stefano_marini (Moderatore livello 4)
u/stefano_marini
Ha ragione luca. State sbagliando interlocutore. Lasciate a enti e federazioni la sola parte sportiva.
In parte ho anche ragione però diamo a Cesare quel che è di Cesare. Loro sono preposti all’organizzazione sportiva. Tu gli sti chiedendo una cosa che non è nei loro compiti istituzionali. Soprattutto dopo la riforma del terzo settore.
Non ho capito esattamente cosa ti aspetti dal tuo ente. Organizza male l’attività sportiva?
Non c’è una risposta secca. Tecnicamente solo se nello sport in cui il ReCAViD la federazione di riferimento ha incluso tale figura per il mansionario che viene licenziato annualmente dal Consiglio dei Ministri. Per il 2024 lo ha fatto solo la Firaft (Federazione Italiana Rafting). Evidentemente gli altri enti e federazioni sono ancora molto indietro
I circoli ricreativo non esistono. Se hai un’ASD è obbligatorio. Se costituisci un ETS al momento non lo è ancora. Però, a nostro avviso, diventerà obbligatorio anche per loro in un futuro non così remoto. Quindi, ne vale la pena?
Ricordati che tra un circolo ricreativo e un ASD c’è una bella differenza. Se le attività che svolgi possono essere svolte legalmente da un circolo ricreativo, non vedo problemi.
Non puoi rivalerti perché sono due reati diversi. Da un lato quello della persona che lo commette. Il tuo è, invece, di non aver messo in atto il sistema di safeguarding in maniera corretta. Compresa la terzietà, la formazione, ecc. ecc.
Ha ancora senso fare il Presidente di una ASD nel 2024?
Ti anticipo che questo POST non è “politically correct”. L’obiettivo è quello di scuotere gli animi perché credo che ce ne sia bisogno. Solo in questo modo voleremo tutti verso un futuro ROSEO e SODDISFACENTE. Quindi leggilo senza prenderla sul personale e cerca di valutarlo senza pregiudizi.
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Partiamo dalla domanda: “Ha ancora senso fare il presidente di ASD nel 2024?”
La risposta è certamente SÌ, e in futuro ancora di più!
Però c’è un problema.
Io penso di “sì” mentre la maggior parte dei presidenti pensa di “no”.
Come mai questa differenza di vedute?
La ragione risiede nella natura stessa dell’essere umano. Non intendo fare un trattato, ma l’argomento è lungo e cercherò di semplificare all’osso. Ragionerò su questi 5 punti. Gli esseri umani:
- Non tollerano il cambiamento.
- Preferiscono qualunque tipo di attività, anche andare a scavare in miniera, piuttosto che farsi un esame di coscienza fatto bene.
- Cercano sempre il segreto in 4 mosse per fare una certa azione “X” invece di concentrarsi sullo studio e sull’applicazione costante rivolta a fare la certa azione “X”.
- Seguono la manipolazione mediatica “bisogna sempre seguire le proprie passioni”.
- Assorbono le cose che gli vengono ripetute più frequentemente, senza porsi il problema di verificare se sono vere.
Partiamo dalla prima.
1. Gli esseri umani non tollerano il cambiamento:
“…per noi Presidenti sta diventando sempre più un incubo. Oltre a un aumento di costi per burocrazia e scartoffie e a un esponenziale aumento di responsabilità, dobbiamo anche reperire ulteriori fondi per poter proseguire con le varie attività… quasi quasi mi verrebbe voglia di tornare ad essere un semplice circolo ricreativo e non più una ASD”.
Prendo questa frase, ma ce ne sarebbero un altro milione. Si tratta di un pensiero comune: “Prima era meglio”.
Di fronte ad ogni cambiamento l’essere umano ha un rifiuto netto.
Rifiuto che lo porta a dire che ogni novità fa schifo, che prima era meglio, che non ce la faremo mai ad andare avanti, che il mondo finirà domani, che tutto cadrà a pezzi se andremo avanti così e via di seguito.
Il dato di fatto è che siamo di fronte a un cambiamento importante. Se questo sarà un cambiamento che porterà un miglioramento o un peggioramento della società e delle nostre comunità, lo vedremo nel tempo. Adesso sicuramente non si può dire.
Quello che però si può dire con certezza è che le associazioni DEVONO adeguarsi. Ma i presidenti, in quanto esseri umani, ODIANO il cambiamento. Questo genera un forte malessere psicologico in loro.
2. Gli esseri umani preferiscono qualunque tipo di attività, anche andare a scavare in miniera, piuttosto che farsi un esame di coscienza fatto bene.
“Nessuno è professionalmente formato per tutto questo. Costa tempo e soldi che spesso non ci sono.”
Questa è un’altra frase classica, che riporto, e che la stragrande maggioranza dei presidenti pronuncia.
A questa io rispondo, generalmente, con un’altra domanda.
Tu ci andresti da un dentista che non è professionalmente formato per curarti i tuoi denti, perché non ha tempo visto che deve occuparsi dei pazienti, che però poi non lo pagano perché è scarso?
CI ANDRESTI? ONESTAMENTE?
Allora qui è il caso di farsi un esame di coscienza molto profondo.
4 anni fa. QUATTRO. Ho preparato un corso fondamentale che si chiama RIPARTO.
In questo corso preparo i presidenti ad affrontare la situazione in cui si trovano le ASD oggi.
Dura 15 ore.
Costa 400 euro.
Vuoi dirmi veramente che non hai il tempo e non hai i soldi per seguirlo? MA CHI VUOI PRENDERE IN GIRO?
La verità è che non hai nessuna voglia di farlo. Ti va bene stare in palestra a fare le pulizie, piuttosto che affrontare il cambiamento e formarti professionalmente.
Se fai un bell’esame di coscienza, dentro di te saprai che ho ragione.
Se tu avessi dedicato 15 ore per leggere il libro “Come fare il presidente di associazione (e vivere felice)” e 15 ore (facciamo 30 con lo studio) a studiarti Riparto, sarebbero 400 euro e 45 ore spese in 4 anni. In quattro anni. E non saremmo qui a fare ragionamenti di livello super-basico.
Ci staremmo interrogando non sul fatto che bisogna cambiare, non sul fatto di cosa fare, ma saremmo già al punto che staremmo preparando il piano su COME FARLO.
Tu ovviamente non ci crederai ma, a differenza tua, io vedo i presidenti che ascoltano, studiano e mettono in pratica le cose, e vedo i loro risultati. ASD con il doppio dei soci in 3 anni. Che passano da 50mila a 100mila a 300mila euro di incassi all’anno.
Sto finendo di rivedere i piani per la ricerca di nuove sponsorizzazioni a seguito delle masterclass e ci sono ottimi risultati. Decine, se non centinaia di migliaia di euro di incassi.
Però poi quando proponi le masterclass IN PRESENZA i presidenti dicono che sono impegnatissimi, le gare, i campionati, e tutte le scuse del mondo. A cui ovviamente non crede nessuno. La verità è che non gliene frega niente di diventare più bravi e professionali.
Salvo poi che il problema è che non sono all’altezza del ruolo, e l’associazione va a rotoli e poi danno la colpa allo stato cattivo e alle federazioni che non intervengono.
Fatti un esame di coscienza! SERIO.
Poi ne riparliamo.
3. Gli esseri umani cercano sempre il segreto in 4 mosse per fare la certa azione “X” invece di concentrarsi sullo studio e sull’applicazione costante rivolta a fare la certa azione “X”.
Troverai sempre qualcuno che ti dirà questa formula magica:
“ma sei stupido? Fai tutta quella fatica quando invece io ho questo trucchetto per cui riuscirai a:
- Guadagnare 10mila euro dal divano di casa senza fare niente.
- Evitare di adeguare l’associazione alla normativa, tanto io conosco delle persone per cui poi non ti controlleranno.
- Dimagrire usando questa crema magica.
- Lavorare solo 3 ore alla settimana aprendo il tuo negozio online.
- Diventare ricco con le crypto.
- Continuare a gestire l’associazione come prima senza fare niente”.
E di solito finisce con:
- “Basta che mi dai 100 euro, 1000 euro…”.
E la parte divertente della faccenda è che ci sono MILIONI di persone che continuano a cascarci. Le truffe sono sempre più frequenti e di solito funzionano tutte come ti ho appena descritto.
È inevitabile perché è nella natura dell’uomo.
Per favore non cascarci anche tu. PER FAVORE.
Lo sport dovrebbe avertelo insegnato. Per avere grandi risultati ci vuole costanza, impegno e talento. NESSUNA SCORCIATOIA.
4. Gli esseri umani seguono la manipolazione mediatica: “bisogna sempre seguire le proprie passioni”.
La quasi totalità dei presidenti viene dall’ambito sportivo. Ex atleti, tecnici, istruttori.
Io sono sicuro che tutti loro hanno seguito una passione. Ma, se hanno raggiunto un buon livello, sanno anche che per farlo è necessario impegno e sacrificio.
Nessuno regala niente.
Se vuoi fare il presidente dovrai seguire le stesse regole.
Non esistono soddisfazioni senza impegno e costanza, anche se si tratta di passioni.
E qui si arriva all’ultimo punto.
5. Gli esseri umani assorbono le cose che gli vengono ripetute più frequentemente, senza porsi il problema di verificare se sono vere.
Perché dovresti fare il presidente, se prevede di dover fare fatica e svolgere il ruolo con costanza e impegno?
Qui casca l’asino.
Per 70 anni ti hanno raccontato che il presidente deve essere un martire pronto alla santità. E in particolare che:
- L’associazione non deve avere utile.
- Il presidente non deve guadagnare.
- Bisogna implorare i collaboratori perché non si possono pagare.
- I prezzi devono essere i più bassi possibili.
- Il presidente deve svolgere lavoro tecnico e operativo in palestra.
- La democrazia interna è scambiata per anarchia.
- Il presidente deve rispondere di tutto ma non può decidere niente.
E potrei continuare a oltranza.
Ora è chiaro perché casca l’asino?
Perché se un atleta si dedica anima e corpo a un risultato, si impegna con costanza e dedizione, e lo raggiunge, allora a quel punto avrà: onore, gloria, fama e ricchezza.
Mentre il presidente, se le cose stessero come vi hanno raccontato, prenderebbe soltanto 12 frustate.
Ti sembra che abbia senso?
Ricoprire il ruolo di presidente vuol dire avere soddisfazioni.
- Riconoscimento sociale e fama: In paese, in città, in provincia, in regione o nell’Italia intera. Il più importante esempio italiano in questo senso è l’avventura di Berlusconi al Milan, che ancora oggi viene ricordato dai tifosi in maniera eccezionale (al netto della questione politica in cui non entro nel merito e che non c’entra con l’esempio).
- Soldi: Il presidente deve essere ripagato profumatamente per i risultati che raggiunge. Deve uscire uno stipendio intero. Come minimo.
- Restituzione: Per molti presidenti è molto importante vedere che il risultato del loro lavoro ha un impatto vero sulla comunità. Meglio lavora l’associazione, più questa parte darà soddisfazione e motivazione al presidente. Più l’associazione è grossa e organizzata e il presidente è abile, più questa parte sarà soddisfacente per il presidente.
L’associazione prospererà quando il presidente troverà il giusto mix tra questi tre fattori. L’importante è che ci siano tutti e tre e che siano ben presenti. In questo modo ci sarà la giusta motivazione e ambizione per guidare l’associazione con professionalità.
Se come presidente desideri fare il martire in un’associazione piccola o che non ha utile, che fatica a proseguire, composta da soli volontari, in cui tutto è sulla tua schiena. Dimettiti prima che sia troppo tardi. Non farla chiudere.
Conclusioni
Perché è molto conveniente fare il presidente di ASD oggi e nel prossimo futuro?
Molti presidenti non ce la faranno. Saranno schiacciati dai cinque punti precedenti. I più onesti intellettualmente si dimetteranno. Gli altri vorranno vedere distrutta anche l’associazione e quindi continueranno a fare quello che stanno facendo fino alla chiusura.
Penseranno ad aprire società profit, che nel prossimo futuro NON POTRANNO sopravvivere nel mercato dello sport e finiranno anche loro chiuse in qualche anno (per diversi motivi che tratterò in qualche altro post se sarete interessati).
Voi pensate che questo interesserà a qualcuno? Che una volta chiuse queste associazioni la situazione tornerà come prima?
Io la vedo diversamente.
I presidenti più svegli coglieranno l’opportunità e ve lo dico sulla base di quello che sta già succedendo in questo momento. Per 10 associazioni che chiuderanno, ce ne sarà una che le sostituirà. Più grossa. Dove il presidente avrà tutte e tre le gratificazioni di cui ho parlato sopra: riconoscimento sociale e fama, soldi e restituzione.
Il profilo di questi presidenti è chiaro. Si tratta di persone che hanno capito profondamente quello che sto spiegando in questo articolo. Che terranno il lavoro tecnico come svago. Che delegheranno l’operatività. Che faranno crescere le loro competenze nel tempo. Che avranno la costanza di mettere in pratica quello che impareranno senza preoccuparsi dei risultati immediati. Che si occuperanno di marketing e vendita.
L’Italia non crollerà a breve, men che meno le ASD.
Sei di fronte a una scelta. Vuoi continuare a fare quello che hai sempre fatto e andare sempre peggio, oppure vuoi adeguarti alla situazione e formarti per diventare un presidente professionale, che è quello che ho descritto finora, e avere finalmente le soddisfazioni di cui ho parlato sopra?
A te la scelta.
Bella domanda. Con le federazioni e gli enti totalmente fuori dai giochi, perché è stato dato loro l'incarico di controllori, non rimane molto.
Il ruolo è complesso e rischioso.
Noi lo facciamo perché siamo associazionisti e quindi abbiamo già tutto quello che serve. Competenze, sistemi informatici, formazione, collaboratori che lavorano in ambiti diversi e che conoscono ogni aspetto dell'associazione. Ma partiremo con un numero limitato di associazioni e con presidenti che conosciamo.
Rispondo alle tue domande:
Se questo Safeguarding è stato creato da poco, come fanno queste persone ad essere pronte anche a fare formazione?
Devono già avere una solida formazione sulla gestione sia operativa che amministrativa dell'associazione.
Lo facevano già come lavoro?
Per forza
E per chi?
Per un numero ragionevole di associazione, almeno 50 per dare un minimo.
Dove è possibile trovarle?
Sicuramente lontane dall’associazione e dalla comunità di riferimento.
Considera che la maggior parte dei presidenti non ha ancora capito il concetto di “terzo esterno” e pensa di trovarsi una soluzione in casa. Il solito amico, il papà del bambino, il medico, il parente e così via. Siamo in Italia e si pensa alla soluzione all’italiana. Ma questo SafeGuarding è pensato per realtà professionali. E aumenterà i costi.
La normativa sta spingendo le associazioni a diventare più “professionali”. Noi di TeamArtist lo consigliamo da 10 anni, ma i presidenti non si sono adattati e non si stanno adattando.
Li faranno adattare con le cattive.
Si, ma in numero limitato e con associazioni che conosciamo
Si, trovi tutto nel webinar
Il prezzo lo farà il mercato, però tieni presente due cose.
1. Le associazioni grosse pagheranno e si tuteleranno.
2. Quelle piccole cercheranno di risparmiare esponendosi, in questo caso, a rischi notevoli.
Chi offrirà questo servizio a basso prezzo lo farà senza aver capito il rischio che corre in prima persona e senza fornire tutto quello che serve esponendo anche presidente (soprattuto) e consiglio direttivo alla responsabilità penale.
Occhio a chiedere favori a persone che conoscete senza informarli in maniera chiara sui rischi che corrono in prima persona, perché basta una sola segnalazione seria per far andare tutto alla procura. E poi sono cavoli.
Dovrete spiegare a questa persona a cui avevate detto:
"ma si cosa vuoi che sia, è un incarico pro forma, devo solo mettere il tuo nome su un modulo."
che adesso deve andare a processo.
ATTENZIONE
Io credo che tu in fondo ti sia già data la risposta. Tua sorella evidentemente non è terza. In generale noi diciamo che il responsabile esterno quantomeno non deve far parte dell'associazione o essere vicino, non deve vivere nello stesso paese o nella zona e non deve essere parente di nessuno. Come minimo. Altrimenti come si fa a spiegare a un giudice che si tratta di un terzo imparziale?
Domande e risposte sul SAFEGUARDING
Link utili
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INTRODUZIONE_________________________________________________
COME AL SOLITO C’È UNA MAREA DI DISINFORMAZIONE.
Per cui un bel post di domande e risposte è quello che ci vuole. Risponderò a tutte tutte le domande che sono arrivate dai membri del Club.
Oltre a rispondere alle domande voglio farti fare anche alcune riflessioni.
Ma veniamo alle prime domande:
“Ciao … mi hanno chiamato quelli della Pa…..lo loro dicono che la loro federazione non ha info sulla SafeGuarding … ma è facoltà delle federazioni adottarla? ma mi pare un assurdo.
Io ho appena sentito il mio ente di affiliazione e dice che se non abbiamo minori non dobbiamo farlo e che comunque loro daranno i loro modelli dopo il 1 luglio. Ma che senso ha??
Le linee guida della nostra federazione indicano che debba essere una persona interna alla Asd. Ovvero una persona che tutti conoscono e con il quale siano costantemente in contatto per segnalare qualsiasi problema”
Questi sono solo alcuni dei messaggi che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni. Nello specifico questi sono pubblici e vengono dalla community. Li avete visti tutti.
Dopo aver letto questi messaggi a me sorge un dubbio. UN ENORME DUBBIO.
PERCHÈ STATE FACENDO QUESTE DOMANDE AGLI ENTI E ALLE FEDERAZIONI?
Siete all’interno di un club d’eccellenza. LE DOMANDE FATELE QUI.
Vogliamo paragonare il webinar di ieri sera con quello che c’è in giro là fuori?
Vogliamo paragonare la formazione, l’aggiornamento e la professionalità dei professionisti di questo CLUB con quello che c’è fuori? Vogliamo davvero farlo?
Perché se lo facciamo allora bisogna valutare le risposte che questi enti e federazioni danno. È in questo caso il voto è: “bocciato e rifai l’anno”.
Però una buona parte della colpa è vostra, che tutte le volte ci cascate dentro e lo rifate. Una qualunque persona all’interno di questo club è più formata di qualunque altro interlocutore avrete fuori. FATE LE DOMANDE QUI. Non chiedete a cinquanta persone fuori che NON NE SANNO NIENTE. Il fatto che una persona abbia un incarico non vuol dire che sappia le cose.
Adesso vado da mia cugina che fa la pittrice e la nomino responsabile dello sportello quesiti del mio ente personale. Ci vogliono 5 minuti. E poi? cosa potrà mai rispondere a quelli che fanno le domande??? La competenza non si può improvvisare. Queste risposte, ne sono l’esempio lampante.
DOMANDE______________________________________________________
Chiarito questo, incominciamo con le domande:
1. Per chi è obbligatorio il SafeGuarding?
Per tutte le ASD. ANCHE SE NON HANNO MINORI.
Il concetto è semplice. Se il nuovo consiglio direttivo è composto da 5 uomini e una donna viene esclusa, quest’ultima DEVE poter fare la segnalazione. Quindi il SafeGuarding serve e non ci sono minori coinvolti.
2. Le federazioni e gli enti possono decidere se adottare il SafeGuarding?
Col cavolo. Il SafeGuarding è obbligatorio per TUTTE le ASD anche se non hanno minori.
“Scusate ma ascoltando la registrazione del webinar e leggendo le slide si specifica “webinar ASD Protezione Minori Maggio 2024” dunque il safe guarding è obbligatorio per tutte le ASD oppure solo se si hanno soci/tesserati minorenni?” OBBLIGATORIO PUNTO.
3. La mia federazione o ente non ha info sul SafeGuarding?
Per te è un bene. Nel senso che la federazione e l’ente, come parte in causa, dovrebbe prestare MOLTA attenzione al tipo di informazioni che comunica, quindi piuttosto che sentire certe castronerie, meglio il silenzio.
Detto questo, la federazione o l’ente, hanno l’obbligo di avere un ufficio per ricevere le segnalazione e indirizzare i terzi ESTERNI sulle azioni da portare avanti. Quindi se non ne sanno niente è comunque un bel problema.
Attenzione: Enti e Federazioni hanno un ruolo ben preciso e di controllo. Devono creare un ufficio per il SafeGuarding con un ruolo delicatissimo, che rafforza in maniera significativa il loro ruolo di controllori delle associazioni, che gli era già stato assegnato dalla delibera n. 1574 del 18/07/2017 del CONI (Allegato A, pagina 3, articolo 1 comma 4).
4. Il ReCAVID (Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni) esterno deve essere interno all’associazione?
La domanda mi sembra auto esplicativa, NO.
Riporto dalla community:
“Le linee guida della nostra federazione indicano che debba essere una persona interna alla Asd. Ovvero una persona che tutti conoscono e con il quale siano costantemente in contatto per segnalare qualsiasi problema”
Le line guida sono palesemente sbagliate. Ma non solo, il responsabile terzo esterno DEVE essere una persona che non fa parte dell’associazione, non fa parte della federazione e non deve fare parte NEMMENO della comunità in cui l’associazione svolge la sua attività.
Questa mattina abbiamo sentito un presidente che voleva nominare il medico come responsabile esterno. Che in certi sport è il male assoluto. Oppure il vicino di casa. Credo che la situazione vi sia un po’ sfuggita di mano. Cercate di essere un minimo razionali. Facciamo un po’ di ordine
Tra i vari obblighi che il SafeGuarding impone al presidente di un’ASD c’è quello di individuare e nominare il ReCAVID (Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni).
5. Potreste gentilmente mettere un link o il passaggio nel testo di legge dove sia esplicitamente scritto che il recavid dovrà essere obbligatoriamente terzo e lontano dall’associazione? Io purtroppo non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte, non ho trovato nemmeno menzioni di responsabilità penale o di sanzioni a partire da 10.000 euro?
Prima di tutto una spiegazione del significato di queste norme di tutela. L’obiettivo è quello di fare in modo che chiunque subisca o sia testimone di violenze, abusi o discriminazioni abbia una persona a cui poter confidare tali eventi e che possa e debba intervenire, garantendo la sicurezza e la privacy di tutte le persone coinvolte.
Facciamo un caso pratico reale capitato ad un mio amico: la figlia minorenne venne violentata dal Presidente e Maestro di Arti marziali della ASD in cui era scritta (il figuro venne poi condannato, per cui è un episodio reale non una invenzione). Al processo molti partecipanti di quella ASD dissero di aver notato qualcosa ma di non aver saputo come comportarsi. È un evento del 2013 e, ai tempi, non esisteva il ReCAViD.
Ora, secondo voi: se il ReCAViD fosse stato il Presidente della ASD o un Istruttore o un suo amico o un suo collega, o un suo parente, sarebbe stato più o meno probabile che la ragazzina o gli altri del gruppo gli chiedessero aiuto, fidandosi della sua riservatezza? Sarebbe stato più o meno probabile che il ReCAViD si tenesse tutto per sé e agisse senza confidare niente a nessuno?
Esiste poi un principio etico denominato del “Controllore-Controllato”. Secondo questo principio chi ha il compito di controllore non dovrebbe anche essere soggetto ai controlli. In pratica se il ReCAViD ha il compito di controllare chi fa parte della ASD, come può essere lui stesso parte della ASD?
Ma veniamo alle norme. È noto che la Riforma dello Sport (D.lgs 36 e 39/2021, più decreto correttivo bis e atti conseguenti) imponga a tutte le ASD di nominare il ReCAViD.
Se la nomina del ReCAViD è solo formale, perchè avete messo lì un amico aggratis, capita qualcosa e lui non dovesse agire nel migliore dei modi, il Presidente della ASD rischia di aver violato l’articolo 40 del Codice Penale, noto per il principio giuridico della culpa in vigilando che prevede tra le altre cose “(…) Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.”
Il presidente aveva l’obbligo di impedire, rispettando nella forma e nella sostanza la Riforma dello Sport, che una vittima di abuso, violenza o discriminazione non trovasse aiuto nel ReCAViD dell’ASD.
Non avendolo impedito, ne è co-responsabile.
Ecco quindi il famoso combinato-disposto (principio giuridico per cui un obbligo è dato dalla interpretazione congiunta di due o più norme distinte tra loro) che porta il presidente di una ASD a dover fare tutto quanto in suo potere per nominare la persona più idonea al delicato ruolo di ReCAViD.
Immaginate essere davanti al Giudice e sentirsi domandare: “Ma perché hai nominato tizio per tale ruolo?” e voi dover rispondere “Perché me lo faceva gratis!”.
Sulle stime economiche: ovviamente non è così facile stimarle. La cifra di 10mila euro di cui parliamo nelle nostre comunicazioni è una media sensata dei risarcimenti danni fissati in parecchie sentenze degli ultimi anni, che abbiamo (purtroppo) potuto studiare, nei casi in cui il Presidente fosse stato negligente nella scelta dei collaboratori interni alle ASD che poi hanno portato a casi di violenze gravi. Già da anni, infatti, vi è l’obbligo di richiedere il Certificato penale per i reati pedo-pornografici e molti Presidenti non lo hanno mai fatto…
6. Il ReCAVID (Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni) riceverà ogni segnalazione e dovrà decidere cosa fare caso per caso e SI ASSUMERÀ le responsabilità anche penali, se non agirà correttamente.
In questi giorni ne abbiamo lette, e soprattutto sentite, di tutti i colori.
Io so che tu vuoi sentirti dire che chiunque può svolgere questo ruolo, ma non è così!
Il ReCAVID DEVE essere una persona estranea E LONTANA dall’associazione.
Te lo spiego con un esempio.
Hai fatto come ReCAViD il genitore di un tuo atleta. Ammettiamo che all’interno della tua associazione ci sia un caso di bullismo e che il ragazzo bullizzato a un certo punto si faccia male. Il limite è passato e i genitori si rivolgono alle forze dell’ordine.
A quel punto il PM, prima di sentire le persone informate dei fatti, chiederà ai genitori: “Avete segnalato questa situazione al ReCAViD dell’Associazione?”.
Se la risposta sarà: “No perché la segnalazione sarebbe arrivata ai genitori dei bulli.” tu sei SPACCIATO. Perché questo vuol dire che il tuo sistema di SafeGuarding non funziona e potrai essere ritenuto colpevole per diverse imputazioni tra cui l’art.40 del Codice Penale per il quale “(..) Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.
Mi spiego meglio.
Nel caso dell’esempio il ReCAVID (Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni) era il medico dell’associazione. Nel caso specifico era il papà del migliore amico di uno dei bulli.
Se tu scegli un ReCAVID interno all’associazione o anche “vicino”, medici, assistenti sociali, psicologi che hanno un qualunque legame con l’associazione o con il territorio, ti stai mettendo in una situazione pericolosissima perché il Giudice, leggendo i rapporti di indagine e sentendo le testimonianze, la vedrà come un’aggravante. Il controllore e il controllato NON DEVONO essere la stessa persona.
Lascia perdere quello che ti stanno raccontando, che nella maggior parte dei casi si tratta di cose false e di bugie per tenervi buoni. USA IL TUO CERVELLO!
7. Il responsabile della tutela minori può essere la stessa figura del Recavid?
È la stessa figura, noi lo chiamiamo col suo nome integrale, perché il SafeGuarding non si occupa solo di minori, come abbiamo visto in lungo e in largo, e questo nome potrebbe essere fuorviante per chi legge.
8. Io faccio parte del Consiglio della ASD e mia sorella che non ne fa parte è un avvocato, puo fare lei il responsabile esterno?
Io credo che tu in fondo ti sia già data la risposta. Tua sorella evidentemente non è terza. In generale noi diciamo che il responsabile esterno quantomeno non deve far parte dell’associazione o essere vicino, non deve vivere nello stesso paese o nella zona e non deve essere parente di nessuno. Come minimo. Altrimenti come si fa a spiegare a un giudice che si tratta di un terzo imparziale?
9. Se questa persona deve essere “esterna” in che modo effettuerà i suoi controlli se l’accesso agli impianti/palestre è concesso ai soli soci?
Ci sono tanti modi, ma appena il referente esterno stabilirà che si tratta di un caso “reale”, la palla passerà direttamente alla Procura della Repubblica. Ci penseranno Polizia e Carabinieri. Il presidente NON SARÀ AVVISATO. L’ufficio della federazione o dell’ente di riferimento si.
10. Se scelgo come ReCavid una persona vicina all’associazione, collaboratore, medico, psicologo, ecc… Questi è tenuto ad adeguarsi al GDPR, fornire l’informativa della privacy e offrire una gestione strutturata in accordo con le più stringenti richieste del GDPR?
Si, ma non solo. C’è una differenza importante da sottolineare che ti semplifico così:
Se il ReCavid fa parte, a qualche titolo, dell’associazione, la responsabilità in caso di mancato adempimento degli stretti requisiti imposti dal GDPR sono a carico sia del presidente che del ReCAVID stesso. Se Questi è esterno, sono interamente a carico del ReCAVID. Ovviamente il presidente deve verificare che la persona nominata come ReCAVID esterno sia in regola dal punto di vista della gestione della privacy come richiesto da GDPR, quantomeno ottenendo un’autodichiarazione.
11. Posso usare un modello per adeguarmi?
In parte si, ma il problema è che, ammesso che siano giusti, andranno tutti adattati all’associazione, altrimenti non serviranno a niente. Come al solito. A breve vi posterò un articolo sui facsimile e su come usarli.
Il problema è che la federazione e l’ente sono parti in causa, siamo in palese conflitto d’interesse. Rischiate un anno di galera e 10mila euro a segnalazione. Come presidente ti prendi questo rischio???
E poi dopo il primo luglio? Con il livello di competenza che si vede nelle risposte?
12. Il problema fondamentale è identificare il Responsabile esterno. Il rischio è strapagare qualcuno di incompetente o di incaricare persona non idonea. Cosa faccio?
Domanda complessa, ma cerco di rispondere in maniera semplice.
Il SafeGuarding aumenta inevitabilmente i costi dell’associazione.
Il SafeGuarding aumenta inevitabilmente i costi dell’associazione.
Il SafeGuarding aumenta inevitabilmente i costi dell’associazione.
Capito questo devi capire anche quest’altra cosa;
Il SafeGuarding introduce una responsabilità penale (1 anno di galera)
Il SafeGuarding introduce una responsabilità penale (1 anno di galera)
Il SafeGuarding introduce una responsabilità penale (1 anno di galera)
Quindi il responsabile terzo esterno, che ha un nome difficilissimo, si accolla la responsabilità PENALE. Come anche il presidente allo stesso modo.
Ma non basta perché per non essere giudicato colpevole il responsabile deve fare tre cose.
- Verificare l’adeguamento formale dell’associazione al SafeGuarding.
- Fornire la formazione continua almeno ai collaboratori e al direttivo ogni anno per più volte all’anno.
- Fornire il servizio di ricezione delle segnalazioni.
Queste sono attività costose, ma la cosa che, tra tutte, costa di più è il fatto che il responsabile esterno si accolla la responsabilità penale se queste cose non vengono fatte e fatte per bene.
Tutte le persone che stanno accettando questo tipo di ruolo senza farsi pagare, sono persone che non hanno ancora capito cosa rischiano e da cui tu, come presidente devi girare alla larghissima. Perché non sono abbastanza professionali per non farti dei danni. ATTENZIONE
Siamo d’accordo sul fatto che pur condividendo il fine del SafeGuarding in toto, dopo la mazzata della riforma dello sport, non era ancora il momento di piazzare dei costi importanti sulla schiena del presidente.
13. Ma il contratto potrà essere a “chiamata”, voglio dire a prestazione in caso di necessità ?
Se hai letto la risposta alla domanda sopra avrai capito che il lavoro del responsabile esterno è continuo e ha un sacco di oneri. Quindi non si tratta di un contratto a chiamata.
14. Il responsabile esterno è una figura che va pagata regolarmente ogni anno indipendentemente che debba intervenire o meno..?
Certo, perché la formazione va fatta sempre, altrimenti sei inadempiente e quindi ti becchi l’anno di galera. Gli aggiornamenti formali, siamo in Italia e quindi ci saranno in continuazione. In più aggiungo che le segnalazioni ci saranno. Sempre
15. Esiste un riferimento, articolo o comma, dove si evince o parla direttamente dell’obbligo della formazione rivolta a collaboratori, dirigenti ed iscritti?
No, ma è previsto dalla maggior parte delle Linee guida degli enti di affiliazione. Per Esempio la Fitarco lo fa all’articolo 13 lettera o) pag 11. del suo “LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA E DEI CODICI DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE “
La logica è semplice: come possono i partecipanti alla vita associativa assicurare di saper affrontare questi argomenti se non si formano?
16. Come si fa a quantificare un compenso equo per il responsabile esterno?
Il prezzo lo farà il mercato, però tieni presente due cose.
1. Le associazioni grosse pagheranno e si tuteleranno.
2. Quelle piccole cercheranno di risparmiare esponendosi, in questo caso, a rischi notevoli.
Chi offrirà questo servizio a basso prezzo lo farà senza aver capito il rischio che corre in prima persona e senza fornire tutto quello che serve esponendo anche presidente (soprattuto) e consiglio direttivo alla responsabilità penale.
Occhio a chiedere favori a persone che conoscete senza informarli in maniera chiara sui rischi che corrono in prima persona, perché basta una sola segnalazione seria per far andare tutto alla procura. E poi sono cavoli.
Dovrete spiegare a questa persona a cui avevate detto: “ma si cosa vuoi che sia, è un incarico pro forma, devo solo mettere il tuo nome su un modulo”, che a seguito di una segnalazione gestita male, deve andare a processo.
ATTENZIONE
17. Premetto che ancora non ho avuto modo di vedere la registrazione del webinar, spero nel fine settimana. Ma una domanda leggendo tutto questo mi viene spontanea. Ma chi sono queste figure “mitologiche” che dovrebbero espletare questo servizio? Esistono? Dove? Se questo Safeguarding è stato creato da poco, come fanno queste persone ad essere pronte anche a fare formazione? Lo facevano già come lavoro? E per chi? Dove è possibile trovarle? Ripeto non ho visto il webinar e magari e tutto spiegato, ma credo che siano delle domande lecite… Grazie
Bella domanda. Con le federazioni e gli enti totalmente fuori dai giochi, perché è stato dato loro l’incarico di controllori, non rimane molto.
Il ruolo è complesso e rischioso.
Noi lo facciamo perché siamo associazionisti e quindi abbiamo già tutto quello che serve. Competenze, sistemi informatici, formazione, collaboratori che lavorano in ambiti diversi e che conoscono ogni aspetto dell’associazione. Ma partiremo con un numero limitato di associazioni e con presidenti che conosciamo.
Rispondo alle tue domande:
18. Se questo Safeguarding è stato creato da poco, come fanno queste persone ad essere pronte anche a fare formazione?
Devono già avere una solida formazione sulla gestione sia operativa che amministrativa dell’associazione.
19. Lo facevano già come lavoro?
Per forza.
20. E per chi?
Per un numero ragionevole di associazione, almeno 50 per dare un minimo.
21. Dove è possibile trovarle?
Sicuramente lontane dall’associazione e dalla comunità di riferimento.
Noi abbiamo il nostro servizio che ha posti limitati e con selezione preliminare delle associazioni.
==> CLICCA QUI PER AVERE INFORMAZIONI SUL NOSTRO SERVIZIO DI SAFEGUARDING
Considera che la maggior parte dei presidenti non ha ancora capito il concetto di “terzo esterno” e pensa di trovarsi una soluzione in casa. Il solito amico, il papà del bambino, il medico, il parente e così via. Siamo in Italia e si pensa alla soluzione all’italiana. Ma questo SafeGuarding è pensato per realtà professionali. E aumenterà i costi.
La normativa sta spingendo le associazioni a diventare più “professionali”. Noi di TeamArtist lo consigliamo da 10 anni, ma i presidenti non si sono adattati e non si stanno adattando.
Li faranno adattare con le cattive.
21. Oltre al Presidente anche gli altri membri del Consiglio Direttivo sono penalmente e civilmente responsabili?
Si, trovi tutto nel webinar linkato all’inizio dell’articolo.
Se avete altre domande scrivetele nei commenti. Se sono interessanti le aggiungo a questo post.
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Vi metto il link al servizio di SafeGuarding anche qui, visto che ce lo state continuando a chiedere in privato. C’era già nel post ma, viste le richieste, temo che non si veda abbastanza. Vi ricordo che visto l’argomento facciamo selezione sulle associazioni con cui lavoriamo.
==> CLICCA QUI PER AVERE INFORMAZIONI SUL NOSTRO SERVIZIO DI SAFEGUARDING
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Grazie, ti risponderemo per bene mercoledì
Ciao Francesca, ce ne saranno parecchi!
Dopo il webinar ho una domanda per te.
Podcast – Il safeguarding spiegato semplice in 10 minuti
Ciao a tutti,
ho preparato un podcast per spiegare in modo semplice il safeguarding in 10 minuti:
==> CLICCA QUI PER ASCOLTARE IL PODCAST
Scrivi il tuo commento qui sotto se hai domande. Ricordati di partecipare al webinar del 29 maggio alle 18.
IL SAFEGUARDING È OBBLIGATORIO PER TUTTE LE ASD, ANCHE SE NON LAVORANO COI MINORI
Per favore leggi questo che è importantissimo:
Ci saranno novità… 😉
Molto interessante, potete leggere chi è Filippo nelle presentazioni CLICCANDO QUI