stefano_marini (Moderatore livello 4)
u/stefano_marini
Qual è il costo di un collaboratore amministrativo?
Durante l’ultima Masterclass sulle Sponsorizzazioni che ho tenuto un paio di settimane fa, è uscito un argomento interessante, che serve anche come guida a tutti quelli che hanno bisogno di inserire un collaboratore amministrativo.
Ammesso che riusciate a trovare una persona competente che si occupi della vostra amministrazione, quanto la pagate al mese?
Quanti euro costa un amministrativo che lavora 8 ore alla settimana per la vostra associazione?
Nota: so che non riuscite a trovare questo tipo di persona, perché ci sono in giro solo persone che hanno qualche nozione contabile di base. Ma in questo post concentriamoci su quanto costa.
Come organizzare un centro estivo
Molti presidenti hanno bisogno di organizzare un centro estivo. Si tratta sicuramente di un’attività molto interessante per l’associazione che però richiede anche delle attenzioni. In questo webinar parliamo di come organizzare un centro estivo con successo.
==> CLICCA QUI PER VEDERE IL WEBINAR SU COME ORGANIZZARE UN CENTRO ESTIVO
Si può usare ChatGPT per l’associazione?
Nel prosieguo del testo trovi una mail che ho ricevuto stamattina, sempre per restare in tema di preparazione dei presidenti.
Chiediamo alla polizia annonaria cosa ne pensa e al giudice se ChatGPT vale in tribunale?
La giustizia italiana è difficilmente interpretabile di suo. Credo che sarà una delle ultime cose che tra decine di anni ChatGpt potrà Hackerare…Figuriamoci adesso. STATE ATTENTI!
Ecco il testo della mail:
“Ciao Stefano,
visionando il tuo sito ho notato che riportate un’informazione in conflitto sia con perplexity che chatGBT. In sostanza voi dite che il presidente non può accettare nuovi soci al momento della contestuale richiesta di ammissione da parte del socio stesso. Sei sicuro di quello che hai scritto sul sito, perché perplexity dice ben altro vedi testo piu’ grande sotto…:” Grazie
Testo di chatgpt:
“Secondo la normativa italiana sulle associazioni, il presidente di un’associazione può accettare nuovi soci contestualmente alla compilazione della domanda di ammissione da parte del nuovo socio. Ecco i principali punti da considerare:
- L’ammissione di nuovi soci è disciplinata dallo statuto dell’associazione. Generalmente, lo statuto prevede che l’ammissione di nuovi soci avvenga su domanda dell’interessato e con l’approvazione degli organi associativi competenti, come il consiglio direttivo o l’assemblea dei soci.
- Il presidente, in qualità di legale rappresentante dell’associazione, ha solitamente il potere di accettare le domande di ammissione dei nuovi soci, salvo diversa indicazione nello statuto.
- L’accettazione della domanda di ammissione da parte del presidente è quindi un atto formale che sancisce l’ingresso del nuovo socio nell’associazione, a condizione che vengano rispettati i requisiti previsti dallo statuto.
- Tuttavia, lo statuto può anche prevedere che l’ammissione definitiva del nuovo socio debba essere ratificata dall’assemblea o da altro organo associativo, anche se il presidente ne ha già accettato la domanda.
In sintesi, il presidente di un’associazione può generalmente accettare le domande di ammissione di nuovi soci contestualmente alla loro presentazione, salvo diversa indicazione nello statuto dell’associazione.
a presto, I.R.”
Cosa ne pensate dell’utilizzo di ChatGPT per queste cose?
Come richiedere il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione
A ottobre 2023 abbiamo tenuto un webinar importantissimo sul riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
==> Clicca qui se te lo sei perso
In quel momento non c’erano ancora le condizioni pratiche per poterla richiedere e per mettere in pratica la nuova procedura.
Il 27 marzo 2024 abbiamo tenuto un’altro webinar dal titolo: “Personalità giuridica: aggiornamenti sulle procedure per ETS e ASD”.
==> Clicca qui per vedere il webinar sulle procedure
All’interno del webinar ci sono i nuovi aggiornamenti e cercheremo di darti una soluzione per poter richiedere il riconoscimento!
Ti ricordo che, fino ad adesso, il presidente ha sempre risposto con il proprio patrimonio personale, case e soldi, nel caso in cui l’associazione si trovasse in difficoltà.
Da oggi le cose cambiano e il presidente può levarsi questo enorme peso.
Ci sono ovviamente delle condizioni per poterlo fare, ma si tratta di un’enorme opportunità per i presidenti, che dovrebbero valutare con attenzione.
Non mi perdo in ulteriori parole perché, se stai leggendo questo post, SAI quanto è importante il tema della “personalità giuridica dell’associazione”, che è il nome tecnico che libera il presidente dall’obbligo di rispondere col proprio patrimonio a tutti i creditori dell’associazione, siano essi: i soci, lo stato, i fornitori, i collaboratori e così via.
All’interno del webinar tratteremo gli aggiornamenti su:
1. Come funziona il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
2. Quali sono i requisiti per poter accedervi.
3. Come si fa a farlo. Forniremo soluzioni pratiche.
4. Quanto costa e quanto è complessa l’operazione.
I dolori del presidente
Cosa vi pesa di più come presidente in questo momento?
Le cose operative?
Le paure?
Le ansie?
I rischi?
Al termine della discussione vi condividerò i dati del sondaggio a cui hanno risposto più di 2mila presidenti.
P.s. ci sarà qualche sorpresa
Il sabato del presidente
Una delle cose che ci chiediamo sempre è quando un presidente dedica più tempo alla sua associazione.
Il sabato passate la giornata in associazione? Nel caso la risposta sia affermativa, cosa fate?
La riforma dello sport è incostituzionale
Oggi un presidente mi ha scritto questo:
“Da sempre ho visto che le società sportive faticano parecchio a rispettare le normative anche se sono oneste.
E’ quasi impossibile seguire gli statuti regolari che hanno una forma democratica piuttosto allargata più adatta alle Spa da cui traggono spunti e contraddizioni.
1° quota sociale uguale per tutti + spese di gestione ripartite (parlando di società senza profitto)
Assurdità: la quota sociale uguale per tutti che non si capisce a che titolo si possa formulare e con quali elementi.
Non è possibile fare quote uguali: ci sono atleti che partecipano a campionati e tornei federali(più costosi) e atleti che partecipano a campionati minori(meno costosi) e poi ci sono i minorenni che dovrebbero essere agevolati.
Prima facevo quote differenziate con la somma dei costi fissi di partecipazione federale e somma dei costi fissi di partecipazione a enti minori (meno costosi) e quote ancora inferiori per i giovani che hanno meno spese federali.(ma anche allora ci volevano quote fisse a rigore)
2° assurdità nelle piccole associazioni senza lucro gli associati non vogliono partecipare ad assemblee e a sostenere cariche con impegni e quindi si fanno riunioni disertate con verbali spesso adattati alle norme vigenti.
3° assurdità ( anzi incostituzionalità) Non si permette al privato cittadino di gestire un gruppo sportivo in maniera autonoma nei limiti legali come ogni altra attività artigianale o professionale: medici possono esercitare con più di 3000 pazienti, avvocati possono avere clienti a iosa, artigiani possono avere dipendenti in quantità illimitata.
A allenatori referenziati e con certificato penale immacolato non possono gestire autonomamente un gruppo sportivo: E UNA LIMITAZIONE INGIUSTA E ILLEGITTIMA
La ritengo una limitazione anticostituzionale che limita enormemente la diffusione dei piccoli gruppi sportivi.
Oggi un ex atleta o un giovane allenatore non può gestire autonomamente un piccolo gruppo !! Serve uno statuto -un’assemblea di soci, la partita IVA e un commercialista.
Cosa ne dice lei?”
–> Sarei molto curioso di sapere quali sarebbe le vostre considerazioni se riceveste una lettera di questo tipo.
Cosa succede in caso di accesso non autorizzato al RAS e ai dati fiscali
Sto preparando una riflessione sul tema della gestione dei dati contenuti nel RAS. Non so se avete letto tutto quello che i giornali hanno scritto sui dossieraggi. In poche parole un finanziere ha fatto l’accesso ai sistemi informatici dell’agenzia e ha estratto vita morte e miracoli di tutti.
Pensi che per te e per la vostra associazione sia diverso?
Pensi che se un funzionario farà la stessa cosa con te qualcuno se ne preoccuperà come se ne stanno preoccupando adesso perché ci sono dei politici in mezzo?
I giornali interverranno?
Come verranno utilizzati questi dati?
Verranno utilizzati nel tuo interesse?
Si può evitare?
Leggendo i vari commenti credo che sia il caso che spieghi un pochino di più di cosa si tratta.
Dal corriere della sera dell’8 Marzo 2024:
Una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dossieraggio. A proporla è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un evento a Milano. «Ieri ho avuto un incontro con il ministro della Difesa Crosetto, con un informale scambio di opinioni – ha spiegato -. Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio secondo le parole di Cantone, è diventata ancora più seria». Il riferimento è appunto alle indagini portate avanti dalla Procura di Perugia sul monitoraggio abusivo di archivi informatici e banche dati con informazioni sensibili attuato dall’ex ufficiale di Guardia di Finanza e membro della Direzione Nazionale Antimafia Pasquale Striano. «Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria – ha continuato Nordio -. Ovviamente, il Ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni. Le parole usate dal collega Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto, molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza».
Ogni funzionario della finanza e dell’agenzia può accedere a qualunque dato personale degli italiani, compresi i dati sanitari adesso che c’è il fascicolo sanitario online. Parliamo praticamente di qualunque cosa. Questi accessi sono tracciati e tecnicamente devono essere autorizzati, ma sono talmente tanti che chi li controlla?
Nel caso riportato sopra l’interesse dei mass media è così forte perché in ballo ci sono dei politici che sono venuti a conoscenza degli accessi illeciti solo perché i dati sono stati divulgati.
Da qui derivano le domande che ho riportato sopra.
Presentazione Stefano Marini
Buongiorno a tutti, sono Stefano Marini e sono fondatore e consulente senior qui a TeamArtist.
Come evitare che il presidente risponda col proprio patrimonio personale
Fino ad oggi il presidente ha sempre risposto con il proprio patrimonio personale, case e soldi, nel caso in cui l’associazione si trovasse in difficoltà.
Da oggi le cose cambiano e il presidente può levarsi questo enorme peso.
Ci sono ovviamente delle condizioni per poterlo fare, ma si tratta di un’enorme opportunità per i presidenti, che dovrebbero valutare con attenzione.
Non mi perdo in ulteriori parole perché, se stai leggendo questa email, SAI quanto è importante questo tema per un presidente.
Per questo motivo giovedì 26 ottobre alle ore 18 terremo un webinar in cui faremo chiarezza sulla “personalità giuridica dell’associazione”, che è il nome tecnico che libera il presidente dall’obbligo di rispondere col proprio patrimonio a tutti i creditori dell’associazione, siano essi: i soci, lo stato, i fornitori, i collaboratori e così via.
All’interno del webinar tratteremo:
1. Come funziona il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione.
2. Quali sono i requisiti per poter accedervi.
3. Come si fa a farlo.
4. Quanto costa e quanto è complessa l’operazione.
MI RACCOMANDO QUESTO È UN WEBINAR IMPORTANTISSIMO!
Qual è la corretta procedura per sostituire il presidente
L’elezione del presidente è un’attività interna all’associazione. A nessuno dei membri del direttivo, dei consiglieri, dei soci viene spiegato come svolgere le elezioni.
Le regole per le elezioni possono essere diverse da associazione ad associazione, a seconda di quanto previsto dallo statuto e dalla propria forma giuridica.
Inoltre, le elezioni devono essere anche formalmente corrette, oltre che sostanzialmente. Questo vuol dire che le elezioni possono essere gestite secondo le regole ma poi i verbali non vengono scritti, oppure non sono corretti per qualunque motivo. Mancano le comunicazioni istituzionali. E così via.
Ci sono degli aspetti formali che devono essere a loro volta in regola.
Se le elezioni non sono in regola dal punto di vista sostanziale e formale il presidente di trova a dover fronteggiare diversi problemi, di quelli che sarebbe meglio evitare.
Ma la difficoltà principale sta nel fatto che il presidente non lo sa.
Il problema nasce quando qualcuno inizia a rompere le scatole. E solo in quel momento il presidente se ne accorge.
Potrebbe essere una banca in occasione di un affidamento, un socio rancoroso, qualcuno del direttivo che vuole prendere il posto del presidente. Si tratta di una lunga lista, può trattarsi di un problema assicurativo, potrebbe essere il comune in occasione di una convenzione. Chi più ne ha, più ne metta.
Generalmente quando il presidente si rende conto del problema è tardi per sistemarlo in maniera INDOLORE. Qualcuno sta rompendo per qualcos’altro e, sorpresa, si aggiunge anche un problema di tipo elettivo. Frittata fatta.
Però se in tempi non sospetti viene fatto un controllo, anche nel caso non fosse tutto a posto, generalmente, si può sistemare. Così il presidente può stare tranquillo ed evitare spiacevoli sorprese.
Visto che questo è un problema estremamente diffuso, e ce ne siamo accorti controllando centinaia e centinaia di statuti l’anno scorso abbiamo deciso, che mercoledì 28 febbraio alle ore 18 terremo un webinar sul tema della “corretta procedura di cambio del presidente”.
Questo è un webinar dedicato a tutte le associazioni che stanno cambiando presidente ma soprattutto a tutti i presidenti GIÀ ELETTI per vedere se sono in regola.
Si tratta del solito webinar “pratico” che si terrà online e al termine del quale saranno messe a disposizione di tutti i partecipanti, sulla loro area personale del nostro sito, la registrazione e le slide utilizzate.
Al suo interno vedremo:
1. Qual è la corretta procedura per sostituire il Presidente di una Associazione senza commettere gravi errori che possono portare a pesanti ripercussioni
2. Quando il Presidente di una Associazione cessa VERAMENTE di essere il Responsabile Legale della stessa
3. Quando e come conviene dimettersi da Presidente di una Associazione, e con quale formula
4. Come assicurarsi di essere diventato presidente veramente e in maniera corretta
Perché abbiamo fatto questo webinar:
Come sai negli ultimi sei mesi abbiamo controllato centinaia e centinaia e centinaia di statuti,
Mentre li controllavamo ci siamo accorti di 4 cose che dovresti controllare anche tu. Eccole.
1. Che c’erano presidenti in carica che in realtà non lo erano. Addirittura, durante un controllo fiscale, gli ispettori hanno scoperto che l’attuale presidente in realtà non lo era e sono andati a casa di quello vecchio che pensava di essere fuori dall’associazione da un anno e mezzo.
2. Ci siamo accorti che i presidenti si trovano spesso nella situazione di avere la responsabilità ma non i poteri per svolgere il loro ruolo di presidente
3. Ci siamo accorti che gli organi istituzionali non sanno chi è l’attuale presidente, con tutti i problemi del caso.
4. Ci siamo accorti che i verbali e i documenti a corredo spesso non ci sono e/o non sono corretti, lasciando spazio a tutti (soci, agenzia delle entrate, altri che vogliono fare il presciente, banche) di andare a ledere gli interessi dei presidenti.
Abbiamo pensato a un webinar per aiutarti a farlo.
Una “previsione” del futuro
Oggi ti parlo di una cosa che, secondo me, è estremamente importante e che i presidenti non hanno ancora messo bene a fuoco.
Sarò breve ma leggi con attenzione. Si tratta di una possibile “anticipazione” del futuro prossimo delle associazioni.
Ma arriviamo al dunque. Ci sono alcune tendenze in corso:
1. L’agenzia delle entrate assumerà 11 mila persone a breve. UNDICIMILA. Per i primi 5mila è già stato fatto il concorso… in pratica aumenta il suo organico più o meno del 50%.
2. Ci sono 6 MILIARDI di euro nel PNRR destinati allo sviluppo dei software della pubblica amministrazione e sappiamo che una fetta corposa andrà al potenziamento dei software dell’agenzia delle entrate.
3. Tutti i governi del mondo stanno GIÀ inserendo l’intelligenza artificiale nei loro software di riscossione delle tasse. Lo sta facendo anche l’Agenzia delle Entrate italiana. Questo diventerà un suo alleato POTENTISSIMO.
4. Sport & salute NON è il CONI. È aumentata la pressione sugli enti e sulle federazioni per applicare la famosa deliberazione n° 1574 del 18 giugno 2017, che obbliga questi ultimi a fornire tutti i dati delle associazioni e a segnalare potenziali illeciti.
5. È stato creato e messo a regime il RAS e soprattutto il software che gestisce i suoi dati che, da quello che sappiamo, è già integrato con i software centrali della pubblica amministrazione (a cui l’agenzia delle entrate ha ovviamente accesso).
La mia previsione è che nel giro di qualche anno l’agenzia delle entrate avrà software potentissimi e fortemente automatizzati grazie all’intelligenza artificiale. Avrà almeno 11mila persone in più che li faranno funzionare e avrà una base enorme di dati su cui farli agire, senza che gli ispettori escano dall’ufficio. Tu non ti accorgerai di nulla e potrai iniziare a ricevere avvisi e cartelle di cui TU dovrai fornire tutta la documentazione per provare la tua ragione.
Il problema però è di tutti, sia di quelli che fanno i furbi e che finalmente dovranno pagare, sia di quelli che hanno sempre pagato.
Dal giornale del 16 ottobre 2023, Felice Manti scrive:
“Equitalia ci prova ancora: è record di cartelle pazze. Ganasce fiscali a pioggia ma per debiti inesistenti. Migliaia di avvisi e fermi dell’auto spaventano contribuenti senza colpe. La Riscossione sorvola su sentenze che le danno torto.“
Se scrivi “cartelle pazze” su internet capirai la porta del fenomeno.
Parliamo di decine e decine di migliaia di cartelle solo nel 2022.
Pensa un po’ cosa succederà quando ci saranno software automatizzati basati sull’intelligenza artificiale che li genereranno…
Sicuramente ora tu ti stai chiedendo, perché mi dovrei preoccupare ADESSO di cose che succederanno tra 2 o 3 o 5 anni?
L’Agenzia delle Entrate può controllare fino a 7 anni nel passato, la mia previsione è che, OGGI, stia costruendo la struttura per raccogliere i dati su cui, IN FUTURO con calma, farà i controlli.
I dati raccolti nel 2024 non saranno controllati prima del 2029.
Nel 2029 sarà pronta tutta l’infrastruttura di cui ti ho parlato sopra?
Secondo me si!
Allora non ti resta che una soluzione. Fornire i dati OGGI, fornirli giusti e pagare il dovuto. Solo in questo modo quando fra 5 anni arriverà una cartella, o sarai controllato, se hai ragione potrai farla valere!
Cosa ne pensi di quello che sta accadendo e di quello che accadrà nei prossimi anni? E come pensi che dovrebbe comportarsi un presidente di associazione OGGI per non avere problemi in futuro?
Posta del 13 Gennaio 2024
“Ciao Stefano,
perché non chiedi alle associazioni di formare e magari fare un contratto con i volontari che gestiscono le pagine social e/o i siti web delle associazioni?
Purtroppo molti non sanno comportarsi e non è la prima volta che su Messenger o al telefono mettono in grave posizione i presidenti…
Non sanno che quando il numero di telefono è nelle info e che quando rispondono ai vari Messenger, stanno rappresentando l’associazione…
C’è da piangere”
Paola
Posta del 6 gennaio 2024
“Caro Stefano,
in un Paese in cui il Festival di Sanremo è diventato …… motore economico primario , con battage pubblicitario (gratuito) quasi quotidiano, mi sembra giusto rispondere alla TUA RICHIESTA, che tocca un argomento complesso come la RIFORMA DELLO SPORT.
Ed allora:
PRIMO FONDAMENTALE PROBLEMA: in Italia, per divenire “Presidente” di una Associazione Sportiva è sufficiente controllare l’Assemblea elettiva, indipendentemente dai requisiti personali oggettivi. Nel mondo occidentale evoluto, questo è impossibile. Per essere “Presidente” di una Associazione Sportiva , piccola o grande che sia, devi essere iscritto in un Registro Specifico, mantenuto da una Autorità Riconosciuta , che stabilisce regole e requisiti dei candidati che, solo successivamente ottengono il “Placet” dell’Assemblea che li elegge. Questo cambia all’ORIGINE il Sistema di RIFERIMENTO, perché la figura del “Presidente” è quella di un “Professionista”, che si avvale di collaboratori adeguati. I Pub inglesi che fanno sport, i Centre de loisir francesi e le Associazioni sportive americane hanno al vertice figure professionali (retribuite) che svolgono le loro funzioni. Il “Sistema Italiano” è profondamente diverso ed induce sperequazioni e favoritismi di vario genere. Inoltre, a mio avviso, viene calpestata la finalità prima dello Sport , che è quella di una ” Competizione tra EGUALI” : basti pensare alla eterogeneità delle squadre di serie A o B , che riflettono una condizione organizzativa pensata a misura del ……Presidente ” di Turno”.
SECONDO FONDAMENTALE PROBLEMA: il ” Sistema Italiano” , per cui per divenire campione di sci, di atletica, di nuoto, etc. devi essere preferibilmente un appartenente alle Forze Armate, in modo da garantirti gli allenamenti continui necessari per emergere, NoN è un Sistema economicamente produttivo, ma invece necessita di continue elargizioni che gli “addetti ai lavori” sanno come ottenere.
TERZO ( MA SOLO COME ORDINE di enunciazione ): il CONTROLLO del SISTEMA è stato per anni affidato solo al CONI, ente burocratico per eccellenza, che mira soprattutto a conservare se stesso e riflette scelte politiche , a torto considerate secondarie , quale appunto quella delle attività sportive. Di recente, si è tentato di rimediare con la costituzione di ” SPORT e SALUTE” , ma posso assicurarTI che il risultato è quello di un conflitto tra ENTI che incidono ad esempio sul mondo della SCUOLA PUBBLICA, inducendo confusione e disaffezione tra gli utenti.
MORALE : la RIFORMA DELLO SPORT è indispensabile , ma credo che, a monte , dovremmo riflettere SERIAMENTE sul ruolo che lo SPORT deve avere nel Paese, soprattutto come motore economico.
Un sincero saluto.
F. G.”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Ferdinando
Posta del 30 dicembre 2023
“Buongiorno,
chiarisco subito che non sono un Presidente, ma non per questo mi sento meno coinvolto (direi quasi travolto…) dai cambiamenti della riforma e dalle criticità che ha introdotto.
Uno sfogo sulla riforma sarebbe facile da un lato, ma lungo e tedioso da leggere dall’altro. Preferisco limitarmi a due pillole che magari non saranno centrali, ma rappresenterebbero due buoni temi su cui introdurre un miglioramento:
- FIGURA DI LAVORATORE SPORTIVO – Vorrei partire da una semplice considerazione molto terra-terra: se qualcuno svolge un’attività regolare per la quale in qualche modo viene anche retribuito, non si parla di “lavoratore” ? E se l’attività di svolge nel perimetro dello sport, non si dovrebbe parlare di “lavoratore sportivo” ? Con questo non voglio allargare a dismisura la platea (vedi ambito amministrativo), ma semplicemente ricomprendere tutti gli allenatori di fatto (i “non patentati”). Sì perchè, almeno nel calcio, i “patentati” sono quasi una setta (già per accedere ai corsi ci vuole un curriculum sportivo di prim’ordine, senza contare il tempo e i costi necessari per frequentare i corsi e ottenere le abilitazioni) Questa “elite“, correttamente creata per per garantire qualità a livello di conduzione primaria delle squadre agonistiche, non sembra molto sensata se si pensa al movimento di base e darà origine a distorsioni quasi ridicole. Nel calcio non è possibile trattare come lavoratore sportivo una persona che allena bambini da venti o più anni (quindi da prima che gli attuali patentini iniziassero ad esistere) e invece, in altri sport e con altre federazioni ed enti, si “svendono” certificazioni praticamente a tutti… Nell’Anagrafe Federale FIGC è tutt’ora possibile censire i cosidetti “dirigenti-allenatori” che sono la colonna portante soprattutto dei settori giovanili (ma sono anche i vice delle prime squadre e di tutta l’attività agonistica), salvo poi doverli per forza trattare come “volontari non retribuiti”. E’ una cosa senza senso pratico.
- RESPONSABILITA’ DEL LEGALE RAPPRESENTANTE – E’ un tema ben più ampio che mi permetto solo di citare perchè mi pare se ne parli poco rispetto alla gravità della situazione. Le associazioni ormai faticano a trovare persone disposte ad assumere questo ruolo perchè ormai tutti sanno che si finisce nel mirino di chiunque voglia approfittare di qualche debolezza del sistema (ricordiamoci sempre che spesso si tratta di DILETTANTI e che come tali non sono tenuti ad essere esperti di ogni aspetto giuridico-gestionale, nè dispongono delle risorse economiche per accedere a costose consulenze ad-hoc). Servirebbe un’evoluzione che limiti la responsabilità al dolo o alla colpa grave, togliendo ogni conseguenza per fatti di tipo colposo. In sostanza, chiunque accede a un impianto sportivo pubblico (o fa accedere a un minore su cui esercita tutela), si assume in proprio la responsabilità di ciò che potrà capitare all’interno, a meno di azioni compiute dal gestore dell’impianto che ne possano aver minato il livello di sicurezza intrinseco. Provo a spiegarmi meglio con un esempio: se qualcuno dovesse inciampare in uno scalino, rimangono fatti suoi a meno che non si dimostri che lo scalino è stato creato/modificato dal gestore in difformità dal progetto originale o dalle autorizzazioni dell’ente proprietario dell’impianto. Mi rendo conto che è una questione complessa e che gli aspetti giuridici connessi sono parecchio articolati, ma è urgente metterci mano per evitare che le associazioni chiudano per mancanza di presidenti o, peggio, rimangano aperte con “presidenti prestanome” (nullafacenti, nullatenenti,…) che non danno nessuna garanzia reale di correttezza nella gestione.
Mi fermo qui nella speranza di aver portato un piccolo contributo alla discussione.
Cordiali saluti.
B.D.F”
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Bruno
Posta del 23 Dicembre 2023
Caro Stefano,
ho letto il fac-simile di statuto, che la Federazione della nostra ASD ci ha messo a disposizione come traccia.
Il mio giudizio è: a chi giova ? non certo alle ASD !
Meglio quello che c’era prima.
Un caro saluto e Buon Anno.
Amedeo
—————–RISPOSTA—————————————————
Gentile Amedeo,
ripeto spesso che una delle caratteristiche più importanti di TeamArtist è la sua INDIPENDENZA. Il motivo è quello che hai scritto sotto. Noi tuteliamo i presidenti, e non riceviamo soldi da altri, proprio per non doverci piegare agli interessi di terzi e poter fare sempre quello dei presidenti, che sono gli unici nostri veri clienti.
Spesso le persone pensano che gratis sia gratis davvero. Ma gratis non esiste! Esiste soltanto qualcun altro che sta pagando per aver soddisfatto il proprio interesse, che potrebbe non coincidere con quello di chi sta sfruttando il prodotto o servizio gratuito. Quindi bisogna sempre guardare di chi sono i reali interessi in gioco.
Nel caso specifico ti sei già dato la risposta.
Grazie di avermi scritto e buona giornata.