Silvia Anna Luciana Franco (Membro livello 1)

Io non cerco consulenti fiscali/amministrativi.
quest’anno abbiamo dovuto incrociare i dati e le informazioni da più parti e sperare di averne a sufficienza per interpretare correttamente le nuove leggi.
Tra queste tre indicate nel suo messAggio c’è il nostro ente e il tenore delle risposte ricevute è quello che legge nella risposta data a Marini.

Secondo lei è normale ricevere una risposta di questo genere?

A gennaio alla mia amministrativa è sfuggito un dettaglio che nessuno si era preoccupato di fornirle. Risposta “dovevate pensarci prima, adesso è tardi, domani mattina vieni in ufficio e vediamo come fare”.

Manco l’Azzeccagarbugli…

quindi: ancora un po’ ci chiedono di comportarci come società per azioni assolvendo a obblighi nuovi tutti in una volta, ma gli interlocutori sono rimasti dei dilettanti?

non mi torna qualcosa…

Che se ad esempio chiedo documentazione in merito alle linee guida sul safeguarding, la risposta non sia questa: “Abbi pazienza nessuno di noi sa cosa sia pertanto chiesto a roma mi dicono prima della fine mese ci dicono cosa fare”.

a cosa serve affiliarsi a enti così? 
cerco informazione, professionalità, interlocutori.

Questi sono i carrozzoni che devono smettere di esistere a mio avviso.

Io ho una persona fissa che amministra che mi dedica 3 ore ogni giorno (che però aumentano in periodi di maggiore necessità e non ha l’abitudine di contare i minuti che dedica in più, se serve, lavora) alla quale dó 1000€ al mese.

Io vorrei incontri tra ASD che fanno cose affini alla mia, che è una cosiddetta “palestra dell salute”. Di parlare di tornei, gare e atleti non ho alcun interesse.

il succo è: incontri si, ma tra realtá affini

La sera alle 21 e possibilmente sempre la possibilità di registrazione

Mi accodo alla risposta di Maria Cristina. La mia Notaia sta dedicando uno studio approfondito a questo proposito e dopo la pausa pasquale mi saprà dare indicazioni. Per tutti coloro che sono di Milano e provincia, posso consigliare il contatto: è una Professionista di quelle che vale la pena annoverare tra i propri referenti.

Senza dilungarsi in sofismi, c’è una “intelligenza umana” in grado di rispondere in maniera inequivocabile a questa domanda: nuovo socio accettabile subito o no? visto che questa menata di dover fare verbali di assemblea del CD per accettare nuovi soci, che spesso nel corso dell’anno arrivano alla spicciolata, sarebbe una di quelle cose da eliminare perché assurde e inutili? Grazie

Buongiorno, condivido qui la mia esperienza. 
15 anni di vita dell’asd che ho fondato, prima della pandemia avevo creato le condizioni per poter delegare sempre più compiti e dedicarmi al mio ruolo manageriale con più concentrazione e tempo.

La pandemia ha azzerato quei miei progressi personali, quindi posso dire che 7/7 h24 sono stata presente fisicità e mentalmente.

Ho fatto un eccellente lavoro di organizzazione e gestione e adesso, a 3 anni di distanza ho rivoluzionato totalmente il mio ruolo: ora è esclusivamente manageriale (prima ero tuttofare e istruttore e nel tempo rimanente pensavo a come sviluppare il mio business), non sono più fisicamente presente perché mi sono trasferita negli Stati Uniti e gestisco la mia ASD a distanza, con 6 ore di fuso orario, avendo delegato già da tempo l’intera gestione amministrativa e contando su un nucleo di collaboratori fidelizzati.

Mi dedico allo sviluppo dell’asd, al contatto con i clienti, alla pubblicità e alla risoluzione di problemi pratici e gestionali, migliorando certi processi come gli incassi, le ricevute, i mille occhi che si devono avere.

La mole amministrativa è assurda e al momento è ció che sta richiedendo la maggior parte delle mie energie per organizzarla nel modo migliore senza soffocare la persona che se ne occupa (in maniera eccellente).

La riforma sta facendo di tutto per farmi passare la voglia di andare avanti, ma io non mollo.

Voglio togliermi di dosso questo mantello del volontariato/dilettantismo e avere una veste sempre più professionale: e probabilmente rimanere nell’ambito giuridico dell’asd inizia ad andarmi stretto.

Chiunque può accedere significa che il sistema ha una falla e un grosso problema di protezione di privacy.

è un REATO e come tale deve essere segnalato alle autorità.

Entrano presunti funzionari, e hacker no? Gente che può approfittare liberamente dei dati personali e sensibili che trova in rete?

Ripeto: è un REATO.

Quindi va segnalato.

Ma scusate: in che senso chiunque può entrare? Questo è o dovrebbe essere un REATO, ai nostri profili come associazioni sono collegati i profili personali di noi presidenti, oltre essere contenuti dati protetti da privacy.

O stiamo sempre a sospettare che chissà cosa combinano le società sportive? Quale giri illeciti di denaro stiano nascondendo?

In quale situazione è consentito fare incursioni in luoghi dove sono custodite informazioni personali e tutelate dalla Legge sulla Privacy? 

E questo presunto funzionario chi sarebbe? Come è entrato lui puó entrare qualsiasi hacker dell’ultima ora e fare mambassa di profili e dati agendo liberamente?

Siamo allo sbando totale?

È una domanda che Team Artist ci pone per metterci ancora più ansia di quanta contribuisce giá a mettercene?

Possiamo sollevare cortesemente questioni senza generare allarmismi che non servono di certo a farci lavorare meglio?

grazie

La mia fatica deriva dall’aver messo in un unico calderone sport olimpici o comunque con una federazione alle spalle insieme a realtà come la mia che è una cosiddetta “palestra della salute”.

Non facciamo tornei gare e menate di questo genere, ma per avere un volontario che apre e chiude i locali e mette la carta igienica se è finita dobbiamo “inventarci” che aiuta nella didattica dell’allenamento; se no chissá che reato si configura all’orizzonte.

La riforma serve a fare emergere tutto il giro di sommerso che società di calcio, pallacanestro, pallavolo ecc ecc hanno sempre fatto da che la legge glielo ha permesso e con indubbie capacità di “magheggio” che è bene finiscano.

Ma da qui a falciare nel mucchio e mettere insieme scuole di danza, yoga, benessere posturale a società con migliaia di atleti e necessità specifiche legate alle competizioni mi fa dire che lí dentro io non c’entro niente e non ho interlocutori a cui rivolgermi.

La salute della popolazione è ridotta male come le quotidiane statistiche e studi ci ribadiscono ogni giorno e qui stiamo a parlare di gare di sport che con con la salute e la prevenzione hanno bisogno di essere trattati su tavoli differenti.

Per me è assolutamente necessario differenziare le categorie.

Accedere a sistemi informatici altrui contenenti dati personali e sensibili tutelati dalla legge sulla privacy è un REATO.

E non c’è bisogno di aggiungere altro.

come entra il presunto “funzionario”, può entrare chiunque? Hacker? Ladri di identità?

Se questa discussione è l’ennesima strategia per mettere ansia e generare insicurezza in un mondo che sembra sfuggire a qualsiasi logica, non ne capisco l’utilità.