Luca Bassetto (Membro livello 1)
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Siamo in 5 che si spartiamo il lavoro:
1) IO, tutte le rogne ovvero quello che non capiscono o sanno come fare le altre 3, più o meno 8/10 ore settimanali GRATIS
2) Betty, mia moglie, gli è toccato avendo le figlie in società e in quanto moglie del presidente, più o meno 12/16 ore settimanali GRATIS
3) Lia, mia figlia, si occupa di tutte le iscrizioni alle gare, è allenatore con partita iva e le ore che fa, più o meno 2/3 ore settimana ma solo per massimo 3/4 settimane all'anno non le vengono riconosciute quindi GRATIS
4) a turno, Donatella, Gabriella e Virginia, si occupando dell'avviamento delle varie specialità. Le prime due dirigenti quindi GRATIS, Virginia è un'insegnante che fa l'accoglienza e segna sul registro ma al di fuori delle ore che gli vengono pagate quindi anche lei GRATIS
La situazione non è la migliore, lo riconosco per primo, e stiamo pensando con un'altra società di prendere insieme una persona che ci sgravi un po' di lavoro retribuendola. Abbiamo un budget di 500/600€ mensili per società, stimiamo che servano per 4/5 mezze giornate a settimana per sbrigare il lavoro.
Penso che il riconoscimento giuridico di una associazione non sia solamente una cosa giusta e sacrosanta ma anche un passo fondamentale per consolidare il sodalizio, una cosa assolutamente dovuta da parte del consiglio e soci tutti nei confronti dello stesso.
Indubbiamente è un passo complicato e non a buon mercato ma perfortuna almeno sul primo aspetto Teamartist ci può aiutare.
Poi l'aspetto di ottenere finanziamenti non a mio avviso un ostacolo, è secondario o meglio, se l'associazione ha intenzione di investire a maggior ragione è opportuno che abbia tutti i riconoscimenti del caso e soprattutto faccia il passo secondo la gamba indi non vedo ostacoli derivanti da questo anzi 🙂
Pongo invece un'altra situazione:
In società abbiamo dei genitori medici, o i nonni anche, che hanno i figli che fanno attività sportiva con noi.
Vengono GRATUITAMENTE a fare servizio e sono soci .. sono attaccabili sotto il profilo fiscale per il fatto che prestano la loro opera gratuitamente per l'associazione ?
Che ne pensate ?
Buongiorno a tutti,
chi ha letto qualche mio post precedente penso conosca la mia posizione estremamente critica su questa riforma, pensata male (pensata?) e applicata molto peggio!
Una spiegazione a oltre 290 giorni dall'entrata in vigore della legge lo trovo decisamente tardivo.
Nel frattempo si sono perse molte delle promesse dette a voce e soprattutto si prende in giro noi Associazioni spacciando come 'agevolazione' quello che di fatto prima non c'era.... traduco non mi puoi scrivere trattamento agevolato soprattutto nel dilettantismo facendomi di fatto pagare delle cose che prima non pagavamo!
Il mondo delle Associazioni, quelle VERE, è fatto da una marea di volontariato che si trova sommerso, oberato dalle nuove incombenze e con 1000 difficoltà per l'incapacità di emanare decreti attuativi chiari e coerenti e SOPRATTUTTO SEMPLICI da comprendere per noi poveri presidenti 🙁
Non c'è nulla di drammatico nello specifico, solo malumore per dover subire delle imposizioni da parte di chi evidentemente non ha mai speso un minuto del proprio tempo a servizio del sociale.
Cosa cambierei ? (mi sembra di sparare sulla croce rossa) TUTTO!
Farei una cosa semplice: Fino alla pubblicazione dell'ultimo decreto attuativo e il completo funzionamento del portale del RAS si funziona con la vecchia 398, dal 31/12 dell'anno successivo del compimento di questo si parte con l'utilizzo e sei mesi dopo a tappeto si controlla sulle associazioni e si sanziona chi non è in regola.
(anche questa domenica, ero in gara, sono stato perculato da un mio collega presidente che con il sorrisino mi ha ricordato che ero un menagramo perchè tutta la mia fretta di fare per mettermi a posto è stata perfettamente inutile anzi, vedrai che rinvieranno anche la scadenza prossima di giugno ... non ho risposto e ho sorriso alzando le braccia)
Da sabato prossimo provo con l'APP, fino adesso ... ehm ... 🙂
A mio avviso il rimborso forfettario è mooolto tirato per i capelli, sia per l'associazione che per lui.
indifferente, se lo so con un po' di anticipo mi organizzo 🙂
Noi come associazione purtroppo siamo tra quelle realtà che organizzano minimo mininmo 12/16 fine settimana di gare (Pattinaggio a Rotelle) tra febbraio e giugno, onestamente almeno a Pasqua cerchiamo di schivare qualsiasi evento.
Di certo le maggiori rotture di scatole per gli eventi sono:
1) SIAE (da un paio d'anni si sono inventati che dobbiamo compilare il borderò delle musiche, cosa IMPOSSIBILE da fare dato che ogni atleta in gara può mixare nel suo disco di gara fino a 4 musiche. La cosa assurda è che non cambia la tariffa, solo una rottura di scatole in più
2) CORRENTE Elettrica: Facciamo 1 manifestazione ogni anno in piazza dei signori ... vacca boia per fare l'allaccio temporaneo del contatore è una spennata non da poco salvo poi un po' di mesi dopo ricevere la nota d'accredito di buona parte dell'importo
A Pasqua quindi SANTO RIPOSO e guai a chi solo si pensa di fare qualcosa 🙂
Buona Pasqua a tutti!
Paura, MAI! (per me vale il principio MALE NON FARE, PAURA NON AVERE!)
Ansie, secondo tempo perso (lo ammetto, sono fortunato, non so cosa sia l'ansia)
Sono un inguaribile ottimista ma non stupido. Ritengo che nella vita ci sia sempre la possibilità di risolvere qualsiasi cosa, solo alla morte non c'è rimedio ma essendo inevitabile non è un problema, poi pensate che noia sarebbe essere immortali 🙂
Rischi ... ecco qui ce la stanno mettendo tutta per sfacerlarci l'apparato riproduttivo e questo ha comportato un aumento del carico di lavoro per cercare di restare nella zona del 'rischio accettabile' come è giusto che sia (chi non fa non sbaglia).
Ecco quello che mi pesa di più, che mi da più fastidio è quello che hanno scatenato con questa riforma dello sport che a mio avviso è stata portata avanti malissimo, da incompetenti nella migliore delle ipotesi. Mi girano a pala di elicottero perchè è palese che si sia voluto imporre a livello politico una cosa per la quale non erano pronti, una cosa che fa danni inenarrabili nelle piccole associazioni e che quindi va a distruggere un tessuto sociale venutosi a creare negli anni.
In poche parole mi pesa, mi urta il sistema nervoso la nebulosità, l'incertezza a livello legislativo che hanno causato questi incoscienti ignoranti. (Ignoranti perchè è evidente che non hanno mai operato come volontari all'interno di una qualsiasi associazione).
Per il resto son sicuro che, anche con l'aiuto di TeamArtist, ne usciremo.
Caro Damiano, condivido parzialmente il tuo pensiero e ci aggiungo purtroppo 🙁
Logicamente i miei pensieri sono riferiti alla mia esperienza.
L'associazione che presiedo offre ai propri atleti servizi dal lunedì al venerdì come allenamenti e fine settimana con competizioni e partite. Quando iniziai, oltre 15 anni fa, era tutto mooolto più semplice e soprattutto era naturale che i genitori si offrissero come aiuto per l'associazione e tutto più facile nei rapporti.
Non è tutta colpa della riforma ma anche delle mutate condizioni sociali e oggi siamo visti dalla maggior parte dei genitori come un parcheggio per i propri figli con l'odiosa equazione pago=pretendo, e questo malgrado le ore spese a spiegare nei vari incontri di inizio stagione che siamo una ASSOCIAZIONE, che ci sia scritto nel modulo di iscrizione, che ci sia esplicitato nel regolamento, che è riportato nello statuto che consegnamo in copia ad ogni nuovo arrivato e comunque leggibile nella bacheca sociale 🙁 🙁
Oggi si fa una fatica BOIA a trovare aiuto e nel mio caso i pochi dirigenti che lavorano sono perchè son restati con il "cerino in mano" e non perchè siamo degli accentratori 🙁
Certo, alcune mansioni restano tipicamente in capo al presidente, soprattutto perchè richiedono delle tempistiche certe ma per quanto mi riguarda la più grande difficoltà, e da qui anche una buona quantità di tempo investito, è quella di trovare aiuti nell'associazione.
Forse le persone che oggi fanno i dirigenti e presidenti delle ASD sono votati al martirio, probabilmente autolesionisti che utilizzano l'associazione come un moderno cilicio in cerca di espiare chissà quali peccati tentando di guadagnarsi il paradiso 🙂
Buona domenica a tutti,
Sono Luca Bassetto presidente dello SPORTING TREVISO, associazione che si occupa di 'rotelle' ovvero spaziamo nel pattinaggio a rotelle, dall'artistico alla danza, dalla corsa in line al freestyle fino all'hockey.
Pre pandemia eravamo arrivati ad essere una delle più grosse società rotellestiche in Italia con oltre 350 praticanti. La Pandeminchiavaccaboiaalei ci ha dato una bella sforbiciata e malgrado un grandissimo impegno per tener in piedi le attività tentando di rispettare le varie disposizioni siamo arrivati a poco più di 100 atleti perdendo diverse annate di atleti, quindi un buco che ci porteremo avanti negli anni a venire nelle categorie in competizione (e qui ne avrei da dire sulla federazione & C. che non hanno voluto fermare le annate ma lasciamo stare, non è la sede).
La nostra organizzazione essendo un po' complessa non può ricadere solo sulle mie spalle, tento di descriverla a grandi line.
Alla fine del punto tra parentesi in grassetto la media delle ore prima della riforma, valutate su una settimana media:
A) 14/16 ore settimanali da parte di Elisabetta (mia moglie che è la segretaria dell'associazione) per il controllo e gestione delle quote, gestione certificati medici (gestione appuntamenti, controllo scadenze etc etc), controllo documenti per i Co.Co.Co. e professionisti a fattura (8/10 ore) Ore divise tra pause pranzo, pomeriggi, post cena, fine settimana.
B) 4/6 ore settimanali da parte di Gabriella e Donatella per la gestione Hockey, sono mamme di atleti volontarie e dirigenti, relativamente a quote, certificati, iscrizione a partite di campionato (4/6 ore) Ore suddivise tra pomeriggi e fine settimana.
La parte mia come presidente:
a) 4/5 ore settimanali Formazione personale per restare aggiornato e cercare di evitare al massimo i famosi "paduli" (1/2 ore) principalmente alla sera grazie anche alla possibilità di vedere i vari corsi registrati.
b) 8/10 ore settimanali Gestione rapporti chiamiamoli 'politici' con enti pubblici, federazione, EPS, sponsor e genitori/soci (1/2 ore) l'incremento è dovuto soprattutto alla maggior necessità di tenere in linea i conti, più rapporti = meno spese e più incassi :-). Oltre a queste mansioni ultimamente ci sono anche quelle di aiutare nella registrazione sul portale del RAS, su quello TeamArtist e adempimenti vari. Per fortuna con il lavoro che faccio ho diversi tempi morti durante la giornata che sfrutto per fare le varie mansioni.
c) 2/4 ore al sabato mattina per manutenzioni in impianto: lavaggio pista, riparazioni, migliorie insieme a Eric, consigliere e versione adulta di Bob Aggiustatutto (2/4 ore)
a questo in periodo di gare, da febbraio a giugno di ogni stagione, aggiungiamo i fine settimana dove +/- dalle 8 alle 24 ore tra i due giorni gestiamo le manifestazioni.
Quindi sommando il minimo dei tempi previsti per ogni mansione svolta:
PRE-RIFORMA 18 ORE
POST-RIFORMA 33 ORE
Incremento di 15 ORE pari ad un incremento di più dell'80% !!
Ok, sono tutte ore 'AGGRATIS' perchè fatte da volontari e va bene ... ma non doveva essere ad impatto zero ?
PS) Stefano domanda apparentemente semplice, quasi banale, ma mi hai suscitato curiosità e ho fatto un giro di messaggini per capire veramente i numeri e hai portato alla mia conoscenza degli aspetti che avevo sottovalutato.
PREMETTO: NON SONO PAGATO DA TEAMARTIST! 🙂 🙂
a parte gli scherzi secondo me gli aspetti che vengono trattati da 'Presidente Corazzato' e più in generale tutti i corsi 'Presidente PRO' sono le basi che ogni presidente di associazione dovrebbe assimilare e fare suoi, quindi state già facendo molto, basta solo dedicare del tempo.
Oggi non si può più fare alla leggera il presidente.
Non lo era neanche prima, ma con la riforma le responsabilità che sono messe in capo alla persona fisica, con anche il suo patrimonio, sono veramente tante ed è indispensabile avere gli strumenti per poter fare al meglio e difendersi da eventuali attacchi.
A me è piaciuto molto il 'bigino' che avete pubblicato sui collaboratori, potrebbe essere interessante farne altri per accendere la lampadina nelle nostre teste e destare l'interesse di approfondire altri argomenti importanti.
ASSOLUTAMENTE NO! 🙂
A mio avviso il problemma è che purtroppo nella riforma non si è tenuto conto che molte associazioni sono rette da un gruppo di volontari che magari ne sanno di sport, ma sanno decisamente ben poco di cosa comporta il riunirsi in società.
Manca una concreta base di conoscenza del settore, sia da parte di chi fa le leggi e soprattutto da parte di molti presidenti. L'anomalia, tutta italiana come al solito, è dovuta alla mancanza dello Stato in un settore così importante come lo sport che ha dato spazio, dal dopo guerra ad oggi, ad un sistema che si è sviluppato e consolidato andando a colmare gli spazi lasciati da chi ci ha governato.
Con la pandemia hanno portato alla luce, o meglio hanno avuto contezza di cosa muoveva realmente l'ambito sportivo e nella loro testa è scattato il solito 'piatto ricco mi ci ficco' pensando di aver trovato un'altra mucca da mungere ... ma così non è nella realtà.
La riforma del settore ci voleva, per carità più che necessaria, ma non son assolutamente d'accordo su come l'hanno pensata e soprattutto portata avanti.A distanza di 6 anni è sempre più vera e concreta l'affermazione "La riforma del terzo settore fa schifo" un libro per me ILLUMINANTE.
Buon pomeriggio a tutti,
dico la mia, spero di non essere in errore:
1°: Non è corretta l'affermazione. La quota sociale non ha nulla a che vedere con la retta di frequenza, sono due cose separate. La quota sociale è corretto che sia uguale per tutti i soci ma la retta di frequenza ai corsi può essere modulata secondo i servizi offerti.
2°: Anche se onestamente su questo punto un po' di chiarezza in più sarebbe necessaria, ovvero se con la riforma lo status di 'tesserato' di fatto esiste ancora o meno nella realtà dei fatti, l'importante è che la convocazione delle assemblee sia fatta in modo conforme a quanto riporttato nello statuto e che lo statuto sia a posto 🙂
3°: per godere dei benefici fiscali, sia per la vecchia "398" che per la nuova "36", sono necessarie delle condizioni a mio avviso corrette. La differenza fondamentale è che Artigiani, Medici etc etc pagano le tasse, nel mondo dello sport per avere delle agevolazioni fiscali è necessario ottemperare a delle leggi, tutto qui.
Direi che la persona che ti ha scritto, caro Stefano, secondo me non ha valutato a fondo tutto il panorama.... sbaglio ?
Grazie Alessandro per il "bignami" della riforma, riassumere in così poche righe il tutto è utile ma fa anche pensare alla situazione che, per usare un eufemismo, è kafkiana.... e sono buono visto che la base della riforma è fondata su una enorme bugia, ripetuta più e più volte, ovvero le associazioni non avranno incremento di spesa derivanti dalla riforma, tremendamente FALSO.
Chi ha pensato questa riforma ha mai gestito una associazione sportiva 'VERA' ovvero quelle basate sulla passione di un po' di volontari che si mettono assieme per perseguire uno scopo comune e nobile come quello della diffusione dello sport ?
Il compenso forfettario, anche se suddiviso in mesi, non ha nulla a che vedere con i normali compensi che vengono erogati dalle associazioni ovvero tipicamente a ora di servizio prestato. Questo perchè magari si sostituiscono nei turni per questioni di lavoro, oppure perchè in quel mese fanno meno lezioni (vedi dicembre).
Per fortuna che la maggior parte degli istruttori della mia associazione stanno sotto i 5.000 (siamo uno sport povero per ricchi come diceva un vecchio presidente) ma le scartoffie da gestire non son tante di meno per noi che ci occupiamo della contabilità.
Sulla questione poi dei Co.Co.Co. quella più sottovalutata, da parte nostra intendo, dai presidenti, è quella della formazione dei dipendenti (chiamiamoli con il giusto nome!).
"Qualora i lavoratori non svolgano nei tempi e nei modo previsti i corsi di formazione in materia di sicurezza il datore di lavoro può essere punito con l'arresto da due a quattro mesi. Oppure con una sanzione che varia dai mille e 474 euro e fino ai seimila e 388 euro circa." e questo è il lato 'loro' ... ma dal lato nostro ?
Che genere di corso sulla sicurezza faccio fare ai miei allenatori visto che non esisteva fino ad oggi questa categoria di lavoratori ?
Al di la' di queste considerazioni, giusto un paio ma potrei andare avanti un pomeriggio intero sulle cose che non vanno, a 9 mesi dall'entrata in vigore della riforma posso afferare, senza paura di esser smentito, che per l'associazione che presiedo il lavoro necessario per tentare di gestire correttamente gli allenatori è più che raddoppiato senza un reale e concreto beneficio per l'associazione anzi, sono aumentati i rischi di sbagliare qualcosa e di prendersi qualche multa.
è un punto FONDAMENTALE di cosa ci aspetta e di cosa dobbiamo fare ... siamo controllati a vista e senza neanche alzare il sederino dalla sedia. Da inguaribile ottimista l'ho presa come una sfida e onestamente il vostro aiuto mi tranquillizza ma è veramente tosta. La questione non è l'accesso truffaldino da parte di qualcuno, qui è che senza grossi sforzi premendo "un tastino" possono scovare anche i piccoli errori e castigarci.
La mia domanda è : MA SI RENDONO CONTO CHE, parlo almeno per il mondo sportivo dove operiamo, SIAMO DEI VOLONTARI e che ci stanno complicando la vita esageratamente senza dare nessun reale supporto malgrado le promesse non mantenute ?
Infatti Dario, penso sia fondamentale la condivisione delle esperienze. Mai più di adesso l'unione fa la forza e questa piattaforma che ci avete messo a disposizione se sfruttata intelligentemente è una grande opportunità per tutti noi 🙂