abusivamente ad alcuni dati, questi poi potranno essere utilizzati in sede di processo?
L’intelligenza artificiale potrà produrre cartelle sulla base di questi dati?
I dati saranno accessibili anche al cittadino per difendersi?
Se questi dati dovessero essere resi pubblici quali saranno le sanzioni? Saranno realmente applicate?
Tutti questi aspetti andranno normati nei prossimi anni ed è di questo che stiamo discutendo. Ci sono parecchie domande e poche risposte, anche relativamente alle modalità di raccolta dei dati.
Cosa ne pensate voi?
Buongiorno Chiara, ben arrivata. È sempre un piacere
A questa ho già risposto sopra. Nulla di tutto ciò ovviamente!
Certo se l'accesso fosse ritenuto illecito, cosa molto difficile visto che stanno faticando a provarlo anche nei confronti di un ministro, se poi il funzionario venisse condannato allora la giustizia avrebbe seguito il suo corso. Ma che possibilità ci sono che venga scoperto, denunciato e condannato? Qual è l'uso che verrà fatto dei dati? In questo caso palesemente illecito.
Qui il link relativo alle pene nel caso di colpevolezza...che rispetto al potenziale danno non è che siano un gran ché
Ho aggiunto al post qualche informazione in più che ti consiglio di leggere. Premetto che qui non s'intende mettere nessuna ansia, l'obiettivo è quello di poter svolgere il nostro ruolo nei confronti della politica rispetto alle leggi che vengono emanate. Una legge non ci piace, cerchiamo di modificarla. Per farlo bisogna discuterne e visto che queste leggi riguardano i presidenti, DOBBIAMO parlarne con i presidenti. Il tema che ti sto proponendo sarà cruciale nei prossimi cinque anni, sia dal punto di vista dell'operatività dell'associazione sia dal punto di vista delle nuove regolamentazioni. Mi farebbe piacere avere un parere costruttivo. Altrimenti, come al solito, tutti si lamenteranno quando la legge sarà già stata fatta e non servirà più a niente farlo...
Cosa succede in caso di accesso non autorizzato al RAS e ai dati fiscali
Sto preparando una riflessione sul tema della gestione dei dati contenuti nel RAS. Non so se avete letto tutto quello che i giornali hanno scritto sui dossieraggi. In poche parole un finanziere ha fatto l’accesso ai sistemi informatici dell’agenzia e ha estratto vita morte e miracoli di tutti.
Pensi che per te e per la vostra associazione sia diverso?
Pensi che se un funzionario farà la stessa cosa con te qualcuno se ne preoccuperà come se ne stanno preoccupando adesso perché ci sono dei politici in mezzo?
I giornali interverranno?
Come verranno utilizzati questi dati?
Verranno utilizzati nel tuo interesse?
Si può evitare?
Leggendo i vari commenti credo che sia il caso che spieghi un pochino di più di cosa si tratta.
Dal corriere della sera dell’8 Marzo 2024:
Una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dossieraggio. A proporla è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un evento a Milano. «Ieri ho avuto un incontro con il ministro della Difesa Crosetto, con un informale scambio di opinioni – ha spiegato -. Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio secondo le parole di Cantone, è diventata ancora più seria». Il riferimento è appunto alle indagini portate avanti dalla Procura di Perugia sul monitoraggio abusivo di archivi informatici e banche dati con informazioni sensibili attuato dall’ex ufficiale di Guardia di Finanza e membro della Direzione Nazionale Antimafia Pasquale Striano. «Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria – ha continuato Nordio -. Ovviamente, il Ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni. Le parole usate dal collega Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto, molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza».
Ogni funzionario della finanza e dell’agenzia può accedere a qualunque dato personale degli italiani, compresi i dati sanitari adesso che c’è il fascicolo sanitario online. Parliamo praticamente di qualunque cosa. Questi accessi sono tracciati e tecnicamente devono essere autorizzati, ma sono talmente tanti che chi li controlla?
Nel caso riportato sopra l’interesse dei mass media è così forte perché in ballo ci sono dei politici che sono venuti a conoscenza degli accessi illeciti solo perché i dati sono stati divulgati.
Da qui derivano le domande che ho riportato sopra.
Ciao Silvia Benvenuta
Presentazione Stefano Marini
Buongiorno a tutti, sono Stefano Marini e sono fondatore e consulente senior qui a TeamArtist.
Come evitare che il presidente risponda col proprio patrimonio personale
Fino ad oggi il presidente ha sempre risposto con il proprio patrimonio personale, case e soldi, nel caso in cui l’associazione si trovasse in difficoltà.
Da oggi le cose cambiano e il presidente può levarsi questo enorme peso.
Ci sono ovviamente delle condizioni per poterlo fare, ma si tratta di un’enorme opportunità per i presidenti, che dovrebbero valutare con attenzione.
Non mi perdo in ulteriori parole perché, se stai leggendo questa email, SAI quanto è importante questo tema per un presidente.
Per questo motivo giovedì 26 ottobre alle ore 18 terremo un webinar in cui faremo chiarezza sulla “personalità giuridica dell’associazione”, che è il nome tecnico che libera il presidente dall’obbligo di rispondere col proprio patrimonio a tutti i creditori dell’associazione, siano essi: i soci, lo stato, i fornitori, i collaboratori e così via.
All’interno del webinar tratteremo:
1. Come funziona il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
2. Quali sono i requisiti per poter accedervi.
3. Come si fa a farlo.
4. Quanto costa e quanto è complessa l’operazione.
MI RACCOMANDO QUESTO È UN WEBINAR IMPORTANTISSIMO!
Qual è la corretta procedura per sostituire il presidente
L’elezione del presidente è un’attività interna all’associazione. A nessuno dei membri del direttivo, dei consiglieri, dei soci viene spiegato come svolgere le elezioni.
Le regole per le elezioni possono essere diverse da associazione ad associazione, a seconda di quanto previsto dallo statuto e dalla propria forma giuridica.
Inoltre, le elezioni devono essere anche formalmente corrette, oltre che sostanzialmente. Questo vuol dire che le elezioni possono essere gestite secondo le regole ma poi i verbali non vengono scritti, oppure non sono corretti per qualunque motivo. Mancano le comunicazioni istituzionali. E così via.
Ci sono degli aspetti formali che devono essere a loro volta in regola.
Se le elezioni non sono in regola dal punto di vista sostanziale e formale il presidente di trova a dover fronteggiare diversi problemi, di quelli che sarebbe meglio evitare.
Ma la difficoltà principale sta nel fatto che il presidente non lo sa.
Il problema nasce quando qualcuno inizia a rompere le scatole. E solo in quel momento il presidente se ne accorge.
Potrebbe essere una banca in occasione di un affidamento, un socio rancoroso, qualcuno del direttivo che vuole prendere il posto del presidente. Si tratta di una lunga lista, può trattarsi di un problema assicurativo, potrebbe essere il comune in occasione di una convenzione. Chi più ne ha, più ne metta.
Generalmente quando il presidente si rende conto del problema è tardi per sistemarlo in maniera INDOLORE. Qualcuno sta rompendo per qualcos’altro e, sorpresa, si aggiunge anche un problema di tipo elettivo. Frittata fatta.
Però se in tempi non sospetti viene fatto un controllo, anche nel caso non fosse tutto a posto, generalmente, si può sistemare. Così il presidente può stare tranquillo ed evitare spiacevoli sorprese.
Visto che questo è un problema estremamente diffuso, e ce ne siamo accorti controllando centinaia e centinaia di statuti l’anno scorso abbiamo deciso, che mercoledì 28 febbraio alle ore 18 terremo un webinar sul tema della “corretta procedura di cambio del presidente”.
Questo è un webinar dedicato a tutte le associazioni che stanno cambiando presidente ma soprattutto a tutti i presidenti GIÀ ELETTI per vedere se sono in regola.
Si tratta del solito webinar “pratico” che si terrà online e al termine del quale saranno messe a disposizione di tutti i partecipanti, sulla loro area personale del nostro sito, la registrazione e le slide utilizzate.
Al suo interno vedremo:
1. Qual è la corretta procedura per sostituire il Presidente di una Associazione senza commettere gravi errori che possono portare a pesanti ripercussioni
2. Quando il Presidente di una Associazione cessa VERAMENTE di essere il Responsabile Legale della stessa
3. Quando e come conviene dimettersi da Presidente di una Associazione, e con quale formula
4. Come assicurarsi di essere diventato presidente veramente e in maniera corretta
Perché abbiamo fatto questo webinar:
Come sai negli ultimi sei mesi abbiamo controllato centinaia e centinaia e centinaia di statuti,
Mentre li controllavamo ci siamo accorti di 4 cose che dovresti controllare anche tu. Eccole.
1. Che c’erano presidenti in carica che in realtà non lo erano. Addirittura, durante un controllo fiscale, gli ispettori hanno scoperto che l’attuale presidente in realtà non lo era e sono andati a casa di quello vecchio che pensava di essere fuori dall’associazione da un anno e mezzo.
2. Ci siamo accorti che i presidenti si trovano spesso nella situazione di avere la responsabilità ma non i poteri per svolgere il loro ruolo di presidente
3. Ci siamo accorti che gli organi istituzionali non sanno chi è l’attuale presidente, con tutti i problemi del caso.
4. Ci siamo accorti che i verbali e i documenti a corredo spesso non ci sono e/o non sono corretti, lasciando spazio a tutti (soci, agenzia delle entrate, altri che vogliono fare il presciente, banche) di andare a ledere gli interessi dei presidenti.
Abbiamo pensato a un webinar per aiutarti a farlo.
Posta del 13 Gennaio 2024
“Ciao Stefano,
perché non chiedi alle associazioni di formare e magari fare un contratto con i volontari che gestiscono le pagine social e/o i siti web delle associazioni?
Purtroppo molti non sanno comportarsi e non è la prima volta che su Messenger o al telefono mettono in grave posizione i presidenti…
Non sanno che quando il numero di telefono è nelle info e che quando rispondono ai vari Messenger, stanno rappresentando l’associazione…
C’è da piangere”
Paola
Posta del 6 gennaio 2024
“Caro Stefano,
in un Paese in cui il Festival di Sanremo è diventato …… motore economico primario , con battage pubblicitario (gratuito) quasi quotidiano, mi sembra giusto rispondere alla TUA RICHIESTA, che tocca un argomento complesso come la RIFORMA DELLO SPORT.
Ed allora:
PRIMO FONDAMENTALE PROBLEMA: in Italia, per divenire “Presidente” di una Associazione Sportiva è sufficiente controllare l’Assemblea elettiva, indipendentemente dai requisiti personali oggettivi. Nel mondo occidentale evoluto, questo è impossibile. Per essere “Presidente” di una Associazione Sportiva , piccola o grande che sia, devi essere iscritto in un Registro Specifico, mantenuto da una Autorità Riconosciuta , che stabilisce regole e requisiti dei candidati che, solo successivamente ottengono il “Placet” dell’Assemblea che li elegge. Questo cambia all’ORIGINE il Sistema di RIFERIMENTO, perché la figura del “Presidente” è quella di un “Professionista”, che si avvale di collaboratori adeguati. I Pub inglesi che fanno sport, i Centre de loisir francesi e le Associazioni sportive americane hanno al vertice figure professionali (retribuite) che svolgono le loro funzioni. Il “Sistema Italiano” è profondamente diverso ed induce sperequazioni e favoritismi di vario genere. Inoltre, a mio avviso, viene calpestata la finalità prima dello Sport , che è quella di una ” Competizione tra EGUALI” : basti pensare alla eterogeneità delle squadre di serie A o B , che riflettono una condizione organizzativa pensata a misura del ……Presidente ” di Turno”.
SECONDO FONDAMENTALE PROBLEMA: il ” Sistema Italiano” , per cui per divenire campione di sci, di atletica, di nuoto, etc. devi essere preferibilmente un appartenente alle Forze Armate, in modo da garantirti gli allenamenti continui necessari per emergere, NoN è un Sistema economicamente produttivo, ma invece necessita di continue elargizioni che gli “addetti ai lavori” sanno come ottenere.
TERZO ( MA SOLO COME ORDINE di enunciazione ): il CONTROLLO del SISTEMA è stato per anni affidato solo al CONI, ente burocratico per eccellenza, che mira soprattutto a conservare se stesso e riflette scelte politiche , a torto considerate secondarie , quale appunto quella delle attività sportive. Di recente, si è tentato di rimediare con la costituzione di ” SPORT e SALUTE” , ma posso assicurarTI che il risultato è quello di un conflitto tra ENTI che incidono ad esempio sul mondo della SCUOLA PUBBLICA, inducendo confusione e disaffezione tra gli utenti.
MORALE : la RIFORMA DELLO SPORT è indispensabile , ma credo che, a monte , dovremmo riflettere SERIAMENTE sul ruolo che lo SPORT deve avere nel Paese, soprattutto come motore economico.
Un sincero saluto.
F. G.”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Ferdinando
Posta del 30 dicembre 2023
“Buongiorno,
chiarisco subito che non sono un Presidente, ma non per questo mi sento meno coinvolto (direi quasi travolto…) dai cambiamenti della riforma e dalle criticità che ha introdotto.
Uno sfogo sulla riforma sarebbe facile da un lato, ma lungo e tedioso da leggere dall’altro. Preferisco limitarmi a due pillole che magari non saranno centrali, ma rappresenterebbero due buoni temi su cui introdurre un miglioramento:
- FIGURA DI LAVORATORE SPORTIVO – Vorrei partire da una semplice considerazione molto terra-terra: se qualcuno svolge un’attività regolare per la quale in qualche modo viene anche retribuito, non si parla di “lavoratore” ? E se l’attività di svolge nel perimetro dello sport, non si dovrebbe parlare di “lavoratore sportivo” ? Con questo non voglio allargare a dismisura la platea (vedi ambito amministrativo), ma semplicemente ricomprendere tutti gli allenatori di fatto (i “non patentati”). Sì perchè, almeno nel calcio, i “patentati” sono quasi una setta (già per accedere ai corsi ci vuole un curriculum sportivo di prim’ordine, senza contare il tempo e i costi necessari per frequentare i corsi e ottenere le abilitazioni) Questa “elite“, correttamente creata per per garantire qualità a livello di conduzione primaria delle squadre agonistiche, non sembra molto sensata se si pensa al movimento di base e darà origine a distorsioni quasi ridicole. Nel calcio non è possibile trattare come lavoratore sportivo una persona che allena bambini da venti o più anni (quindi da prima che gli attuali patentini iniziassero ad esistere) e invece, in altri sport e con altre federazioni ed enti, si “svendono” certificazioni praticamente a tutti… Nell’Anagrafe Federale FIGC è tutt’ora possibile censire i cosidetti “dirigenti-allenatori” che sono la colonna portante soprattutto dei settori giovanili (ma sono anche i vice delle prime squadre e di tutta l’attività agonistica), salvo poi doverli per forza trattare come “volontari non retribuiti”. E’ una cosa senza senso pratico.
- RESPONSABILITA’ DEL LEGALE RAPPRESENTANTE – E’ un tema ben più ampio che mi permetto solo di citare perchè mi pare se ne parli poco rispetto alla gravità della situazione. Le associazioni ormai faticano a trovare persone disposte ad assumere questo ruolo perchè ormai tutti sanno che si finisce nel mirino di chiunque voglia approfittare di qualche debolezza del sistema (ricordiamoci sempre che spesso si tratta di DILETTANTI e che come tali non sono tenuti ad essere esperti di ogni aspetto giuridico-gestionale, nè dispongono delle risorse economiche per accedere a costose consulenze ad-hoc). Servirebbe un’evoluzione che limiti la responsabilità al dolo o alla colpa grave, togliendo ogni conseguenza per fatti di tipo colposo. In sostanza, chiunque accede a un impianto sportivo pubblico (o fa accedere a un minore su cui esercita tutela), si assume in proprio la responsabilità di ciò che potrà capitare all’interno, a meno di azioni compiute dal gestore dell’impianto che ne possano aver minato il livello di sicurezza intrinseco. Provo a spiegarmi meglio con un esempio: se qualcuno dovesse inciampare in uno scalino, rimangono fatti suoi a meno che non si dimostri che lo scalino è stato creato/modificato dal gestore in difformità dal progetto originale o dalle autorizzazioni dell’ente proprietario dell’impianto. Mi rendo conto che è una questione complessa e che gli aspetti giuridici connessi sono parecchio articolati, ma è urgente metterci mano per evitare che le associazioni chiudano per mancanza di presidenti o, peggio, rimangano aperte con “presidenti prestanome” (nullafacenti, nullatenenti,…) che non danno nessuna garanzia reale di correttezza nella gestione.
Mi fermo qui nella speranza di aver portato un piccolo contributo alla discussione.
Cordiali saluti.
B.D.F”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Bruno
Posta del 23 Dicembre 2023
Caro Stefano,
ho letto il fac-simile di statuto, che la Federazione della nostra ASD ci ha messo a disposizione come traccia.
Il mio giudizio è: a chi giova ? non certo alle ASD !
Meglio quello che c’era prima.
Un caro saluto e Buon Anno.
Amedeo
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Amedeo,
ripeto spesso che una delle caratteristiche più importanti di TeamArtist è la sua INDIPENDENZA. Il motivo è quello che hai scritto sotto. Noi tuteliamo i presidenti, e non riceviamo soldi da altri, proprio per non doverci piegare agli interessi di terzi e poter fare sempre quello dei presidenti, che sono gli unici nostri veri clienti.
Spesso le persone pensano che gratis sia gratis davvero. Ma gratis non esiste! Esiste soltanto qualcun altro che sta pagando per aver soddisfatto il proprio interesse, che potrebbe non coincidere con quello di chi sta sfruttando il prodotto o servizio gratuito. Quindi bisogna sempre guardare di chi sono i reali interessi in gioco.
Nel caso specifico ti sei già dato la risposta.
Grazie di avermi scritto e buona giornata.