stefano_marini (Moderatore livello 4)
u/stefano_marini
Una “previsione” del futuro
Oggi ti parlo di una cosa che, secondo me, è estremamente importante e che i presidenti non hanno ancora messo bene a fuoco.
Sarò breve ma leggi con attenzione. Si tratta di una possibile “anticipazione” del futuro prossimo delle associazioni.
Ma arriviamo al dunque. Ci sono alcune tendenze in corso:
1. L’agenzia delle entrate assumerà 11 mila persone a breve. UNDICIMILA. Per i primi 5mila è già stato fatto il concorso… in pratica aumenta il suo organico più o meno del 50%.
2. Ci sono 6 MILIARDI di euro nel PNRR destinati allo sviluppo dei software della pubblica amministrazione e sappiamo che una fetta corposa andrà al potenziamento dei software dell’agenzia delle entrate.
3. Tutti i governi del mondo stanno GIÀ inserendo l’intelligenza artificiale nei loro software di riscossione delle tasse. Lo sta facendo anche l’Agenzia delle Entrate italiana. Questo diventerà un suo alleato POTENTISSIMO.
4. Sport & salute NON è il CONI. È aumentata la pressione sugli enti e sulle federazioni per applicare la famosa deliberazione n° 1574 del 18 giugno 2017, che obbliga questi ultimi a fornire tutti i dati delle associazioni e a segnalare potenziali illeciti.
5. È stato creato e messo a regime il RAS e soprattutto il software che gestisce i suoi dati che, da quello che sappiamo, è già integrato con i software centrali della pubblica amministrazione (a cui l’agenzia delle entrate ha ovviamente accesso).
La mia previsione è che nel giro di qualche anno l’agenzia delle entrate avrà software potentissimi e fortemente automatizzati grazie all’intelligenza artificiale. Avrà almeno 11mila persone in più che li faranno funzionare e avrà una base enorme di dati su cui farli agire, senza che gli ispettori escano dall’ufficio. Tu non ti accorgerai di nulla e potrai iniziare a ricevere avvisi e cartelle di cui TU dovrai fornire tutta la documentazione per provare la tua ragione.
Il problema però è di tutti, sia di quelli che fanno i furbi e che finalmente dovranno pagare, sia di quelli che hanno sempre pagato.
Dal giornale del 16 ottobre 2023, Felice Manti scrive:
“Equitalia ci prova ancora: è record di cartelle pazze. Ganasce fiscali a pioggia ma per debiti inesistenti. Migliaia di avvisi e fermi dell’auto spaventano contribuenti senza colpe. La Riscossione sorvola su sentenze che le danno torto.“
Se scrivi “cartelle pazze” su internet capirai la porta del fenomeno.
Parliamo di decine e decine di migliaia di cartelle solo nel 2022.
Pensa un po’ cosa succederà quando ci saranno software automatizzati basati sull’intelligenza artificiale che li genereranno…
Sicuramente ora tu ti stai chiedendo, perché mi dovrei preoccupare ADESSO di cose che succederanno tra 2 o 3 o 5 anni?
L’Agenzia delle Entrate può controllare fino a 7 anni nel passato, la mia previsione è che, OGGI, stia costruendo la struttura per raccogliere i dati su cui, IN FUTURO con calma, farà i controlli.
I dati raccolti nel 2024 non saranno controllati prima del 2029.
Nel 2029 sarà pronta tutta l’infrastruttura di cui ti ho parlato sopra?
Secondo me si!
Allora non ti resta che una soluzione. Fornire i dati OGGI, fornirli giusti e pagare il dovuto. Solo in questo modo quando fra 5 anni arriverà una cartella, o sarai controllato, se hai ragione potrai farla valere!
Cosa ne pensi di quello che sta accadendo e di quello che accadrà nei prossimi anni? E come pensi che dovrebbe comportarsi un presidente di associazione OGGI per non avere problemi in futuro?
Posta del 13 Gennaio 2024
“Ciao Stefano,
perché non chiedi alle associazioni di formare e magari fare un contratto con i volontari che gestiscono le pagine social e/o i siti web delle associazioni?
Purtroppo molti non sanno comportarsi e non è la prima volta che su Messenger o al telefono mettono in grave posizione i presidenti…
Non sanno che quando il numero di telefono è nelle info e che quando rispondono ai vari Messenger, stanno rappresentando l’associazione…
C’è da piangere”
Paola
Posta del 6 gennaio 2024
“Caro Stefano,
in un Paese in cui il Festival di Sanremo è diventato …… motore economico primario , con battage pubblicitario (gratuito) quasi quotidiano, mi sembra giusto rispondere alla TUA RICHIESTA, che tocca un argomento complesso come la RIFORMA DELLO SPORT.
Ed allora:
PRIMO FONDAMENTALE PROBLEMA: in Italia, per divenire “Presidente” di una Associazione Sportiva è sufficiente controllare l’Assemblea elettiva, indipendentemente dai requisiti personali oggettivi. Nel mondo occidentale evoluto, questo è impossibile. Per essere “Presidente” di una Associazione Sportiva , piccola o grande che sia, devi essere iscritto in un Registro Specifico, mantenuto da una Autorità Riconosciuta , che stabilisce regole e requisiti dei candidati che, solo successivamente ottengono il “Placet” dell’Assemblea che li elegge. Questo cambia all’ORIGINE il Sistema di RIFERIMENTO, perché la figura del “Presidente” è quella di un “Professionista”, che si avvale di collaboratori adeguati. I Pub inglesi che fanno sport, i Centre de loisir francesi e le Associazioni sportive americane hanno al vertice figure professionali (retribuite) che svolgono le loro funzioni. Il “Sistema Italiano” è profondamente diverso ed induce sperequazioni e favoritismi di vario genere. Inoltre, a mio avviso, viene calpestata la finalità prima dello Sport , che è quella di una ” Competizione tra EGUALI” : basti pensare alla eterogeneità delle squadre di serie A o B , che riflettono una condizione organizzativa pensata a misura del ……Presidente ” di Turno”.
SECONDO FONDAMENTALE PROBLEMA: il ” Sistema Italiano” , per cui per divenire campione di sci, di atletica, di nuoto, etc. devi essere preferibilmente un appartenente alle Forze Armate, in modo da garantirti gli allenamenti continui necessari per emergere, NoN è un Sistema economicamente produttivo, ma invece necessita di continue elargizioni che gli “addetti ai lavori” sanno come ottenere.
TERZO ( MA SOLO COME ORDINE di enunciazione ): il CONTROLLO del SISTEMA è stato per anni affidato solo al CONI, ente burocratico per eccellenza, che mira soprattutto a conservare se stesso e riflette scelte politiche , a torto considerate secondarie , quale appunto quella delle attività sportive. Di recente, si è tentato di rimediare con la costituzione di ” SPORT e SALUTE” , ma posso assicurarTI che il risultato è quello di un conflitto tra ENTI che incidono ad esempio sul mondo della SCUOLA PUBBLICA, inducendo confusione e disaffezione tra gli utenti.
MORALE : la RIFORMA DELLO SPORT è indispensabile , ma credo che, a monte , dovremmo riflettere SERIAMENTE sul ruolo che lo SPORT deve avere nel Paese, soprattutto come motore economico.
Un sincero saluto.
F. G.”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Ferdinando
Posta del 30 dicembre 2023
“Buongiorno,
chiarisco subito che non sono un Presidente, ma non per questo mi sento meno coinvolto (direi quasi travolto…) dai cambiamenti della riforma e dalle criticità che ha introdotto.
Uno sfogo sulla riforma sarebbe facile da un lato, ma lungo e tedioso da leggere dall’altro. Preferisco limitarmi a due pillole che magari non saranno centrali, ma rappresenterebbero due buoni temi su cui introdurre un miglioramento:
- FIGURA DI LAVORATORE SPORTIVO – Vorrei partire da una semplice considerazione molto terra-terra: se qualcuno svolge un’attività regolare per la quale in qualche modo viene anche retribuito, non si parla di “lavoratore” ? E se l’attività di svolge nel perimetro dello sport, non si dovrebbe parlare di “lavoratore sportivo” ? Con questo non voglio allargare a dismisura la platea (vedi ambito amministrativo), ma semplicemente ricomprendere tutti gli allenatori di fatto (i “non patentati”). Sì perchè, almeno nel calcio, i “patentati” sono quasi una setta (già per accedere ai corsi ci vuole un curriculum sportivo di prim’ordine, senza contare il tempo e i costi necessari per frequentare i corsi e ottenere le abilitazioni) Questa “elite“, correttamente creata per per garantire qualità a livello di conduzione primaria delle squadre agonistiche, non sembra molto sensata se si pensa al movimento di base e darà origine a distorsioni quasi ridicole. Nel calcio non è possibile trattare come lavoratore sportivo una persona che allena bambini da venti o più anni (quindi da prima che gli attuali patentini iniziassero ad esistere) e invece, in altri sport e con altre federazioni ed enti, si “svendono” certificazioni praticamente a tutti… Nell’Anagrafe Federale FIGC è tutt’ora possibile censire i cosidetti “dirigenti-allenatori” che sono la colonna portante soprattutto dei settori giovanili (ma sono anche i vice delle prime squadre e di tutta l’attività agonistica), salvo poi doverli per forza trattare come “volontari non retribuiti”. E’ una cosa senza senso pratico.
- RESPONSABILITA’ DEL LEGALE RAPPRESENTANTE – E’ un tema ben più ampio che mi permetto solo di citare perchè mi pare se ne parli poco rispetto alla gravità della situazione. Le associazioni ormai faticano a trovare persone disposte ad assumere questo ruolo perchè ormai tutti sanno che si finisce nel mirino di chiunque voglia approfittare di qualche debolezza del sistema (ricordiamoci sempre che spesso si tratta di DILETTANTI e che come tali non sono tenuti ad essere esperti di ogni aspetto giuridico-gestionale, nè dispongono delle risorse economiche per accedere a costose consulenze ad-hoc). Servirebbe un’evoluzione che limiti la responsabilità al dolo o alla colpa grave, togliendo ogni conseguenza per fatti di tipo colposo. In sostanza, chiunque accede a un impianto sportivo pubblico (o fa accedere a un minore su cui esercita tutela), si assume in proprio la responsabilità di ciò che potrà capitare all’interno, a meno di azioni compiute dal gestore dell’impianto che ne possano aver minato il livello di sicurezza intrinseco. Provo a spiegarmi meglio con un esempio: se qualcuno dovesse inciampare in uno scalino, rimangono fatti suoi a meno che non si dimostri che lo scalino è stato creato/modificato dal gestore in difformità dal progetto originale o dalle autorizzazioni dell’ente proprietario dell’impianto. Mi rendo conto che è una questione complessa e che gli aspetti giuridici connessi sono parecchio articolati, ma è urgente metterci mano per evitare che le associazioni chiudano per mancanza di presidenti o, peggio, rimangano aperte con “presidenti prestanome” (nullafacenti, nullatenenti,…) che non danno nessuna garanzia reale di correttezza nella gestione.
Mi fermo qui nella speranza di aver portato un piccolo contributo alla discussione.
Cordiali saluti.
B.D.F”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Bruno
Posta del 23 Dicembre 2023
Caro Stefano,
ho letto il fac-simile di statuto, che la Federazione della nostra ASD ci ha messo a disposizione come traccia.
Il mio giudizio è: a chi giova ? non certo alle ASD !
Meglio quello che c’era prima.
Un caro saluto e Buon Anno.
Amedeo
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Amedeo,
ripeto spesso che una delle caratteristiche più importanti di TeamArtist è la sua INDIPENDENZA. Il motivo è quello che hai scritto sotto. Noi tuteliamo i presidenti, e non riceviamo soldi da altri, proprio per non doverci piegare agli interessi di terzi e poter fare sempre quello dei presidenti, che sono gli unici nostri veri clienti.
Spesso le persone pensano che gratis sia gratis davvero. Ma gratis non esiste! Esiste soltanto qualcun altro che sta pagando per aver soddisfatto il proprio interesse, che potrebbe non coincidere con quello di chi sta sfruttando il prodotto o servizio gratuito. Quindi bisogna sempre guardare di chi sono i reali interessi in gioco.
Nel caso specifico ti sei già dato la risposta.
Grazie di avermi scritto e buona giornata.