stefano_marini (Moderatore livello 4)
u/stefano_marini
Certo! Lunedì ti contatterà Andrea.
Lunedì ti scriverà in privato Andrea.
Riguarda tutte le associazioni, sia che abbiano già aperto la partita iva, sia che ancora non la abbiano.
No, non ha validità. Si possono accettare SOLO certificati medici redatti in conformità ai modelli ministeriali.
Questa è interessante, ascoltatela che ci sono delle perle.
Ti faccio un esempio relativo al 2024.
Se sei una ASD con partita IVA devi fare la dichiarazione IVA, invece se ha solo il codice fiscale no.
Se hai dei collaboratori retribuiti devi fare i Co.Co.Co, altriementi no.
Non ci sono due associazioni che a fine hanno devono presentare gli stessi documenti.
Assolutamente no!
Nulla, quello semplicemente non è il prezzo per i soci. Ti contatterà qualche moderatore in privato.
È quasi arrivato il momento giusto di rispondere a questa domanda.
Questo è la forza del CLUB.
Punto di vista ESTREMAMENTE interessante.
Grazie Delia.
Hai richiesto il riconoscimento della personalità giuridica?
La questione è decisamente articolata, tant'è che abbiamo organizzato un workshop.
Trovi le informazioni qui -> https://clubdeipresidenti.it/club/post/guida-alla-nuova-gestione-fiscale-delle-entrate-delle-associazioni-no-profit-a-partire-dal-1-gennaio-2025/
Calma, qui mancano un po' di informazioni.
1. cosa vendi?
2. Prezzo medio?
3. Dove sei?
4. Quanti soci paganti hai?
Poi parliamo d'altro.
PRECISAZIONE:
In questo caso specifico il workshop IVA è aperto, in formato differente, anche ai presidenti che NON sono soci del CLUB e il prezzo a loro riservato è di 398€ + 25€ per la prenotazione del posto.
Per tutti i soci del CLUB il workshop in questo caso è gratis e rimangono da pagare solo i 25€ per la prenotazione del posto (so che molti non capiscono la differenza, ma è come quando comprate un biglietto per un concerto)
NOTA IMPORTANTE. I DOCUMENTI DA PRODURRE PER LEGGE VARIANO DA ASSOCIAZIONE AD ASSOCIAZIONE. Prendete le risposte di questo post in maniera puramente indicativa.
Quando dico da "associazione ad associazione" non parlo di categorie, ma proprio di specifiche associazioni. Due associazioni che fanno lo stesso sport in paesi vicini nel 99.9% dei casi dovranno produrre documenti diversi.
TENETELO BEN PRESENTE.
Questa è una domanda interessante, vediamo bel tempo cosa uscirà. Dopo un po' di risposte ti darò anche la mia opinione.
Retribuzione annua lorda o costo pieno per l’associazione?
Quello che tu chiami costo vero e proprio. Tutti i soldi che escono dall’associazione per quel dipendente indipendentemente che vadano a lui, allo stato o a chiunque altro.
Io penso che tu Stefano vuoi trasformare le associazioni in aziende che possano competere sul mercato del no profit che per definizione no ha l’obiettivo di distribuire utili cosa che invece avviene e senza pagare tasse.
Continui a confondere concetti. La totalità delle più di 8mila associazioni che seguiamo non distribuisce utile e non si tratta di aziende profit mascherate da associazione. Sulla base dei nostri dati riteniamo che la quasi totalità delle associazioni in Italia, oggi ,sia in questa situazione e non in quella che descrivi tu.
Mi viene il dubbio che tu, per “distribuire utile”, stia erroneamente intendendo pagare gli stipendi a chi lavora. In questo caso mi dissocio perché ritengo che questo sia il minimo. Pretendere di sfruttare le persone per fare un lavoro qualificato, dal mio punto di vista, non esiste. Il volontario deve svolgere i ruoli da volontario. Il collaboratore deve essere pagato e il presidente, se lavora, deve essere remunerato e anche bene, considerato che ha la responsabilità legale. Sono concetti basilari in una società civile.
Io non voglio trasformare nulla. Dati alla mano posso dire che, mediamente, le associazioni forniscono un servizio al limite della decenza. La mia battaglia è quella di riuscire a fare in modo che il livello di servizio fornito dalle associazioni ai propri soci aumenti, per migliorare il benessere della comunità. Questa è la missione di TeamArtist.
Al contrario:
- Lo stato
- L’agenzia delle entrate
- Sport & Salute SPA (bada bene SPA, non più organizzazione no profit)
- La politica
- L’europa
- I soci, che ormai sono abituati a un livello di servizio di un certo tipo e non vogliono più scendere
- I collaboratori, che non allocano tempo in attività non remunerate (o ne allocano poco). Ci sono diverse discussioni sul fatto che non si trovano più volontari
Vogliono un’organizzazione del terzo settore “aziendale” come la definisci tu.
NON IO, LORO.
Io sono d’accordo limitatamente a quanto detto sopra. Se il livello medio di servizio ai soci si alza, ben venga il cambiamento.
Io piuttosto farei il contrario: dividerei le associazioni da chi vuole fare azienda nel no profit. E c’è la possiamo fare!!! Definendo un perimetro ben preciso che ora non c’è.
Questa è un’affermazione nostalgica, perché all’interno del terzo settore ci sono già forme giuridiche di questo tipo, ma il modo sta andando altrove. Io non so se sia bene o male. Sicuramente un’organizzazione MALE ORGANIZZATA, durerà sempre di meno e per fortuna aggiungo. Sicuramente mi auguro che il livello di servizio fornito ai soci si alzi e lo vorreste anche voi se vedeste le cose che vediamo noi tutti i giorni.
Quello che posso dire è che anche a noi ci sono una serie di cose che non piacciono. La riforma del terzo settore fa schifo. Quella dello sport pure peggio. Le modifiche che sono state fatte, al netto dei proclami, aumentano solo il carico fiscale e gli adempimenti sul presidente. Il regime dei controlli fiscali e totalmente ingiusto. I controlli telematici con l’intelligenza artificiale saranno un massacro.
Queste cose possiamo cambiarle, a condizione che il CLUB raggiunga un numero di soci sufficienti per diventare influente.
DATECI UNA MANO.
“Le associazioni non sono nate per fare le aziende anche se sono organizzate come tali meglio e’ ma, per sopperire a dei vuoti orgnizzativi che nessuno voleva riempire in settore appunto dove non c’era trippa per gatti.“
Questa è la tua personalissima visione. In mezzo mondo questi settori dove "non c’è trippa per gatti" sono occupati da aziende profit. In Italia sia scelto di fare così per ragioni politiche, che all’epoca erano anche rispettabilissime. Ora sono totalmente fuori contesto e la politica sta ripensando un modello che, nel grosso, offre servizi di scarso livello.
“Infatti hanno potuto e stanno tuttora in piedi in quegli stessi settori perché c’è il VOLONTARIATO!!!“
La maggior parte delle associazioni italiane che stanno crescendo di dimensione, e che vedremo ancora tra 10 anni, non sono più basate sul volontariato da tempo. Il sistema basato unicamente sul volontariato, per cause che ho già approfondito altrove, non reggerà l’urto dei prossimi 10 anni, salvo qualche rara eccezione in contesti particolarissimi.
“Qualcuno se ne è approfittato e ha pestato i piedi a settori profit beneficiando di agevolazioni che il profit non ha!!!”
Su questo siamo d’accordo e questo fenomeno, che tra l’altro abbiamo combattuto in tutti i modi possibili e immaginabili, sta diminuendo drasticamente rispetto a 15 anni fa grazie ai controlli, che nei prossimi anni diventeranno ancora più serrati grazie ai registi RAS e RUNTS e alla fatturazione elettronica per le associazioni.
“Pertanto io dico che queste associazioni si mettano sul lato profit facendo le aziende vere e proprio senza stare in bilico e rompere le scatole a quelle vere nate negli anni 60 come le calcistiche e quelle sportive in generale dove appunto senza volontariato sei chiuso la sera stessa che apri!!!
Io non ho nessuna voglia di diventare una azienda perché ci siamo dal 1967 e abbiamo sempre organizzato sport senza bisogno di tutto questo can can che hanno sollevato le false associazioni !!!”
Qui è proprio dove il mio pensiero e il tuo divergono totalmente. Io ti predico che le associazioni che inizieranno a organizzarsi meglio surclasseranno le altre, che chiuderanno una in fila all’altra, come d’altronde già sta succedendo.
Dopodiché tu definisci un’associazione organizzata “azienda”, Io definisco un’associazione organizzata un entità che offre un servizio nettamente migliore ai suoi soci. Tra 10 anni ci siederemo in sede al club e vedremo come sarà finita.