Luca Bassetto (Membro livello 1)
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Indifferente basta saperlo per tempo
Ho seguito oggi la seconda parte del workshop sull'utilizzo del RAS e devo dire che son proprio soddisfatto: Il fatto di potersi incontrare e vedersi, interagire con i tutor oltre che ascoltare è indubbiamente un modo molto efficace di fare formazione. Bravi!
Per fortuna io per lavoro sono RSPP della mia azienda e di conseguenza lo faccio anche per l'associazione. Ho tre dirigenti con il rischio alto (non si chiama più così ma è per capirci) e siamo in tre con il basso per l'antiincendio così siamo al coperto per le manifestazioni, ho fatto fare a metà degli allenatori il corso basso rischio. Abbiamo tutti i corsi per primo soccorso e blsd in scadenza e a settembre faremo fare i rinnovi.Per la sicurezza l'azienda che mi segue anche al lavoro, mi sollevava dei dubbi circa la formazione da fare ai lavoratori, non è chiaro come inquadrarli (pattinaggio a rotelle) quindi sono in sospeso in attesa di chiarimenti (che non arriveranno secondo me)
- Ti piace il club dei presidenti? Si, è un ulteriore impegno per il 'povero presidente oberato' (come siamo tutti noi) ma almeno è uno sforzo che ha un suo perchè 🙂
- Lo trovi uno strumento utile per la tua attività di presidente? Assolutamente, mancava un tavolo di confronto, virtuale o meno, dove scambiarsi opinioni, esperienze, idee
- Qual è il ritorno più grande che ti dà il Club? Sapere che non sono solo, sapere che altri stanno condividendo la mia stessa situazione. Condividere le proprie esperienze di vita e ascoltare, comprendere le altrui è un grande aiuto.
- Cosa vorresti nel club che ora manca? Nulla per il momento, è un work-in-progress che mi sta bene
- Cosa c’è di cui non faresti più a meno? Di TA in generale! Ci sono cose che mi piacciono, cose meno, ma in generale essere entrato in TA mi ha fatto crescere non poco e ne sono contentissimo
- Da 1 a 10 lo consiglieresti ad un altro presidente? Perché? 10, per i motivi sopra 🙂
- Hai qualche altro consiglio per il futuro? Idee 'troppo tecniche' che magari vedrò di mettere giù su un documento e parlarne prima con il mio tutor 😉
Estrappolo la frase precisa:
Il suo tesseramento in ogni caso è fortemente consigliato ma se la società ritiene di non farlo non può certo essere obbligata.
Sono riuscito ad ottenere una risposta ufficiale dove mi dicono che è mia scelta tesserare o meno il ReCAVID ... ometto il resto della risposta per decenza 🙂
Ho scritto all'indirizzo preposto della FISR, vediamo cosa mi rispondono 🙂
Guarda Cristiano io ci presto del volontariato dentro ad un comitato territoriale di un EPS e devo dire che è uno dei migliori a livello italiano e te lo posso dire perchè sono anche responsabile nazionale per la parte sportiva dello stesso ente.
Danno dei consigli, dicono per attirare che danno consulenza ma ti garantisco che siamo ANNI LUCE di distanza da quella che ho trovato qui in TeamArtist.
Il problema di fondo è che manca la formazione dall'alto e molto spesso i dirigenti dentro gli EPS sono vecchi e stantii e non hanno capito che è cambiata, e di molto, l'aria e non funziona più come prima.
Molti EPS hanno anche i loro commercialisti con azienda a fianco dell'ente ma ... MMMMM ... meglio che sto zitto! 🙂
(li ho chiamati commercialisti apposta, nulla a che vedere con gli associazionisti !!)
Non offendiamo TAFAZZI che almeno era simpatico, questi sono dei pericolosi incapaci inetti dannosi e boriosi ... l'unica cosa che sanno fare è legiferare ad-cazium per distruggere quello che dal 1948, per mancanza di volontà e visione dei governi che si sono succeduti, la gente di buona volontà ha creato.
Quello che mi fa più rabbia sono proprio gli EPS e FSN che sostengono e osannano questa riforma ... ma non dobbiamo dargliela vinta, MAI DAUR!
(motto degli Alpini del Battaglione Gemona, in friulano MAI INDIETRO, affrontare e sconfiggere le difficoltà!)
aggiungo che per la mia esperienza tutti e tre gli EPS con i quali siamo affiliati si comportano seriamente per quanto riguarda le comunicazioni verso il registro (assicurazione iscritti & c)
Cara Silvia Anna secondo me cerchi qualcosa che non c'è, e ti parlo anche da dirigente nazionale di un EPS, e dei più grossi, oltre che da presidente di una associazione sportiva.
Gli EPS, come le federazioni per carità, in passato hanno tentato di sostituirsi agli associazionisti erogando dei servizi di consulenza che non gli spettavano in quanto non sempre chi risponde ne ha titolo e nel 99% dei casi parla per sentito dire, perchè ha letto un vademecum o peggio ancora perchè si è sempre fatto così (non so se si è capito dai miei post ma questa frase mi fa girare le scatoline).
Questa cosa è doppiamente dannosa in questo preciso momento storico perchè da' anche una falsa sensazione di tranquillità (me l'ha detto XXX) ma poi chi rischia in solido è il presidente che firma.
Oggi più che mai è necessario che i dirigenti delle associazioni siano coscienti che devono formarsi e devono farlo tramite dei canali affidabili e soprattutto terzi, non viziati da interessi più o meno reconditi. Ti dico questo perchè ho assistito a 3 webinar sul tema caldo del safeguarding (ma chiamarlo in italiano no eh ??) e 2 di questi erano fatti uno da una federazione e l'altro da un EPS per conto del CONI.
Il mio giudizio è che entrambe queste riunioni siano state una presa per i fondelli degli ascoltatori in quanto hanno dipinto un mondo che non esiste e (volutamente?) non evidenziato i rischi e la marea di lavoro/spese che con tale disposizione vengono riversate sulle associzioni.
Il criterio di scelta di un EPS da parte di una associazione oggi deve mettere diverse cose in classifica ma le prime due per me sono:
1) Fa attività sportiva per i miei associati oltre a quella federale ? Se si di che qualità ?
2) Ha un rapporto costo/beneficio del tesseramento e conseguente assicurazione buono?
la consulenza in ambito fiscale/amministrativo/legale secondo me non deve costituire un elemento di scelta.
Spero di aver bene interpretato la tua domanda 🙂
PS) Oltre alla federazione la mia associazione fa attività con UISP, AICS e ACSI .. diciamo che non ci facciamo mancare nulla 😀
Caro Stefano condivido al 100% punto per punto quello che hai scritto.
Oggi noi presidente siamo posti, nostro malgrado per carità, ad un bivio dove dobbiamo scegliere se far diventare l'associazione che presiediamo solida o chiudere.In realtà questa domanda me l'ero già posta prima di tutti questi avvenimenti, nella notte dei tempi.
Forse per mi indole, sono imprenditore dal 1988, o forse per la fatica fatta per portare l'associzione a dove è arrivata oggi questa domanda me la son posta già e ho cercato delle soluzioni che potessero agevolarmi in questo mio progetto.Non nascondo che ho avuto qualche difficoltà con il mio direttivo quando ho proposto all'inizio di entrare a far parte della famiglia di TeamArtist ... solite ritrosie dovute ai costi, all'amico commercialista che non costa, alla solita frase che personalmente non sopporto ma abbiamo sempre fatto così ...La pandeminchia devo dire che mi ha aiutato molto in questo, ha fatto capire che determinate azioni intraprese con sofferenza dall'associazione perchè ho stressato il consiglio per farle approvare (da noi si approva al 99% dei casi all'unanimità, se non ci si arriva si cerca il compromesso, si discute, si lima finchè non siamo tutti d'accordo) si sono rivelate salvifiche come quella di accantonare dei soldi per i periodi bui che ci han permesso non solo di stare in piedi ma di pagare pure il 50% degli stipendi agli allenatori quando eravamo chiusi (quelli che lo facevano per professione) cosa che oggi mi ha garantito fedeltà da parte di questi ultimi e ci permette di avere un parco allenatori che altri ci invidiano.
Oggi siamo cercati dalle associazioni vicine, in teoria nostre concorrenti, che cominciano a porsi delle domande alle quali noi non solo abbiamo già risposto ma pure applicato la soluzione. Una di queste ha chiuso con il 31 di maggio, ha finito la stagione sportiva e hanno deciso di non riaprire morale noi adesso stiamo ricevendo richieste da parte degli atleti che frequentavano i corsi presso di loro e cresceremo gli iscritti per la prossima stagione.
In buona sostanza penso che vista da un altro punto di vista il momento possa essere propizio per crescere malgrado tutte le difficoltà 🙂
ho seguito altri due webinar Francesca, dopo averne visti tre devo dire che l'unico utile è starto quello di TeamArtist .. gli altri BLAH BLAH BLAH dove hanno osannato l'entrata in vigore ma NESSUNO ha affrontato i punti salienti ovvero le rotture di scatole che ci arriveranno in più e come tentare di soddisfarle con il minor dispendio di forze/tempo possibile.
anche la FISR ... mi sa che poco possiamo aspettarci dalle federazioni e meglio che non mi esprimo sugli EPS
è proprio questo che intendevo Francesca, non dobbiamo perdere la nostra voglia, dobbiamo aiutarci tra di noi.
nel 2016, dopo averci lavorato sopra quasi 4 anni, sono riuscito a far mettere d'accordo 3 associazioni che condividevano lo stesso impianto con LOTTE FEROCI per l'attribuzione degli spazi ogni anno facendole riunire tutte dentro l'attuale ASD che ha molto più potere nei confronti dell'amministrazione comunale e la somma della associazioni come valore ha dato 4 o 5 e non 3 (1+1+1) come numeri poi di atleti.
Prima della pandemia siamo stati una delle associazioni di pattinaggio a rotelle più grandi d'Italia
Ho apprezzato molto il CLUB DEI PRESIDENTI, anche se preferisco di più la parte web, proprio perchè ritengo che sia fondamentale che ci si conosca, ci si confronti, ci si aiuti reciprocamente e magari si riesca a far gruppo
non dico che sia sbagliato, anzi ... con alcuni genitori di oggi sarebbe più che giusto ma sarò un sentimentale ma gli occhi felici dei bimbi che sono in pista ... beh a me come ricompensa mi basta.
Penso che soprattutto lo faccio per loro e questo mi appaga molto di più di qualsiasi ricompensa economica
hai ragione Guido, anche in società nostra siamo tutti volontari AGGRATIS e conosco ahimè bene quanto tempo ci tocca dedicare, Sporting Treviso offre servizi a oltre 250 atleti, 4 squadre di hockey e facciamo attività sia con la federazione che con 3 enti di promozione, è un impegno immane e son concorde ma "COLCAVOLO" che permetterò a chicchessia di distruggere quello che è stato creato nel 1988 dai miei predecessori ... da ex rugbista sono abituato a guadagnarmi cm dopo cm di campo e da Alpino non indietreggio davanti agli ostacoli per difendere la mia famiglia
Noi presidenti, solo per il fatto di aver accettato di esserlo, siamo di una pasta speciale e questi quattro burocrati del cacchio NON devo averla vinta.
Dobbiamo far squadra tra di noi e far valere le nostre ragioni, i nostri valori che sono ANNI LUCE distanti da quei quattro provvedimenti scellerati che ci stanno mettendo in difficoltà.
Dobbiamo fare 'mischia' e puntare sempre alla META!
Caro Guido e cari colleghi che vedo che avete risposto sotto con pensieri cupi...
a me piace pensare sempre positivo, sono un inguaribile ottimista anche se realista e questo mi porta ad essere spesso fuori dal coro e vi dirò .. mi sono abituato negli anni e la cosa non mi dispiace
Indubbiamente ci dobbiamo confrontare con una manica di incapaci e dannosi che stanno legiferando senza aver il minimo sentore di quello che sia la realtà su cui vanno ad impattare, ecco una possibile spiegazione di quello che sta accadendo ...
Io ieri ho avuto il saggio di fine anno del formativo ovvero i più piccoli atleti che si affacciano al mondo del pattinaggio a rotelle.
La gioia che avevo ieri nel vedere queste bimbe di 4/5 anni impegnarsi in esercizi banali confrontati con quelli degli atleti agonisti era esagerata ... un appagamento totale che ha raggiunto il culmine quando abbiamo consegnato il diploma di partecipazione con il regalino, guardandole negli occhi ho preso la paga per tutti i sacrifici che faccio durante l'anno, ancora di più di quando un nostro atleta arriva sul podio ai mondiali o una squadra di hockey vince il campionato.
Ecco, nei momenti di sconforto, e ci stà che ci siano, dobbiamo pensare per chi lo facciamo e perchè lo facciamo!
Io ho preso come una SFIDA questo periodo e voglio uscirne vincitore ovvero consolidare l'associazione che presiedo facendo tutto quello che è possibile per far si che diventi una realtà difficile da chiudere e su questo, non perchè siamo qui, ma essere entrato nella famiglia di TeamArtist mi sta dando non solo conforto di saper di avere qualcuno a cui chiedere ma anche tranquillità (sono passato INDENNE ad una visita dove visto 'organizzo' hanno esclamato "ah, siete organizzati bene, chi vi segue ?")
Secondo me invece dovremmo far convergere tutte le nostre energie in azioni che facciano pervenire i nostri disagi ai piani più alti ma mollare mai!
Caro Stefano TU SEI UNA BRUTTA PERSONA ... ahahahahah ...
Scherzo naturalmente!
Hai perfettamente descritto l'incubo che stiamo vivendo, quei tre punti sono 3 dei 4 punti critici che mi preoccupano e che sto tentanto di risolvere ma c'è il quarto punto che a mio avviso è la concausa principale dei precedenti tre: SONO POVERO DI TEMPO!
Il volontariato non può sostituirsi, parlo come tempo, al lavoro almeno finchè non andrò in pensione (ci riuscirò ?), morale della favola per forza di cose mi tocca lavorare e il tempo che posso concedere all'associazione, malgrado lo faccia con piacere, e sempre mediazione tra il lavoro e lo sport con conseguenti grossi sacrifici della vita personale 🙁
Non pensavo al giudizio altrui Stefano è che mi son posto come risultato da raggiungere quello di organizzare e strutturare l'associazione in modo che io possa un domani lasciarla in altre mani senza che questa sparisca nel giro di poco tempo. Da questo deriva la mia considerazione che non è una bella situazione in considerazione che oggi le associazioni non sono più come un tempo ... comunque grazie 🙂